Mario Tennis – Anteprima Mario Tennis Open

Il sistema di controllo che ha reso il Wii così famoso sembra essere fatto a posta per giochi che hanno come elemento centrale del gameplay un oggetto da impugnare: abbiamo visto come le spade hanno avuto un ruolo fondamentale in Zelda e Red Steel, come le armi da fuoco hanno caratterizzato giochi come Metroid e i vari sparatutto usciti, e come le racchette abbiano aperto la strada ai giochi sportivi, prima con Wii Sport e poi con uno dei migliori simulatori di tennis – a dispetto delle apparenze grafiche – mai apparsi su console, Gran Slam Tennis. Si rimane quindi meravigliati della scelta di Nintendo di non supportare, aiutato anche, come abbiamo visto, da un sistema di controllo all’altezza, una serie tanto apprezzata come Mario Tennis su Wii. La casa di Kyoto si è semplicemente limitata a fare un porting del capitolo uscito per Gamecube, con controlli ovviamente adattati alle peculiarità del Wiimote. Per 3DS, però, ha già preparato un titolo nuovo di zecca: Mario Tennis Open.


Tra passato e presente

Mario Tennis è un gioco arcade che punta, con il carisma dei suoi personaggi e lo stravolgimento della fisica, a divertire i giocatori. Non si vede un nuovo capitolo della serie da ben 7 anni, precisamente dal 2005, quando uscì l’episodio per GBA, Mario Tennis: Power Tour, che proponeva una particolare modalità carriera con un pizzico di elemento narrativo. Non sappiamo se Mario Tennis Open, in uscita su 3DS il 25 maggio di quest’anno, offrirà una modalità carriera similare, ma siamo certi che, in ogni caso, ci divertirà, e molto. Il gameplay di Power Tour, pur avendo diversi elementi fantasiosi, si manteneva su di una meccanica di gioco leggera e non appesantita troppo sul lato arcade. Ovviamente non era un simulatore tennistico, però non faceva sfoggio di colpi al limite del ridicolo come in Mario Power Tennis, il capitolo uscito per Gamecube e portato poi anche su Wii.

Senza super colpi

Mario Tennis Open, quindi, si tiene, almeno dalle nostre prime impressioni, sullo stile del capitolo per GBA. La gestione delle mosse speciali sembra abbastanza particolare e molto più profonda rispetto all’attivazione dei super colpi. Non avendo provato con mano il titolo non possiamo esprimere un parere definitivo, ma al momento pare che per eseguire una mossa speciale bisogna colpire la pallina in una specifica zona del campo che cambia a seconda della posizione in cui ci si trova. Totalmente assenti, a quanto sembra, i super colpi che caratterizzavano, nel bene e nel male, il capitolo per Gamecube. Per il resto, il gioco si controlla molto bene, e il gameplay, veloce e leggero, si adatta alla perfezione alla console portatile per cui è sviluppato. Particolarità che riguarda il sistema di controllo sta nell’utilizzo del touch screen: sullo schermo tattile sono presenti dei tasti virtuali utili a effettuare specifici colpi; questa scelta, però, potrebbero rivelarsi un’arma a doppio taglio: se da un lato è sicuramente più facile cliccare sul touch screen invece che premere una combo di tasti, dall’altro non è comodissimo allungare le dita sullo schermo tattile e poi subito dopo riprendere a giocare con i normali tasti. Bisogna quindi vedere praticamente come la situazione si presenterà al momento del lancio.


Il 3D non sempre c’è

Il team di sviluppo di Mario Tennis Open è Camelot, il medesimo dei passati capitoli. La software house, supervisionata da Nintendo stessa, ha sempre offerto un grande comparto grafico ai suoi prodotti, e con questo capitolo non si è di certo risparmiata. Visivamente, infatti, ci si trova dinnanzi a un gran titolo, all’apparenza molto fluido e ricco di effetti che valorizzano il colpo d’occhio. Le animazioni dei personaggi paiono ben legate tra loro, e la fisica della palla, pur non essendo realistica, si comporta in maniera egregia. L’effetto 3D pare ottimo, a sentire chi ha provato il prodotto, ma si disattiva automaticamente quando si alza la console all’altezza degli occhi e si passa, nel gioco, ad una particolare visuale a livello del campo. Il motivo per cui il 3D non può essere attivato con questa specifica inquadratura dell’azione di gioco è dovuto, molto probabilmente, a un limite della tecnologia sfruttata da Nintendo. Quando si hanno degli oggetti molto vicini, infatti, l’immagine di gioco tende a sdoppiarsi e crea non pochi fastidi all’occhio, e proprio per questo, a nostro avviso, gli sviluppatori hanno scelto di impedire l’attivazione del 3D in tali occasioni.

Considerazioni

Il 25 maggio non è lontanissimo, e siamo certi che l’attesa sarà premiata da un titolo di assoluto valore che, grazie anche alla sua modalità online, divertirà per molto tempo i giocatori. La scelta di non implementare in maniera massiccia i super colpi in questo capitolo è senz’altro da lodare, e renderà le partite molto più divertenti da giocare e non soggette al fattore fortuna. Graficamente siamo su livelli molto alti e la qualità del gameplay non dovrebbe deludere gli appassionati. Solo un interrogativo, relativo alla modalità carriera, rimane: riuscirà a essere all’altezza della produzione?

 

 

 

 

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