Metal: Hellsinger – Anteprima

Un FPS incrociato con un rhythmn game? Corna a Cielo per Metal: Hellsinger!

Quando in redazione è spuntata la possibilità di provare in anteprima un titolo come Metal: Hellsinger, ho sentito dentro il me stesso della metà degli anni ’90 che diceva “Cool!!“, come in una pessima imitazione degli inarrivabili Beavis & Butthead.

Si, perché dovete sapere che in quel tempo, con molti più capelli e molta meno barba e anni sul groppone, decisi di incanalare parte delle mie (all’epoca) infinite energie nell’abbracciare il più possibile uno stile di vita dannatamente Heavy Metal. Perché? Perché era maledettamente fico. Ci sono riuscito? Vedi sopra la citazione a Beavis & Butthead.

Metal: Hellsinger

Rock’n’Roll Baby!!

Cosa c’entra questa mia elucubrazione con l’anteprima di Metal: Hellsinger? C’entra eccome, visto che il gioco di The Outsiders, che sarà distribuito da Funcom più avanti in questo 2022, è un FPS/Rhythm Game a base di demoni, fucilate e musica metal pompatissima, e visto che le buone abitudini non muoiono mai…

Musica metal e videogames sono due cose che riescono ad andare a braccetto spesso e volentieri. Senza voler considerare il troppo sottovalutato Brütal Legend, che faceva dell’immaginario storico metal la propria ambientazione, una miriade di altri titoli hanno pescato a mani basse da questa peculiare sottocultura musicale, e non soltanto per quanto riguarda le colonne sonore! Titoli che spaziano dal AAA all’indie, come DOOM, Doom Eternal, Slain e Valfaris sono un esempio lampante di quanto vi sto dicendo.

Metal: Hellsinger

In questo incasinato mosh pit di rabbia, pixel e assoli distorti, Metal: Hellsinger è pronto a dare battaglia al resto della cricca proponendo una interessante rivisitazione di un genere ormai più che classico. A un primissimo avvio, Metal: Hellsinger sembra presentarsi come l’ennesimo fps, con una fortissima ispirazione alla serie di Doom. Ci siamo noi, nei panni di un’entità diabolica davvero mal disposta nei confronti dei suoi simili, livelli infernali pieni zeppi di teschi, fuoco, fiamme, dannati impalati e amenità del genere e, naturalmente, tonnellate di poteri arcani e spaventose armi da fuoco, realizzate con una estetica apocalittica che è veramente (passatemi la pessima freddura), la fine del mondo.

Quindi, in cosa Metal: Hellsinger si differenzia dagli altri “doomlike“? In una meccanica che ben si sposa con un titolo indissolubilmente legato a un genere musicale: la componente da rhythm game!

Mentre saremo impegnati a massacrare orde demoniache assortite infatti potremo, e dovremo, mettere a segno dei colpi secondo una precisa tempistica ritmica, basata ovviamente sulla “tranquillissima” colonna sonora in sottofondo. Attaccando gli avversari al momento giusto (segnalato da un inquietante bagliore) saremo in grado di creare effetti devastanti per il malcapitato. Concatenando il tutto in una bella combo, saremo in grado di infliggere quantità mostruose di danno, utili per avere ragione anche dei nemici più coriacei. Il tutto, non mi stancherò mai di ripeterlo a ritmo di metal. E che metal!

Gods of Metal

Già, perché dovete sapere che la colonna sonora di Metal: Hellsinger è firmata da una nutrita schiera di artisti della scena. La soundtrack del gioco, che vi ricordo uscirà per PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X e S nel corso di quest’anno, è opera di gente come Randy Blythe (Lamb of God), James Dorton (Black Crown Initiate), Matt Heafy (Trivium), Dennis Lyxzén (Refused e INVSN), Tatiana Shmailyuk (Jinjer), Mikael Stanne (Dark Tranquillity), Björn Strid (Soilwork), Alissa White-Gluz (Arch Enemy) e, ultimo ma non ultimo, Serj Tankian dei System of a Down.

Metal: Hellsinger

Quella sulla quale ho messo le mani (e giocato ancora e ancora!) è una versione dimostrativa del gioco, e quindi ovviamente non completa, ma che fa il suo senza mettere in risalto grossi difetti. Tutto fila liscio e fluido, anche alla massima risoluzione, i comandi rispondono bene e la difficoltà, per quel poco che ho potuto progredire, sembra ben bilanciata.


Grandi speranze e aspettative per Metal: Hellsinger quindi, che mi auguro non vengano disattese. Perché sennò, il metallarozzo dentro di me piangerebbe. E un vero metallaro non deve piangere. Mai.

Vai alla scheda di Metal: Hellsinger
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