[Gamescom 2015] Mirror’s Edge Catalyst

Alla Gamescom 2015 di Colonia abbiamo avuto modo di vedere e provare con mano finalmente Mirror’s Edge Catalyst, il rebuild di Dice e EA del titolo uscito sette anni fa.

I ragazzi di Dice hanno sempre affermato come il primo capitolo, nonostante l’elevato apprezzamento dei fan, non fosse mai stato in linea con quello che era la loro vera visione di Mirror’s Edge e di come sia stato necessario aspettare il momento giusto per riproporlo al pubblico. Catalyst, infatti, non è ne un remake né un reboot, ma una vera e propria opera di ricostruzione dell’opera originale, mantenendo saldi le basi che l’avevano resa unica, primo tra tutti il personaggio di Faith, che ovviamente tornerà a vestire i panni della protagonista. In questo nuovo Mirror’s Edge seguiremo la sua avventura dalle origini, conosceremo il suo passato, com’è cresciuta e l’importanza che rivestirà nel ruolo di catalizzatore di tutta la storia, da qui il titolo del gioco: Catalyst.

Faith rappresenta inoltre uno dei tre pilastri su cui poggia la rebuild di Mirror’s Edge, seguito da quelli di esplorazione e combattimento ravvicinato in prima persona.

Mirror's Edge Catalyst - Hands On
Per quanto concerne il combattimento, l’obiettivo di Dice è stato quello di proporre uno stile che si armonizzasse con il concetto di corsa o, in questo caso, di free running, creando così il “momentum” ovvero una serie di colpi veloci e armonici effettuati in movimento affinché permettano a Faith di non interrompere la sua corsa rendendola di fatto invulnerabile. Ovviamente non è facile tenere il momentum sempre attivo in quanto, alla prima indecisione, se ci si ferma, l’effetto svanirà rendendo Faith estremamente vulnerabile ai colpi degli avversari, specie quelli dotati di armi da fuoco, in grado di ucciderla con pochi semplici proiettili. Parlando di armi da fuoco, per chi se lo stesse chiedendo, Faith questa volta non potrà usarne neanche una visto che il loro utilizzo si scontrerebbe con il concetto di momentum.

Per quanto riguarda l’esplorazione, non c’è nulla di più semplice per spiegarla se non parlandovi della nuova struttura open world introdotta in Catalyst. A differenza di una struttura lineare a livelli del precedente capitolo, questa volta i tetti della città di Vetro (City of Glass) sono liberamente accessibili ed esplorabili dai giocatori e al loro interno è possibile incontrare e parlare con diversi NPC o intraprendere una delle tante quest secondarie affrontabili nel gioco. Nella demo da noi affrontata, ve ne erano tre possibili: una focalizzata sui combattimenti, una corsa a tempo e una incentrata sul parkour.

   Mirror's Edge Catalyst - Hands On
Con le missioni e l’esplorazione sarà inoltre possibile acquisire i gridleak, dei punti utilizzabili per sviluppare Faith ai fini di migliorare le sue abilità e acquisire o potenziare i gadget, come il magrog, un rampino utile a coprire velocemente grandi distanze a patto di trovare gli appositi agganci.

Per quanto riguarda le missioni principali, Dice ce ne ha mostrata una in cui l’obiettivo era infiltrarsi all’interno di un edificio per rubare alcuni dati. Attivando il waypoint sulla mappa per raggiungerlo attiveremo la visione da runner, ovvero il famoso percorso segnalato con diversi elementi di colore rosso che erano presenti nel primo Mirror’s Edge. È bene segnalare che, nonostante la visione del runner, saranno sempre disponibili diverse strade per raggiungere il proprio obiettivo, quindi non si è obbligati a seguire il percorso consigliato. All’interno degli edifici, inoltre, saranno presenti dei veri e propri puzzle ambientali, in cui è necessaria una minuziosa attenzione all’ambiente intorno e capire dove poter saltare o arrampicarsi.

Mirror's Edge Catalyst - Hands On
Dice ha inoltre dato una particolare attenzione alla storia e ai personaggi, enfatizzati non solo dai numerosi dialoghi con gli altri personaggi, ma anche da cutscene ben realizzate che ci permettono di ammirare la bella Faith in azione da una prospettiva alternativa della prima persona.

Sia la presentazione che il nostro provato di Mirror’s Edge Catalyst ci hanno, al momento, pienamente convito. Il gioco, nelle sue intenzioni, funziona benissimo sia nella fase action che in quella esplorativa, entrambi accentuati dal momentum che ci permette di correre, saltare, scivolare, aggrapparci e quant’altro in maniera totalmente fluida e senza interrompere la velocità di gioco.

Non vediamo l’ora di scoprire cosa ci offrirà il gioco completo che, ricordiamo, arriverà il 26 febbraio 2016 su PC, Playstation 4 e Xbox One.

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