Outriders – Provata la demo

Square Enix e People Can Fly alla riscossa?

Diciamolo chiaramente: la demo di Outriders è e sarà divisiva. Nel corso della prova sul campo, Gamesource ha infatti constatato come la fruizione delle prime ore di gioco dell’opera firmata dal team di Painkiller, la cui uscita è prevista il prossimo 1 Aprile su praticamente tutte le piattaforme sul mercato, non riesca ovviamente a rispondere univocamente ai quesiti emersi sin dal giorno dell’annuncio della nascita del progetto, lasciando il fruitore in fervente attesa del prodotto completo e in balia delle proprie, personalissime, riflessioni in merito alla bontà del gioco, alternando grandi potenzialità a qualche aspetto decisamente meno promettente.

Outriders demo

La nuova creatura binaria degli sviluppatori noti al grande pubblico per Bulletstorm e Gears of War: Judgment può essere definito come un mix tra i cromosomi multiplayer di Destiny e quelli di uno qualsiasi dei cover shooter in terza persona, impreziosito da funzionalità extra e per nulla scontate quali pieno supporto al cross play e, all’interno dello stesso ecosistema, al cross save. Per dovere di cronaca, il matchmaking con persone casuali sparse per il globo terracqueo sembra non funzionare ancora alla perfezione, ma c’è tempo prima della release completa per sistemare le cose.

Come da intenzioni del team di sviluppo e da quanto sembra emergere dalla demo, Outriders punta anche sullo storytelling per avviluppare il giocatore nelle proprie voluttuose spire: senza voler troppo approfondire in sede di anteprima, sappiate che la trama vede l’umanità pronta alla colonizzazione del pianeta Enoch, ma il pianeta teoricamente abitabile più vicino alla Terra si trasforma ben presto in un incubo letale, una vera e propria dimensione potenzialmente paradisiaca piegata a una lotta fratricida e senza quartiere che vedrà sperabilmente il videogiocatore ergersi ad eroe supremo dell’intera vicenda.

Outriders demo

Le cutscene mediante le quali viene narrata la storia sono, almeno nel prologo, frequenti e non troppo riuscite tecnicamente, con un frame cap fissato a trenta quadri al secondo che, promettono gli sviluppatori, verrà rimosso nel prodotto finale. La volontà di puntare su un comparto narrativo che sia rilevante per l’intera produzione fa scopa con le intenzioni di People Can Fly di voler fondare l’esperienza tutta su un gameplay frenetico e al tempo stesso ragionato.

Quello che sembrerebbe essere un cover shooter qualsiasi, si trasforma ben presto in uno sparatutto che pone lo sfruttamento delle abilità messe a disposizione allo stesso livello delle capacità balistiche e della bontà dell’equipaggiamento sfoggiato sul battleground. Lo sfruttamento delle skill disponibili, utilizzabili previo classico cooldown, permette infatti un refill dei punti vita nel caso di uccisione della bersagliata feccia nemica.

Outriders demo

Considerando il gran numero di abilità e delle quattro classi ospitate dal codice binario di Outriders, il ventaglio di possibilità offerte appare sin da ora alquanto intrigante. Come se non bastasse, parallelamente all’apprendimento di nuove abilità, è possibile sfruttare i potenziamenti offerti da uno skill tree alquanto articolato, che non vediamo l’ora di poter esplorare. Il loot disponibile appare essere già tanto e abbastanza variegato, tanto nell’estetica, quanto nelle caratteristiche precipue di ogni item equipaggabile. Da notare come buona parte del loot collezionabile offra potenziamenti ulteriori rispetto al semplice aumento delle statistiche del giocatore, quali ad esempio upgrade alle abilità già ottenute. Una considerazione va fatta in merito all’apparente scarso sfruttamento della verticalità: nelle battaglie intraprese, poche volte è capitato di dover alzare la mira per pescare le teste degli efferati cattivoni sciorinati dal flow di gioco.

Graficamente la demo di Outriders è abbastanza convincente, anche se il prodotto risulta ancorato a una estetica complessivamente abbastanza last gen. Sebbene le scene renderizzate siano abbastanza pulite, l’impressione è che tutto il gioco sia davvero realizzato con la scorsa generazione di hardware bene in mente, presentando ambientazioni geometricamente non particolarmente complesse ed estese. People Can Fly ha ancora del lavoro da fare anche dal punto di vista dell’ottimizzazione: specialmente su PC, il frame rate è alquanto instabile, non restituendo giustizia al canovaccio ludico inchiostrato dal team di sviluppo.


Manca ancora un mesetto all’uscita di Outriders. La bontà del gameplay offerto in questa demo cozza con una realizzazione tecnica non sempre all’altezza e qualche dubbio in merito alle reali ambizioni di un progetto che potrebbe finire stritolato dalla pletora di produzioni similari già presenti sul mercato. Come se la caverà? Ancora una manciata di settimane e lo scopriremo.

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