Ratchet & Clank: Rift Apart – Anteprima

In attesa del ritorno dell'iconico duo su PlayStation 5, analizziamo le informazioni finora note riguardanti il prossimo capitolo della saga.

Il celebre Lombax e il suo fido compagno robotico hanno fatto molta strada dalla loro nascita, viaggiando per lo spazio e il tempo lungo una serie di mondi tanto peculiari quanto sgangherati. Una miriade di avventure emozionanti ha permesso al dinamico duo di fare breccia nei cuori di tantissimi giocatori e oggi, dopo un balzo lungo quattro anni, sono tornati e pronti a quella che si presenta come la sfida più ardua di tutte in Ratchet & Clank: Rift Apart.

Ratchet & Clank: Rift Apart

La prima presentazione di Ratchet & Clank: Rift Apart, datata giugno scorso, ce l’aspettavamo da molto grazie agli indizi lasciati trapelare da alcuni membri vicini al progetto, ma questo non ha impedito a Sony di stupire il pubblico con effetti speciali, approntando il ritorno di una delle sue mascotte dall’era PlayStation 2 in grande stile. Lo ha fatto con un primo assaggio durante il Future Game Show, lo stesso in cui ha svelato le forme della sua prossima ammiraglia, lo ha ribadito nel corso dell’atipica Gamescom di quest’anno con una versione di prova più approfondita, che ci ha permesso di dare uno sguardo alle potenzialità di questo ultimo capitolo teso come un filo tra il suo passato recente e il futuro, non solo della serie, ma di PlayStation in generale.

Ratchet & Clank: Rift Apart

Per capire la direzione che prenderà Ratchet & Clank: Rift Apart crediamo sia doveroso partire dall’episodio uscito nel 2016 su PlayStation 4, inscrivibile nell’etichetta di soft reboot – o, come preferisce definirlo il team di sviluppo, una “re-immaginazione della serie” – in quanto pesca dal capostipite proponendo però alcuni rimaneggiamenti. La storia vanta infatti un narratore d’eccezione, ovvero il Capitano Qwark e vede l’ennesima sconfitta del Dottor Nefarious da parte dei nostri. Data l’innata abitudine dell’omaccione in tuta verde a edulcorare le situazioni, è probabile che lo studio californiano abbia puntato su tale espediente per distinguere ulteriormente le due versioni senza intaccare la mitologia originaria (e spingere invece la promozione del tie-in cinematografico lanciato nello stesso periodo). Le informazioni finora pervenute, però, sembrano lasciare intendere che la nuova epopea non abbraccerà questo filone, proponendosi più probabilmente come un rimaneggiamento di Ratchet & Clank: Fuoco a volontà – seconda iterazione della prima trilogia – e, come lasciato intendere dai portavoce di Insomniac incalzati da Geoff Keighley, seguendo le vicende narrate in Ratchet & Clank: Nexus. Uscito a fine 2013 per PlayStation 3, la trama di quest’ultimo è molto contenuta rispetto ai canoni tradizionali a cui il pubblico era abituato, ma per la nostra disamina basterà menzionare un oggetto tutt’ora di particolare importanza, il dimensionatore. Si tratta di un dispositivo tecnologico assemblato dalle migliori menti Lombax inizialmente per scopi bellici, in grado di aprire passaggi verso realtà alternative. È questa la (Onni)chiave verso il caos dimensionale a cui andiamo incontro?

Il filmato di Ratchet & Clank: Rift Apart mostrato durante l’Opening Night Live si apre su un pacifico scorcio di Megalopolis la cui quiete viene improvvisamente disturbata da un varco dimensionale violaceo che si apre nel mezzo della città, facendo balzare fuori i nostri eroi. La loro successiva conversazione fa intendere che la scena si sia aperta in medias res, poiché rivelano di essere a caccia di qualcuno. Prima che possano darci ulteriori dettagli, sopraggiunge una nave spaziale nemica dando il via al gameplay vero e proprio. Non troppo dissimile dal già citato capitolo del 2016, il comparto ludico appare ancora in forma smagliante, tra meccaniche familiari e spunti dal grande potenziale. Tra balzi e passi laterali, possiamo ammirare Ratchet sfoderare armi inedite unite ad altre ben note ai veterani. Si passano in rassegna la pistola a raffica, il sempreverde guanto bomba, il fucile a doppia canna a uno strumento tanto originale quanto in pieno stile Ratchet & Clank: il Topiary Sprinkler, l’ultimo ritrovato della tecnologia (per cui immaginiamo ci sia lo zampino delle GrummelNet Industries) permette di lanciare delle bombe che toccando terra fanno crescere una distesa di fiori e una sorta d’innaffiatore per trasformare gli avversari stessi in splendidi boccioli. La ruota delle armi che balza all’occhio appare invero piuttosto spoglia, ma siamo certi che Insomniac abbia già in cantiere un set variegato di strumenti tutti da scoprire e da far evolvere nel corso del gioco. Sì perché, come si può dedurre dalla demo proposta, questi potranno aumentare di livello, ipotizziamo in base al tempo di utilizzo, sfoderando delle modifiche sempre inedite e impattanti sul gameplay stesso.

Ratchet & Clank: Rift Apart

Il piatto forte sopraggiunge all’approssimarsi del Dr. Nefarious, oramai comodo nelle sue fattezze robotiche. A quanto pare il malvagio scienziato si è appropriato del dimensionatore – apparentemente inutilizzabile al termine di Nexus – e non esiterà a usarlo per colpire i nostri protagonisti. Un colpo ben assestato di Ratchet lo fa schiantare contro un grattacielo, ma allo stesso tempo provoca delle conseguenze dalla portata universale. La realtà si destabilizza e il cielo viene squarciato dal peso di alieni mastodontici che vengono catapultati a Metropolis attraverso varchi abnormi. Come raggiungere l’altra metà del ponte distrutta da quella specie di brontosauro reinventato? Il Lombax sfodera uno speciale guanto per aprire e sfruttare le fratture dimensionali a suo vantaggio. Quelle dal colorito arancione permettono al duo di catapultarsi in un’area distinta eppure dello stesso scenario mentre quelle violacee collegano differenti realtà. Il Rift Tether – così viene chiamato il mitico strumento – accelera vertiginosamente il ritmo del filmato, trascinando i fedeli compagni da una realtà preistorica a una futuristica, passando persino nel mezzo di una battaglia piratesca. A quel punto un’esplosione li separa, scaraventando Clank in una Metropolis di un’altra dimensione. Tutto sembra perduto, quando al suo fianco appare una Lombax femmina. Quest’ultima non sembra riconoscere il nome di Ratchet né il piccolo robot e per il momento la sua stessa identità rimane avvolta nel mistero. Che sia la versione alternativa del nostro familiare Lombax appartenente a un’altra dimensione? Potrà aiutare Clank a ricongiungersi con il suo amico? Troppi dubbi ancora impossibili da sciogliere, ma una cosa è sicura: il Rift Tether rappresenta uno degli stratagemmi più intriganti dell’intero pacchetto firmato Insomniac Games, oltre a essere una vetrina e un biglietto da visita importante sulla nuova generazione PlayStation.

Ratchet & Clank: Rift Apart

Non è un caso che il primo spiraglio su Ratchet & Clank: Rift Apart venga aperto su Megalopolis, un teatro tanto vasto quanto ricco di dettagli e oggetti in movimento su schermo. Il tutto risalta con una pulizia cristallina senza dare segni di cedimento sul fronte del frame rate, mentre la mole di particellari grida next-gen da ogni modello. Il Rift Tether collega porzioni di mappa o persino interi mondi in un tocco, mantenendo il giocatore concentrato senza il timore di schermate di caricamento. Come spiegato dal team di sviluppo, ciò sarà reso possibile grazie all’SSD di PlayStation 5; insomma, game design e tecnologia si legano armoniosamente per poi esplodere in un grande potenziale. Come se non bastasse, Rift Apart sfrutterà anche le caratteristiche del nuovo controller DualSense: il feedback aptico infatti, consentirà agli emuli del sopravvissuto Lombax di percepire realisticamente ogni colpo e riconoscere distintamente le varie armi.

Ratchet & Clank: Rift Apart


Ratchet e Clank, con Ratchet & Clank: Rift Apart, sono davvero pronti a un ritorno con i fiocchi, protetti da un’armatura inespugnabile forgiata da anni di lavoro, impreziosita da novità stuzzicanti garantite dalla potenza di PlayStation 5. È implicito che le caratteristiche delineate andranno testate in prima persona, ma con le premesse di un universo dimensionalmente distorto, siamo impazienti di riprendere la nostra Onnichiave e buttarci nella mischia.

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