Resident Evil Requiem Anteprima

Resident Evil Requiem è stato presentato al summer game fest con un trailer mozzafiato, ma alcune testate selezionate hanno potuto accedere anche ad un'anteprima di ben 30 minuti, analizziamo pezzo per pezzo ogni informazione contenuta in questa presentazione.

Residen Evil Requiem title card del gioco
Residen Evil Requiem | title card del gioco

Durante questo ultimo Summer Game Fest, abbiamo avuto il mastodontico annuncio di Resident Evil Requiem, ovvero il nono capitolo della serie survival horror targata Capcom, con un trailer estremamente convincente pieno di riferimenti storici alla saga, con una protagonista che ha un potenziale infinito già solo per il cognome che porta, non è un segreto che Resident Evil Requiem sarà un capitolo molto importante per la saga, se non il più importante.

Noi però abbiamo avuto solo un assaggio di quello che potrà essere il gioco, infatti abbiamo avuto solo un trailer che getta le basi per la trama, e ci illustra le probabili locations che esploreremo nel gioco completo, ma alcune testate presenti al Summer Game Fest, hanno potuto accedere ad un anteprima bella corposa del titolo, di ben 30 minuti.

In questi 30 minuti abbiamo potuto percepire molto del gioco, a partire dalla sua struttura, alla sua componente horror, che in questo capitolo sembra essere molto più viscerale, molto più simile a quella di Resident Evil 7 che a quella di Village.

Ma ora mettiamoci ad analizzare pezzo per pezzo, ogni informazione che abbiamo potuto percepire da questi 30 minuti.

Residen Evil Requiem title card del gioco
Resident Evil Requiem | title card del gioco

Resident Evil Requiem | Una componente horror più forte, forse più tendente all’horror psicologico.

Durante questi 30 minuti abbiamo potuto notare uno shift molto forte nella sua ambientazione, soprattutto per quanto riguarda la location che dovrebbe rappresentare, da quanto ci è stato raccontato, la sezione di gioco che hanno mostrato presenta un setting molto simile a quello di villa Spencer di Resident Evil 1.

Cosa che comunque mi aspettavo visto il ritorno alle origini messo in evidenza proprio dal trailer, dove vediamo in più riprese proprio Raccoon City l’ambientazione dei primi 3 capitoli della saga, e di una grande fetta degli spin-off.

Inoltre, è stato messo anche in evidenza come il director di questo progetto, è lo stesso di Resident Evil 7 quindi ci possiamo aspettare un trattamento molto più simile a quel gioco, rispetto ad un village dove appunto questa componente è stata pesantemente ammorbidita (escludendo la zona di Beneviento, quella rimane una delle zone, se non la zona più terrificante mai fatta in questa saga), in favore di un approccio più incentrato sulla trama, che sulla sua appunto componente orrorifica.

Infine è stato evidenziato più volte come ci sia una cura maniacale nei suoni, che appunto in questo capitolo sembrano esser messi per creare una tensione decisamente più elevata, partendo dai respiri della protagonista che sembrano esser messi proprio come componente ansiogena, che come semplice dettaglio per dar vita al personaggio.

Inoltre anche le traccie musicali e i rumori di sottofondo, sembrano essere molto più tendenti a quelle di un horror psicologico come Silent Hill, che di un Resident Evil, questo dettaglio potrebbe essere parte della rivoluzione della saga che Capcom ha annunciato, che sarebbe partita con questo capitolo, spostando magari più il focus verso uno stile come appunto il sopracitato Silent Hill.

Resident Evil Requiem Classic Choke
Resident Evil Requiem | Classic Choke

Tornano i nemici “Stalker”.

Ed ecco la parte più interessante, tornano FINALMENTE i nemici stalker, non abbiamo molti dettagli su quest’ultimo ma sicuramente è un’aggiunta che manca alla serie.

Infatti l’ultimo vero e proprio nemico stalker che abbiamo avuto, è Lady Dimitrescu in village, però in quel gioco la sezione con Alcina dura veramente poco, si parla di circa 2/3 ore di gameplay, ed in alcune zone lei non vi raggiungerà nemmeno.

Oltre a Lady Dimitrescu, non ci sono altri veri e propri stalker enemies (l’unico che può esser considerato tale è il feto di Beneviento, ed il grandissimo UOMO ELICA, (anche se il feto dura intorno ai 10 minuti, e l’uomo elica dura soltanto 2/3 minuti scarsi), in questo titolo vorrei vedere un qualcosa come MR X nel remake di Resident Evil 2, che rimane una minaccia perenne e costante al giocatore, praticamente da inizio gioco fino alla fine.

Secondo me un ottimo nemico stalker, deve rimanere costante e opprimente durante l’intero corso della run, Jack Baker di Resident Evil 7 anche ci era arrivato molto vicino, anche se purtroppo anche lui dopo una certa sezione di gioco, cessa di essere una minaccia completamente.

Quindi in conclusione, spero si ispirino più ad uno stile come quello di appunto MR X, oppure anche un Bobby di Clock Tower (per rimanere in casa Capcom), o anche un Chris Walker di Outlast, che quindi crei una minaccia costante durante TUTTA l’avventura, e non solo in una sezione circoscritta.

Resident Evil Requiem | Facciata della stazione di polizia
Resident Evil Requiem | Facciata della stazione di polizia

Una struttura più open, ma non open-world.

La mappa sembra esser a dir poco particolare in questo capitolo, infatti da questi 30 minuti di gameplay, sembra esser stata smentita completamente la tesi di una mappa in stile open-world.

Cosa di cui sono incredibilmente felice in quanto secondo me il modello open world, non funziona minimamente con il genere dei survival horror, un titolo del genere deve essere ristretto, le ambientazioni devono avere un senso claustrofobico, un’eccessiva libertà del giocatore può portare ad un senso di sicurezza e confidenza, cosa che vuoi assolutamente evitare in un gioco del genere.

Inoltre rimane anche il problema delle risorse in un survival horror open world, infatti con una struttura del genere devi sparpagliare più risorse in giro, altrimenti rischi che la maggior parte della mappa sia vuota, e questo porta anche a minare una delle fondamenta del survival horror, ovvero il forte limite delle risorse.

In un survival horror che si rispetti le risorse devono esser distribuite con il contagocce, in questo infatti riesce molto bene un gioco come il Remake del primo Resident Evil, dove le risorse sono fortemente limitate, quindi anche per questo un gioco di questo genere open world, non può oggettivamente funzionare.

Dunque fortunatamente la mappa sembra avere, una struttura simile a quella di Village, quindi comunque con una componente esplorativa ben sviluppata, ma senza scadere nell’eccessivo.

Spero anche di vedere il ritorno di alcune side quest, come quella della cucina in Village, che comunque davano profondità al gameplay, dando anche la motivazione al giocatore di esplorare bene la mappa, ma senza dare appunto troppe risorse o qualcosa di eccessivamente forte.

Resident Evil Requiem | Raccoon city distrutta
Resident Evil Requiem | Raccoon city distrutta

In conclusione…

Questo è tutto quello che sappiamo al momento su Resident Evil Requiem, mi aspetto veramente molto da questo capitolo, già solo da quel poco che abbiamo visto sembra promettere molto bene, soprattutto in prospettiva di capitoli futuri della saga.

Dal ritorno a Raccoon City, alle ambientazioni più viscerali e orrorifiche questo titolo sembra avere tutte le carte in regola per essere uno dei tasselli migliori, se non il migliore della saga.

Non ci resta che aspettare ulteriori trailer, o perché no anche demo visto il passato di Capcom con RE7, Village, RE2, RE3 ed infine anche Resident Evil 4.

Noi come al solito, vi terremo aggiornati su eventuali novità, e vi invitiamo a wishlistare il gioco su steam, e a consultare il nostro articolo sulla protagonista del gioco.

 

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