Spider-Man – Provato

Ci siamo, manca solo un mese e Spider-Man inizierà a volteggiare per le strade della New York di Insomniac Games. Noi abbiamo avuto l’occasione di averne un piccolo assaggio in anteprima, ospitati da Sony in un piccolo scorcio adibito a metà fra Chinatown e lo stile underground dei vicoli del Queens, quartiere di origine del nostro amato Tessiragnatele di quartiere.

Spider-Man provato

Siamo riusciti a provare le prime due ore del titolo e, vi possiamo anticipare, che se questo è stato l’antipasto, non vediamo l’ora di avere davanti l’intera portata. Già dai primi minuti si parte carichi a molla: intercettazione della radio della polizia, chiamata con Watanabe e si va dritti al grattacielo di Fisk per arrestare il vecchio caro Zar del Crimine, tanto grosso quanto muscoloso. Prima però abbiamo familiarizzato col famoso sistema di “swinging”, lanciandoci fra le vie di New York con i celebri lancia ragnatele. Durante le prime fasi non siamo andati avanti in modo fluidissimo ma non per delle imprecisioni nel sistema, quanto invece per prenderci un po’ di confidenza: passati i primi minuti infatti, lanciarsi fra i mille appigli dei grattacieli, sfruttare le loro conformazioni per prendere scorciatoie o semplicemente per lanciarsi in acrobazie assurde non ci è mai sembrato così divertente. Parliamo quindi di un equilibrio perfetto fra fluidità, mobilità e spettacolarità.

Una volta giunti a destinazione, i primi scagnozzi con cui ce la siamo vista fungevano da intro al sistema di combattimento ma non erano di certo dei punching ball, rispondevano ai nostri colpi con pugni, calci e raffiche di mitra. Una volta dentro il grattacielo, ovviamente le cose si sono fatte un po’ più complesse, iniziandoci a nuovi meccanismi come le interazioni ambientali (lanciare oggetti contro i nemici in primis), lanciarci sugli appigli indoor o sfruttare nei modi più disparati le ragnatele: sono proprio quest’ultime a innovare il sistema di combattimento. È innegabile infatti che il combat system di Spider-Man sia ispirato a quello della serie di Batman Arkham: le schivate, i contrattacchi, i diversi tipi di nemici da sconfiggere puntando su espedienti differenti, le mosse finali, sono tutti elementi che sono stati introdotti al grande pubblico dalla saga del Cavaliere Oscuro.

Insomniac però sembra esser stata capace di farli suoi e rielaborare il tutto in salsa Spidey: il risultato è stato senza dubbio di nostro gusto. Grazie alle ragnatele infatti potremo avvicinarci al nemico o lanciarlo via, cambiare la tipologia di cartucce e incollare gli avversari ai muri o avvolgerli nella tela per bloccargli i movimenti e molto altro. Solo un’aspetto, sotto questo punto di vista, ci ha fatto storcere un po’ il naso: durante il combattimento con Kingpin che nonostante fosse la prima boss battle si è rivelata abbastanza tosta, è stato necessario avvolgerlo più volte nella tela per bloccarlo e poterlo attaccare. Proprio durante tale fase si è sentita la mancanza della possibilità di bloccare l’obiettivo su un solo avversario, ossia Kingpin: durante la frenesia della battaglia infatti ci è capitato più volte di colpire con la tela gli scagnozzi di Fisk invece che il pezzo grosso, nonostante le sue dimensioni.

Spider-Man

Con Spidey non saremo sempre pronti a fronteggiare i nemici a viso aperto e a far caciara: ci siamo imbattuti anche in una fase stealth, all’interno di un museo, dove l’obiettivo era quello di mettere fuori gioco i Demoni Interiori ad uno ad uno, senza dargli la possibilità di lanciare l’allarme, avvertendosi l’un l’altro. Strisciando fra i condotti d’aerazione e sfruttando le travi, ci siamo dovuti muovere silenziosamente, attirando i nemici in aree sicure con l’aiuto della solita tela come diversivo per poi metterli K.O. senza destare sospetti. In nostro aiuto sono intervenuti due indicatori in particolare: lo stato di allerta, ossia un esagono sul capo dei nemici che cambia colore in base al loro status, e un secondo che invece ci segnalava se potevamo eseguire un K.O. sicuro o meno, rischiando di far allarmare tutti. Tutto sommato la fase da giocare in veste furtiva è stata ben realizzata, anche se la telecamera, in alcune inquadrature, soffriva leggermente, probabilmente a causa della location. Una mini fase stealth, inoltre, l’abbiamo provata anche nei panni di Mary Jane, anche se in termini molto più blandi e semplici, mista a qualche piccolo rompicapo molto godibile.

Puzzle di diverso tipo saranno giocabili anche nei panni di Peter, alcuni simili nel concept ai circuiti di BioShock, altri invece totalmente nuovi. Ognuno di questi ci ripagherà in termini di PE, anche se non sarà l’unico modo di accumularli. Ogni missione portata a termine, collezionabile raccolto, foto scattata a precisi obiettivi o il soddisfacimento di determinati requisiti in un sistema di achievement, ci frutterà Punti Gadget, per migliorare l’equipaggiamento, o Punti Esperienza. Questi ci faranno salire di livello per poi ottenere i punti abilità con cui potenziare il nostro amichevole Spider-Man di quartiere. L’albero di abilità è diviso in 3 parti: una dedicata all’attacco, una alle difese e l’ultima alle ragnatele: il parco di abilità ci è sembrato abbastanza ricco e, dando un’occhiata a qualcuna di esse, abbastanza promettente da arricchire a dovere la varietà del combat system. Come se ciò non bastasse i vari costumi che potremo indossare all’interno del gioco saranno dotati ognuno di un potere particolare e, a loro volta, sarà possibile potenziarli inserendo fino a tre diversi power up.

Spider-Man

Due ore di prova non sono poi molte per dare un solido parere dal punto di vista narrativo, anche se ci siamo già fatti qualche piccola idea: Bryan Intihar, Direttore Creativo di Spider-Man, ci ha fornito qualche risposta in più. Abbiamo avuto l’occasione di parlare con lui a proposito della nuova creatura di Insomniac Games, scendendo anche nei particolari che legano il suo Spider-Man a quello dei comics.

Intihar ci ha fatto intendere che dal punto di vista creativo, Insomniac Games ha avuto grande libertà da parte della Marvel, provando a rinnovare i personaggi ma senza stravolgerli, lasciando i loro valori, le loro basi e la loro ossatura così come era in origine: rinnovare sì ma con criterio. Il Peter che vedremo, lo Spider-Man che impersoneremo, caratterialmente sarà quello di sempre, con i suoi problemi, le sue paure e la sua ironia: Intihar stesso ha precisato che, sebbene il titolo non sia la trasposizione di un arco narrativo fumettistico, Insomniac ha deciso di prelevare vari elementi da varie saghe dell’Arrampicamuri, creando un mix che a noi sembra vincente. Partire dalle basi classiche per poi rinnovare Spider-Man e il suo mondo, sono la chiave giusta per creare qualcosa di fresco, senza abbandonare la tradizione.

Importanti saranno anche le figure dei nemici di Spider-Man, specialmente quella di Mr. Negativo che non si ergerà di fronte a Spider-Man come un malvagio il cui unico scopo sarà far del male al prossimo ma come una figura che, a suo modo, cerca di essere l’eroe della propria storia e che proverà a cambiare lo status quo in cui è avviluppato. Ovviamente questo non varrà solo per Mr. Negativo ma per tutti i nemici del Ragno che compariranno durante le sue avventure: nessuno sarà piazzato lì a fare la bella statuina, per intenderci.

Spider-Man
Intihar ha poi puntualizzato sul fatto che, a prescindere dall’aspetto interiore dei personaggi, dare dei concept nuovi a dei personaggi quali Electro e l’Avvoltoio non è stato facilissimo ma abbastanza sfidante. Ogni personaggio ha avuto un suo percorso, un suo processo di creazione con moltissime iterazioni, prima di giungere alla versione finale. Chiaramente anche il mondo di gioco ha avuto un processo di creazione ben definito: la New York di Spider-Man sarà viva e vibrante, con molti dei suoi luoghi chiave in bella mostra. Bryan ci ha lasciato intendere che, nonostante il titolo riguarderà sempre e solo Spider-Man, vi sarà disseminato qua e là qualche piccolo dettaglio che ci darà la lieve percezione di muoverci in qualcosa di più grande, più ampio, come se NY non sarà “abitata” solo da Spidey.

A proposito di aspetti ed espedienti narrativi: quando gli è stato chiesto se il titolo avrà un finale che lasci aperture a nuovi capitoli della saga, Bryan a risposto “Mi piace pensare al futuro”. Traete le vostre conclusioni, noi nel frattempo aspetteremo trepidanti il 7 settembre per mettere le mani su Marvel’s Spider-Man.

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