Stray – Anteprima

Il micio di Annapurna Interactive è tornato a mostrarsi ed è quasi pronto al lancio su console Sony e PC.

Si è ripresentato al pubblico con l’adorabile arroganza che contraddistingue tutta la sua sottospecie, ovvero con i suoi tempi e con le sue movenze capaci d’ipnotizzare tante persone. Nell’ultimo State of Play è stato dato spazio a un nuovo trailer di Stray, avventura dai connotati Platform firmata Annapurna Interactive e Bluetwelve. Se da un lato la prima è sostanzialmente una garanzia in fatto di esperienze originali, dall’altro abbiamo un team composto da ex membri di Ubisoft Montpellier, sviluppatori che nel loro curriculum vantano titoli come Valiant Hearts: The Great War. Aggiungendo un’ambientazione Sci-fi di matrice Cyberpunk e, soprattutto, la possibilità di vestire i panni e la coda di un micio, non potevo che rimanere affascinata dalle premesse del gioco.

Durante l’evento di Sony è stato infatti possibile dare un nuovo sguardo al Gameplay e alle atmosfere distopiche del progetto. Non solo, dopo circa due anni dalla prima apparizione è stata rivelata la data di lancio ufficiale. In attesa di agguantare Stray con le zampe dal prossimo 19 luglio in versione PlayStation 4, PlayStation 5PC, analizziamo le sequenze mostrate nella notte di giovedì 2 giugno.

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Città muta

In modo non troppo dissimile dal filmato di luglio 2021, il nuovo trailer di Stray si apre su un vicolo stretto e parzialmente illuminato. Il protagonista coda munito procede a passo lento, ma a catturare l’attenzione dello spettatore non sono tanto le crepe a terra o quelle sui muri, quanto una fonte di luce in lontananza e un essere cibernetico intento a spazzare il pavimento. Per ragioni al momento ignote, le creature monoculari sono terrorizzate dal randagio, tanto da azionare un allarme e poi fuggire. Anche nella scena successiva, due robot scappano dal nostro alter ego peloso, apparentemente indifferente e sicuro di sé.

Gli scorci angusti e soffocanti della metropoli modellata dal team di sviluppo appaiono carichi di fascino. La conformazione architettonica sembra richiamare zone come Kowloon, un’area urbana di Hong Kong, con edifici accatastati l’uno sull’altro e viuzze ora avvolte nelle tenebre, ora caratterizzate da luci al neon accecanti. Pur senza beneficiare di un budget da tripla A, lo studio dimostra grande dimestichezza con l’Unreal Engine 4, promettendo dei paesaggi intriganti ad altezza di gatto. Parlando di trama, è già noto che il piccolo protagonista sia finito in questa landa silenziosa e abbia perso la sua famiglia. Si starà parlando dei suoi affetti felini oppure umani? Il viaggio del rossiccio amico ci porterà a scoprire la verità sulla sparizione della popolazione? Tutte domande che per il momento potrebbero risolversi con un laconico “miao”.

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Libertà al guinzaglio

A ben vedere le sequenze mostrate, non tutti gli androidi sono spaventati dal protagonista. La dicitura palese “mostra oggetti” posta vicino a uno di essi sembra confermare che avremo a disposizione una sorta di borsa o inventario da riempire con strumenti di qualche tipo acquistabili da dei mercanti. Non solo, esistono persino dei traghettatori artificiali senzienti che permetteranno al micio di attraversare determinate zone forse altrimenti inaccessibili. Oltre a questo accenno di vitalità, Bluetwelve pare avere puntato sulla verticalità delle mappe, una strategia azzeccata per consentire ai giocatori di calarsi davvero nel manto di un gatto.

Travi, tetti, fogne: come per un vero randagio, nessun posto in Stray sembra impossibile da raggiungere. A onor del vero, l’input presente a schermo e le movenze stesse di questo ultimo mi hanno lasciato qualche dubbio: le sequenze di platform sono state ancora troppo fugaci per capire se gli autori abbiano adottato una serie di dinamiche simili, per usare un esempio familiare, ad Assassin’s Creed o se abbiano effettivamente riprodotto la flessibilità di un felino. Devo anche ammettere che ricordo Dog’s Life con particolare affetto (un gioco dell’era PlayStation 2 in cui nei panni di un cane è possibile esplorare liberamente un’area relativamente vasta e a cui ho rigiocato circa ben cinque volte) e l’esclusiva console PlayStation me la ricorda in qualche maniera. Altri quesiti senza risposta arrivano dalle altre caratteristiche ludiche, ovvero i Puzzle e lo Stealth. Da un lato gli utenti saranno chiamati a risolvere degli enigmi ambientali aiutati dal misterioso alleato B-12, ma per ora è impossibile capire la loro efficacia. Dall’altro, qualche occasione pericolosa potrebbe costringere il micio ad acquattarsi attraverso dinamiche che ad oggi ancora ignoriamo.

Zitto zitto, il randagio scappato dalle abitazioni di Annapurna e Bluetwelve è pronto a zampettare verso PlayStation 4, PlayStation 5 e PC. Stray permetterà d’interpretare un gatto catapultato in una metropoli per ragioni sconosciute e alla ricerca di una via verso casa. Mentre al suo fianco avrà un compagno robotico, il protagonista potrà contare sulle sue capacità di salto e sulla possibilità di nascondersi agli occhi ostili. Sulle qualità ludiche generali e su quanto queste possano reggere nella lunga distanza nutriamo dei dubbi, ma la prospettiva di un micio in fuga da una metropoli dai connotati cyberpunk basta per mantenere alta la nostra curiosità.

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