Tomb Raider Anteprima: Catalyst e Legacy of Atlantis
I TGA ci hanno mostrato il futuro di una saga che si appresta a superare la soglia dei trent'anni. In una sessione di Q&A esclusiva, due sviluppatori di Crystal Dynamics hanno svelato diversi retroscena sui progetti in arrivo nei prossimi due anni.
Durante una sessione di Q&A a porte chiuse con gli sviluppatori, Crystal Dynamics ha approfondito quelli che sono stati gli annunci dei suoi due nuovi titoli svelati ufficialmente all’interno della cornice dei The Game Awards.
Si tratta di due progetti molto diversi ma profondamente connessi: Tomb Raider Catalyst è il nuovo capitolo principale della saga, mentre Tomb Raider Legacy of Atlantis si pone come un remake ambizioso che guarda dritto alle origini della serie in vista del suo trentesimo anniversario.
Due visioni complementari, accomunate dall’uso di Unreal Engine 5, da una Lara Croft coerente sul piano narrativo e da una chiara volontà di rilanciare, ancora una volta, il brand su più fronti.

Tomb Raider Anteprima | Catalyst sarà il capitolo più grande e ambizioso di sempre?
Definito dagli sviluppatori come un punto d’ingresso ideale sia per i veterani che per i neofiti, Catalyst punta a essere il Tomb Raider più vasto e immersivo di sempre. Il cuore dell’esperienza è rappresentato da ampie aree esplorabili, vere e proprie “landscapes” (come le hanno definite i due developer) costruite in Unreal Engine 5, pensate non solo per essere attraversate, ma anche per essere osservate, studiate e ammirate.
L’esplorazione sarà il fattore centrale dell’esperienza: i giocatori avranno una libertà d’approccio quei totale, grazie a numerosi percorsi alternativi e una struttura che sembra voler abbandonare le rigidità lineari dei titoli passati in favore di una libertà più marcata. Non si parla apertamente di open world, ma l’enfasi sulle distese vastissime suggerisce una mappa che premia la curiosità e l’osservazione attenta.
L’India Settentrionale come nuovo cuore dell’avventura
La scelta dello setting dell’India Settentrionale non è casuale. Gli sviluppatori hanno più volte sottolineato la sua straordinaria ricchezza culturale e storica, oltre alla varietà geografica che permette di costruire ambienti ampi e diversificati. Un territorio ideale per alimentare il senso di scoperta che da sempre definisce la serie, e che in Catalyst sembra trovare una nuova scala.
A supporto del gameplay arrivano anche numerosi gadget inediti, pensati per espandere le possibilità di esplorazione e interazione ambientale. I dettagli sono ancora top secret, ma l’intenzione è chiaramente quella di rinnovare il “toolset” di Lara senza tradirne l’identità.

Legacy of Atlantis | Un remake tra fedeltà e modernizzazione
Se Catalyst rappresenta il futuro, Tomb Raider Legacy of Atlantis è invece una vera e propria dichiarazione d’amore ai fan storici, concepita in vista del trentesimo anniversario della saga. Più che un semplice remake, il progetto sembrerebbe volersi collocare più in una zona ibrida: fedelissimo nello spirito dell’opera originale del 1996, ma profondamente rielaborato sul piano tecnico e del gameplay.
Ricostruito completamente in UE5, Legacy of Atlantis mantiene molte strutture, ambientazioni e momenti iconici dell’originale, affiancandoli però a nuove aree inedite e a una serie di interventi mirati per rendere l’esperienza più fluida e leggibile per il pubblico moderno.
Il gameplay è stato infatti completamente modernizzato, pur con l’obiettivo dichiarato di far rivivere le stesse emozioni del titolo originale. Un equilibrio delicato, che il team sta cercando di raggiungere anche grazie anche alla presenza, nel gruppo di sviluppo, di alcuni membri coinvolti nel Tomb Raider del ’96.
Importante sottolineare che non è prevista alcuna componente multiplayer per il titolo in arrivo nel 2026. Legacy of Atlantis sarà infatti un’esperienza interamente single player, in linea con la tradizione classica della serie.

Una sola Lara, due momenti della sua vita
Un aspetto particolarmente interessante della visione degli sviluppatori riguarda sicuramente l’attenzione alla coerenza narrativa: Lara Croft è lo stesso personaggio in entrambi i titoli, ma rappresentata in due fasi diverse della sua vita. Una scelta che permette di esplorare lati differenti della protagonista, mantenendo però una continuità identitaria forte.
A livello produttivo, i due giochi sono affidati a due team distinti, che lavorano in parallelo ma restano costantemente in contatto per garantire coerenza narrativa e tematica. Un coordinamento reso possibile anche dal supporto di Amazon Games che, a detta degli sviluppatori, sta investendo in maniera significativa su tutti i progetti legati al franchise.
Unreal Engine 5 e lo sguardo oltre i videogiochi
Dal punto di vista tecnologico, Unreal Engine 5 viene descritto come un motore che rende lo sviluppo più “straight forward”, consentendo al team di concentrarsi su varietà, dettaglio e spettacolarità visiva. L’obiettivo è offrire esperienze ricchissime sul piano artistico, con ambienti credibili, complessi e fortemente caratterizzati.
Infine, un accenno anche alla serie TV di Tomb Raider, ancora in fase di pre-produzione: è presto per parlarne in modo concreto, ma gli sviluppatori non escludono possibili collegamenti con i giochi attualmente in sviluppo, lasciando intendere una strategia transmediale più ampia per il futuro del brand.
Un doppio rilancio per Tomb Raider
Con Catalyst e Legacy of Atlantis, Tomb Raider sembra pronta ad abbracciare contemporaneamente futuro e passato, parlando a pubblici diversi senza perdere la propria identità.
Da una parte l’ambizione di un capitolo monumentale, dall’altra il rispetto quasi filologico per un classico che ha fatto la storia. Se le promesse saranno mantenute, Lara Croft potrebbe essere davvero pronta a vivere una nuova età dell’oro.