Watch Dogs – [E3 2013] Watch Dogs
Il 19 Novembre potrebbe essere un giorno nuovo per il mondo del videogioco: tutti i giocatori potrebbero avere un valido motivo per recarsi in un negozio di videogiochi o elettronica, e per molti di questi il motivo sarà sicuramente Watch Dogs.
Ubisoft non potrebbe essere più soddisfatta in questo periodo; mentre cavalca infatti la poderosa ondata del sempreverde e amato Assassin’s Creed, padre di personaggi carismatici come Altair, Ezio, Connor e il già annunciato Kenway, prova anche l’affondo definitivo ai giochi action/adventure grazie ad Aiden Pierce e al suo inseparabile smartphone.
Prendiamo un terrorista maledetto e misterioso, sempre calmo e con la situazione sotto controllo, e consegnamogli un potere assoluto di onniscenza sulla città su cui veglia. Lo abbiamo appena visto, ma Aiden Pierce sembra già in grado di conquistare il pubblico ancor più di quanto gli assassini siano riusciti a fare finora, e Sony l’ha dimostrato con la demo presentata alla propria conferenza E3, dove Aiden viene chiamato in soccorso dal suo amico T-Bone per aiutarlo a fuggire da un appartamento.
Ubisoft invece ci ha fatto assistere alla componente free-roaming del gioco e soprattutto all’interazione multiplayer, con promesse davvero fuori misura in grado di lanciare ben più che una provocazione all’imbattibile GTA. Sembra assurdo, ma questo titolo sembra avere tutto.
Watch Dogs è open world: il protagonista è libero di muoversi per le strade di Chicago e raccogliere profili, compiere brevi missioni secondarie e hackerare access point wi-fi, almeno fino al momento in cui non è ancora ricercato dalla polizia. Tuttavia Aiden non ha accesso totale sin da subito: per potersi introdurre nel sistema CtOS della città ha bisogno di lanciare dei virus in alcuni server, distribuiti in ciascun quartiere e ben difesi dalle forze dell’ordine.
Il funzionamento è a metà tra quelli che erano i punti di osservazione e le caserme in Assassin’s Creed: hackerando il server CtOS si renderà disponibile la mappa del quartiere in questione, e si otterrà anche l’accesso a punti di controllo e la possibilità di hacking prima non attivi.
La conquista del server induce principalmente ad un approccio stealth, a sua volta conducibile in diverse maniere e con strumenti vari; tuttavia, mantenersi in incognito o meno non sembra pregiudicare l’esito della missione, e forse questa è una scelta che appiattisce un po’ le potenzialità di questo titolo.
Aiden Pierce infatti non è solo un hacker pieno di risorse ma anche un ottimo cecchino, e avere la meglio negli scontri a fuoco (seppur in netto svantaggio numerico) non sembra affatto difficile.
Se questo non bastasse si può sempre ricorrere all’applicazione ufficiale del gioco per dispositivi iOS e Android, tramite la quale gli utenti Mobile possono rispondere alle richieste d’aiuto dei propri amici e supportarli nella loro missione (o fuga dalla polizia) sollevando ponti, hackerando gli elicotteri o azionando semafori e dissuasori mobili a piacimento.
Non è sempre così facile però, perché è anche vero che gli aggiornamenti sul TG che vanno in onda durante la giornata espongono Aiden ad essere riconosciuto spesso, suscitando reazioni di volta in volta diverse nei personaggi circostanti che dovremmo quindi gestire con i giusti metodi per evitare spiacevoli conseguenze. Ad esempio, nel caso un civile dovesse provare a chiamare la polizia, si può tentare di fermarlo gettandogli il cellulare a terra, puntandogli un’arma contro o addirittura uccidendolo, ma ciascuno dei tre casi porta a risvolti diversi più o meno problematici.
È dunque a cura e scelta del giocatore decidere l’approccio e soprattutto la luce sotto la quale il proprio Aiden Pierce viene visto dalla città: Vigilante oppure brutale criminale.
Per finire, mentre si sta giocando in single player e non si è impegnati in una missione, altri giocatori in modalità multiplayer possono inserirsi nella nostra partita e tentare di hackerare Aiden, sottraendo così informazioni importantissime e portandosi in vantaggio rispetto a lui. L’hacking di un hacker però richiede delle condizioni specifiche, ma soprattutto una quantità notevole di tempo entro la quale non bisogna farsi scoprire, compito piuttosto difficile specialmente quando un CtOS già sbloccato permette di accedere alle telecamere di sorveglianza in grado di scannerizzare un’intera area. Se scoperti durante un hacking, l’unica cosa da fare è scappare o, in casi estremi, tentare di uccidere il nemico.
In parole molto povere, Watch Dogs è un Assassin’s Creed ambientato nei giorni nostri. Facendo un’analisi più seria, invece, ci si trova davanti un titolo che promette un’esperienza di gioco mai avuta sinora nemmeno con il migliore dei titoli sugli assassini e i templari. Si ha davanti la libertà di approccio di Dishonored, lo spazio free-roaming di GTA, l’engine e lo stile di Assassin’s Creed e il tutto gira su console di nuova generazione, con un protagonista che si preannuncia tra i più carismatici degli ultimi anni.
La limited edition già prenotabile, con tanto di statuetta o maschera del protagonista, dimostra ancora una volta quanto Ubisoft si sappia muovere sul mercato.
Sembra che tutta la line-up della SH francese si stia amalgamando sempre più al titolo di punta della casa, ma Aiden potrebbe avere le carte in regola per scavalcare Ezio e compagni dal trono: ai giocatori l’ardua sentenza. Che nell’era degli smartphone a vincere siano proprio loro?