White Knight Chronicles International Edition – Anteprima White Knight Chronicles

Un nuovo nome all’orizzonte.

Si può ben affermare che questa sia l’era dei sequel, dei prequel e degli spin off. 
Siamo talmente abituati ai titoli altisonanti, come Final Fantasy, Resident Evil, Devil May Cry, che ormai storciamo il naso davanti a qualsiasi cosa non sia direttamente associabile a qualche saga pluripremiata. Non compreremo mai il primo titolo, semi sconosciuto, che scorgiamo sullo scaffale, ma non ci penseremo su due volte nel catapultarci su un non improbabile, ennesimo, spin off di Final Fantasy VII.  Fa tutto parte delle regole del mercato: dare al pubblico quel che vuole, spremendo sino all’ultimo le gallinelle dalle uova d’oro. Eppure, a volte, si ha voglia di cambiare, ed ecco che spuntano fuori, inaspettati, titoli sconosciuti, capaci di attirare l’attenzione su di loro come non mai.
Uno di questi titoli si chiama White Knight Chronicles presentato, al TGS 2007, riproposto a quello del 2008 e previsto sugli scaffali nipponici per il 25 dicembre. Un bel regalo natalizio dunque, non da parte di Babbo Natale, ma da Level 5, nome ormai sinonimo di qualità in ambito videoludico dopo grandi titoli come Dark Cloud e Rogue Galaxy su Playstation 2.
Finalmente un titolo nuovo, si è detto, ma non solo. Non basta battezzare un gioco in maniera diversa per stupire tutti, ci vuole anche tanta carne sul fuoco. Da questo punto di vista White Knight Chronicles (che, per comodità, chiameremo WKC da ora in poi) ha tutte le carte in regola per continuare a stupire a lungo.

Cronache di un cavaliere bianco

Il protagonista della storia si chiama Leonard, un ragazzo normale, come tanti, che vede la sua vita stravolta da un incontro fortuito. Sarà infatti la principessa Cisna, conosciuta ad un ballo a castello, a travolgerlo assieme a lei, in un destino burrascoso. Tutto accade quando uno sparuto gruppo di guerrieri, chiamati dai più Maghi,  irrompe a castello, costringendo i nostri ad una rocambolesca fuga per le segrete. Ed è proprio qui che, inaspettatamente, Leonard scopre l’armatura bianca: un oggetto magico e misterioso che dona grandi poteri a chiunque lo indossi. Grazie alla bianca armatura Leonard, indomito, sfiderà e sconfiggerà il comandante nemico, ma troppo tardi: Cisna infatti è stata rapita.
Messosi in viaggio per ritrovare la principessa, ed ingaggiati il prode e forzuto Eldore e la giovane guerriera Yulie, Leonard varca le soglie dell’avventura, alla ricerca della povera principessa rapita. Ma il viaggio, com’è prevedibile, sarà irto di insidie e quale metodo migliore per scongiurarle se non quello di trasformarsi, grazie alla bianca armatura, in un guerriero scintillante alto sette metri, che ricorda alla lontana i robottoni giapponesi degli anni settanta?? Con queste premesse, se ne vedranno sicuramente delle belle.

Epiche battaglie … a colpi di dualshock
 
Avevamo detto che WKC pare nato per stupire. Da un lato, abbiamo un nuovo nome, un nuovo titolo per l’ormai saturo panorama videoludico mondiale e dall’altro, ed è ora di parlarne, un sistema di combattimento che lascia immaginare un futuro davvero glorioso per questo nuovo e, si spera, entusiasmante Action-RPG.
Come ogni esponente del genere che si rispetti, WKC può vantare dei combattimenti in tempo reale, un parco azioni vario e assortito, ed un certo approccio tipico dei giochi di ruolo. Ma non solo. Come tiene a precisare lo stesso Akihiro Hino, produttore di Level 5, oltre all’azione e alle mosse dal grande impatto visivo, sarà la strategia a svolgere un ruolo chiave nei duelli e negli scontri all’ultimo sangue, e per farlo i programmatori hanno optato per due scelte davvero interessanti.
La prima trovata consiste principalmente nella possibilità di stabilire l’ordine di combo e azioni dei nostri personaggi. In questa maniera, altamente personalizzabile potremo, ad esempio, scegliere di compiere un attacco, poi una magia seguita nuovamente da un attacco e infine, da un oggetto curativo. Naturalmente, la questione non è così semplice come sembra perché, per rendere le catene davvero efficaci, dovremo per forza di cose avere un certo tempismo, seguendo un cerchio bianco sullo schermo che ci suggerirà, non solo l’esatta combinazione di tasti, ma anche il tempo limitato che abbiamo per premerli, e per rendere le nostre mosse davvero letali.
La seconda trovata è, senz’ombra di dubbio, la possibilità di trasformarsi nel leggendario White Knight, acquisendo poteri altrimenti impensabili ed una potenza d’attacco senza precedenti. Ma a tutto c’è un limite. Il nostro enorme e bianco cavaliere, infatti, avrà a disposizione un tempo limitato, finito il quale tornerà ad essere un normalissimo essere umano. E’ palese come, non solo questo aggiunga un certo pepe all’azione, ma anche come sia necessario calcolare ogni utilizzo del potere del White Knight, dando spazio così, alla parte strategica del titolo.
Naturalmente non sarà solo Leonard a possedere un tale potere, da quel che si evince dalle immagini e dai video distribuiti da Level 5, infatti, non saranno rari gli scontri con altrettanti giganti dagli immensi poteri, a partire da una gigantesca tartaruga con una vera e propria città sul suo carapace. Se poi aggiungiamo la possibilità di scontri On-Line in cui, un massimo di quattro giocatori potranno cooperare per completare quest e guadagnare exp, beh, allora tutto quanto si tinge di una luce davvero interessante, capace di lasciar intendere una longevità di gioco davvero alta.

Dietro ogni eroe: il comparto tecnico

I ragazzi di Level 5 si sono rimboccati le maniche, hanno ingoiato manciate di aspirine e si sono messi seriamente al lavoro. Il risultato è veramente apprezzabile, con una grafica davvero bella e colorata, che dà il meglio di sé soprattutto per quel che concerne gli scenari. Il tutto si fonde davvero meravigliosamente con l’ambientazione fantasy del gioco, tanto da mostrare, in maniera realistica, mondi lontani e paesaggi fiabeschi.
Menzione a parte va fatta per i personaggi, il cui design non solo è curato fin nei minimi particolari, ma è anche vistoso ed accattivante, modificabile in qualsiasi momento grazie ad un editor che dovrebbe accontentare anche i palati più fini, e rendere l’immedesimazione con l’avventura ancora più profonda.
Ma lo spettacolo targato WKC non finisce certo qui. Da quel che si è potuto osservare del campo di battaglia, infatti, le animazioni sembrano davvero credibili, con spade e scudi che si scontrano in maniera realistica e senza compenetrazione, con personaggi dalle movenze verosimili e, in linea di massima, abbastanza fluide.
In ogni caso, a parte piccoli difetti come qualche texture che sarebbe stato meglio rivedere (come le rocce, per fare un esempio), il tutto sembra congeniato a regola d’arte, soprattutto se aggiungiamo anche  un comparto mosse vario, pirotecnico e realizzato egregiamente, come magie di fuoco capaci di far volare il nostro personaggio e scaraventare in aria il nemico e altre chicche del genere.
E poi… si rimane basiti di fronte all’intelligenza artificiale degli avversari, che arretreranno verso le loro fila se in inferiorità numerica, e che sfrutteranno strategie di lotta mano a mano sempre diverse, in base alle loro peculiarità.
Davvero spettacolare, tanto da meritare una menzione speciale, il design del White Knight, a metà strada tra un’armatura medievale e Goldrake e quello dei vari colossi che si incontreranno con l’avanzare dell’avventura: dalla testuggine gigante che trasporta sul guscio un’intera città, allo pseudo ogre con tanto di clava e baffoni biondi.
In linea di massima, quindi, dal lato tecnico non possono che giungere ottime notizie, niente di particolarmente esaltante certo, ma che comunque non sfigura affatto nell’inflazionato mondo videoludico di fine 2008 ed inizio 2009.

Tirando le somme

Manca davvero poco all’uscita giapponese di White Knight Chronicles, e poco anche per quanto riguarda l’uscita occidentale, solo qualche mese in più. Non c’è da meravigliarsi, dunque, che l’hype verso il titolo sia davvero altissimo, tanto che c’è già chi lo considera una delle punte di diamante della consolle Sony di nuova generazione.
Senza sbilanciarsi troppo si può dire che, visto l’andamento generale, il titolo promette davvero bene, apportando delle piccole innovazioni e promettendo, finalmente, un battle system più incentrato sulla strategia di molti altri suoi fratelli, senza però sdegnare una buona dose di azione.
Manca davvero poco ormai, non ci resta che attendere questi pochi mesi, finiti i quali sapremo se tutte le promesse di WKC si tramuteranno in realtà oppure sfumeranno nel nulla come la potenza del cavaliere bianco. Sembra più probabile la prima ipotesi, soprattutto dopo la carrellata di materiale che è possibile consultare a riguardo, ma noi staremo comunque a vedere.

 

 

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