Dragon Ball Z: Kakarot – Provato – Gamescom 2019

Le onde energetiche colpiscono il cielo di Colonia e i tetti della Gamescom 2019

Per chi come noi è cresciuto a pane e DragonBall, attendendo intrepidamente l’ora fatidica per guardare un nuovo episodio, potrà certamente comprendere l’importanza di una delle saghe più storiche, emozionanti e coinvolgenti del mondo. Durante questi lunghi anni si sono create e formate due fazione più o meno simili tra loro, coloro che hanno amato l’anime e coloro che hanno seguito i videogiochi ufficiali: la prima segue perfettamente le teorie del mitico autore Akira Toriyama, mentre la seconda segue le vicende dell’intramontabile Bandai Namco.

Entrambe, al giorno d’oggi, coesistono in maniera parallela quasi perfettamente, coinvolgendo sia i neofiti che i veterani di questa enorme saga: dopo aver fatto il suo debutto con Dragon Ball Z: Ultimate Battle 22 nel lontano 1995 sulla prima PlayStation, Bandai Namco continua la sua impresa “sfornando” nuovi capitoli della serie sempre più vasti e tecnologicamente evoluti.

DragonBall Z: Kakarot

Durante la Gamescom 2019, abbiamo avuto la splendida opportunità di provare in anteprima una nuova demo dedicata al nuovo titolo targato Bandai Namco, Dragon Ball Z: Kakarot che segue fedelmente le vicende narrate nel primo e famosissimo anime, riproponendo alcune delle scene più note vissute durante la nostra infanzia. Le demo a disposizione erano due, la prima era quella già vista durante lo scorso E3 2019, mentre la seconda era una build completamente nuova che ci metteva nei panni di Gohan contro il perfido Cell.

Non appena messo le mani sul pad, abbiamo notato come il lavoro svolta dall’omonima azienda nipponica sia eccellente: i dettagli sono il punto di forza di DragonBall Z: Kakarot, esprimendo al massimo quello che andrà a offrire a breve quest’opera multimediale.

Dragon Ball Z: Kakarot

Lo scontro con Cell ci fa notare alcune particolarità nel sistema di combattimento che, questa volta, ci è sembrato maturo e pieno di effetti speciale di noto conto: le animazioni di ogni personaggio giocabile sono curate in maniera impressionante, riportando fedelmente il meglio di questo intramontabile anime. Il sistema di combattimento ci ha divertito più di quanto immaginassimo, portandoci a completare la sfida dopo un duello abbastanza impegnativo: il livello di sfida all’interno di Dragon Ball Z: Kakarot ci è sembrato alquanto soddisfacente e dovrete sudare se vorrete potarvi a casa la vittoria. Preparatevi a grandi sfide! Il piccolo Gohan ci ha dato dimostrazione della sua forza con dei potenti attacchi e rapide svolazzate, ma non è tutto: dovrete scegliere lo stile di gioco più adatto a voi e sarete voi a decide se attaccare il nemico tatticamente o frontalmente, in qualsiasi caso lo spettacolo è assicurato.

Una volta raggiunto un tot di energia, il nostro personaggio potrà trasformarsi o utilizzare la sua aura per sferrare dei colpi devastanti contro il nemico ma, ricordatevi, utilizzarla nel momento giusto può salvarvi la pelle nel momento più critico.

Dragon Ball Z: Kakarot

Gli oggetti a disposizione saranno fondamentali all’interno dei combattimenti, sopratutto quelli curativi: durante la nostra prova ci è capitato di utilizzare tali oggetti dalle due alle tre volte, salvandoci dal K.O certo. Le cutscene che ci accompagneranno durante e all’infuori dei combattimenti sono alquanto mozzafiato, facendoci restare spesso senza parole per la qualità video di quest’ultime: graficamente il titolo è para poesia e non si può non lodare il lavoro svolta per Dragon Ball Z: Kakarot dai ragazzi di Bandai Namco.

Stando a quanto emerso, il titolo sarà ottimizzato per PlayStation 4 Pro e Xbox One X e il frame rate dovrebbe aggirarsi sui 30 fps fissi: durante la nostra sezione di gioco non abbiamo riscontrato grossi problemi, ci è risultato tutto piuttosto fluido notando solo qualche lieve scatto solo durante le scene più “complicate”.

Dragon Ball Z: Kakarot

Dopo una lunga Boss Fight, la demo a disposizione si conclude con una scena fantastica che vede protagonista l’omonimo Goku, l’immancabile Vegeta, Crilin, Piccolo, C18 e il piccolo Gohan: vi evitiamo ulteriori spoiler! L’altra demo riguardante sempre Dragon Ball Z: Kakarot, invece, ci metteva difronte a un mondo open world ambientato all’intero dell’universo del gioco e pieno zeppo di compiti e missione secondarie da compiere.

Nel vasto mondo di gioco avremo modo di viaggiare in due modi, volando o “cavalcando” la nuvola di Goku: la prima opzione ci è risultata a volte disorganizzata e poco precisa, mentre la seconda ci è apparsa divertente e mai annoiante. Se in qualche modo le cose da fare, oltre i classici combattimenti, non vi bastassero, non temete; Bandai Namco ha pensato proprio a tutto: missione secondarie, commissioni, sfide a tempo e molto altro faranno in modo di non annoiarvi mai durante questa magica avventura.

Dopo aver completato alcune sfide presenti in questa seconda demo di Dragon Ball Z: Kakarot, ci siamo avviati per prepararci alla sfida finale contro il potente Raditz: anche qui potremo goderci il combattimento in un vasto campo di gioco e saremo aiutati durante la battaglia dagli amici sopracitati (è bello tosto eh).

Anche in questo caso, le cutscene sono mozzafiato e piene di spettacolo, lasciandoci spesso a bocca asciutta. L’arrivo del titolo è previsto per il 2020 per PlayStation 4, Xbox One e PC, non è stata ancora menzionata una versione per Nintendo Switch o una versione per le future console di nuova generazione.

Dragon Ball Z: Kakarot

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