Auguri, Paperino: 80 anni di fumetti e videogiochi

Il 9 giugno 1934 Donal Duck faceva la sua prima apparizione in una produzione di Walter Elias Disney: una storia durata 80 anni, fino a oggi, che culmina con un numero intero di Topolino libretto dedicato al papero più famoso del mondo, in Italia noto come Paperino. Ma la storia del marinaio in cambusa non è ferma soltanto ai fumetti: anche il mondo dei videogiochi ha avuto modo di abbracciare il più irascibile dei personaggi della Disney, sia nella sua forma convenzionale che in qualcosa di rivisitato come in Kingdom Hearts.

Tutto inizia nel 1991 con Quackshot, un anno dopo DuckTales, dove Paperino – logicamente – era stato escluso, per continuità con la serie televisiva. Rilasciato per Sega Mega Drive, Quackshot era un platform a scorrimento orizzontale, in 2D, con protagonisti appunto Paperino, Qui, Quo e Qua, impegnati nella ricerca di un tesoro attraverso Paperopoli, il Messico e la Transilvania: riferimenti a Indiana Jones a più non posso, soprattutto nelle sessioni che precedevano le battaglie con i boss. La prima pietra miliare del mondo videoludico di Paperino arriva nel 1995, con Maui Mallard in Cold Shadow.

Rilasciato per Sega Mega Drive, SNES, Pc e Game Boy, Paperino è protagonista di un’avventura sui generis, durante la quale Maui Mallard (Donal Duck) è un detective in visita su un’isola tropicale per risolvere il mistero dell’idolo Shabuhm Shabuhm, spirito guardiano dell’isola: la particolarità del gameplay era la possibilità da parte di Paperino di trasformarsi in ninja a proprio piacimento e sfruttare il proprio bastone tanto per superare le fasi platform che come arma. Da detective con la camicia in stile hawaiiano, invece, Donald si munisce di una pistola sparainsetti, per fronteggiare gli avversari disseminati sull’isola. Un’esperienza che vede Paperino al centro di un’avventura non convenzionale per gli standard Disney, ma che esalta le qualità di un personaggio tanto complesso da caratterizzare, quanto facilmente prestabile a molteplici realtà.

Passano cinque anni e Paperino torna in auge con un altro prodotto rimasto nella storia dei tie-in: Paperino Operazione Papero. Rilasciato per GameBoy Color, PC, PlayStation, PlayStation 2, GameCube, Nintendo 64 e Dreamcast, ci ritroviamo ancora una volta impegnati in un’avventura platform, stavolta in 3D, con chiari riferimenti alle serie televisive passate con protagonisti i paperi. L’avversario di turno, infatti, è lo stregone Merlock, antagonista di Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta, lungometraggio della serie DuckTales: utilizzando l’invenzione di Archimede che permette il viaggio tra diversi mondi, in pieno stile Crash Bandicoot, Paperino è chiamato a salvare Paperina, rapita dal mago mutaforma e cercando di anticipare Gastone. Affrontando avversari come I Bassotti, Amelia e altri disseminati sul terreno, Paperino Operazione Papero risponde a tutte le caratteristiche basilari del platform dell’epoca, riprendendo – come già detto – le meccaniche di Crash Bandicoot, compresi i livelli a scorrimento verticale e le sfide a tempo, nelle quali dovrà essere battuto il tempo di Gastone.

Con il boom delle nuove personalità di Paperino, in particolar modo con l’arrivo di PK, tecnologica evoluzione di Paperinik, nel 2002 arriva Chi è PK? Sviluppato dalla Ubisoft insieme con la Disney, rilasciato per PlayStation 2 e GameCube, Paperino – divenuto insieme con il supporto di UNO il vendicatore mascherato – è chiamato a combattere gli Evroniani, un popolo di invasori extraterrestri che sta attaccando la Terra. Scenario completamente ripreso dalla serie a fumetti PK, che azzera la continuity di Paperinik e il ritrovamento del diario di Fantomius. Abbandonando lo stile platform che aveva contraddistinto le precedenti produzioni con Paperino protagonista, Chi è PK? è un vero e proprio action con elementi sparatutto, realizzato in cell shading per richiamare lo stile fumettoso del prodotto. La voce di PK era affidata a Luca Eliani, che è la voce ufficiale di Paperino dal 1989.

Poi, pochi mesi più tardi, Paperino diventa l’eroe che tutti noi abbisognavamo. Arriva Kingdom Hearts, il crossover tra Square-Enix e Disney ideato da Tetsuya Nomura, fino ad allora character designer di Final Fantasy, succeduto a Yoshitaka Amano. Paperino, insieme con Pippo, riceve l’importante compito di ritrovare Re Topolino e il custode del Keyblade, Sora. La sua avventura tra i mondi Disney dura dieci anni: Kingdom Hearts, Kingdom Hearts: Chain of Memories, Kingdom Hearts II, Kingdom Hearts coded e Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance. Dotato di poteri magici, è lo stregone del trio capitanato dal Custode, capace sia di usare la magia nera che quella bianca, irascibile e caratterizzato come solitamente ci si aspetta sia Paperino, è anche il più freddo del duo con Pippo, il più altezzoso e il meno avvezzo ai sentimentalismi, salvo poi arrendersi all’evenienza di una forte amicizia che lo lega a Sora. Proprio in questi giorni, con l’E3 alle porte, Paperino si appresterà a rifare la propria apparizione in un videogioco: è atteso infatti un trailer per Kingdom Hearts III, o quantomeno qualche dettaglio in più rispetto all’ultimo teaser rilasciato.

Un’esperienza videoludica che dura da 23 anni per Paperino, che anche nel mondo dei videogiochi ha avuto la sua parte, importante e indimenticata.

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