Back in Time – Mario Kart 7

Nintendo 3DS prende velocità!

Dopo aver visto nelle scorse settimane alcuni dei titoli che componevano la line-up di lancio di 3DS in Europa e l’ottimo Kid Icarus: Uprising, abbiamo pensato di rendere le cose ancora più interessanti, sottoponendo alla vostra attenzione Mario Kart 7, che, con i suoi quasi 19 milioni di unità vendute, è il gioco più popolare per l’handheld di Nintendo.

Mario Kart 7 rappresentava un mix tra due linee di pensiero: quella che avrebbe voluto la serie fedele alle proprie origini, e quella che passava per Mario Kart Wii, le moto e le innovazioni. Il risultato fu probabilmente il miglior episodio (all’epoca), soprattutto in virtù del comparto online. Allo stesso tempo, non era perfetto e risultava nel complesso abbastanza conservativo, almeno per quanto riguarda il gameplay: niente vetture a due posti à la Double Dash!, né le moto di Mario Kart Wii; solo kart, benché personalizzabili come in Mario Kart DS. Sparisce, fortunatamente, pure il terribile snaking, ossia quella tecnica che, nell’episodio per DS quantomeno, prevedeva l’utilizzo smodato dei mini turbo – realizzabili in curva ma all’epoca anche su rettilineo – e rovinava l’esperienza online a chi non fosse capace o non avesse voglia di farsi venire i crampi alle mani.

Le modalità sono quelle classiche: Gran Premio, Prova a Tempo, Battaglia (a monete o palloncini). Qui forse viene a mancare qualcosa all’appello, per deviare ulteriormente dalle semplici gare o battaglie, quel ruolo che in Mario Kart DS veniva ricoperto dalla interessante modalità Missioni. Stranamente, persino la gara singola è assente, quindi se voleste affrontare una sfida su un determinato percorso potreste solamente passare attraverso l’intero Gran Premio (quattro gare in sequenza) oppure darvi alla modalità Time Trial (dove sono supportati molti fantasmi – in pratica tempi di altri corridori o propri record passati – allo stesso tempo, N.d.R.).

Mario Kart 7

Nonostante non sia rivoluzionario, Mario Kart 7 presenta alcune novità. In primis, rappresenta ovviamente l’esordio della serie sulle tre dimensioni, grazie alla peculiare tecnologia di 3DS. L’effetto tridimensionale è realizzato mantenendo il frame rate fisso a 60 fps, cosa fondamentale in un gioco di guida e, pur non essendo strumentale al gameplay come in Super Mario 3D Land, resta un effetto bello a vedersi e particolarmente adatto per il suo genere, dando una spinta in più a un comparto grafico già ottimo, ai livelli della versione per Wii.

Sebbene il modello di guida sia abbastanza classico (è stata pure ripristinata la meccanica legata alle monete, in grado di aumentare la nostra velocità quando ne avremo raccolte dieci), fanno capolino i comandi con il giroscopio, passando alla visuale in prima persona. Inoltre Luigi, Yoshi e compagnia bella hanno ben pensato di mescolare ulteriormente le carte in tavola, sfidando non solo gli asfalti ma persino i cieli e le acque del Regno dei Funghi. Alle loro vetture sono state aggiunte elica e deltaplano, che consentono ai kart di nuotare e volare. Anche un piccolo stagno sul percorso ora può nascondere una scorciatoia subacquea, mentre le rampe più ripide ci spediranno in cielo: decidere quanto a lungo planare e dove atterrare sarà una variante di gioco non indifferente buttata nella mischia.

Ci sono poi anche tre nuove armi da usare per avere la meglio nelle gare: il Fiore di Fuoco, che ci dona la possibilità di sparare palle infuocate sui nostri avversari per un determinato periodo di tempo; la Super Foglia, che rispolvera la coda Tanooki anche qui (oltre che in 3D Land, intendiamo, N.d.R.) e il Sette Fortunato, il quale dà potere su ben sette oggetti allo stesso momento, ma che perde di efficacia al primo contatto con un veicolo avversario. Senza scordare anche le new-entry nel roster, tra cui il grande Torcibruco (riesce a guidare un kart?!?, N.d.R.) e Lakitu, alla prima volta dietro un volante, mettendo da parte per un attimo il suo amato lavoro di direttore di corsa.

Mario Kart 7

Mario Kart 7 offre 32 tracciati, di cui la metà è inedita. Vogliamo segnalare senza dubbio le due piste ambientate su Wuhu, ormai onnipresente in casa Nintendo, assicurandovi poi sulla qualità e originalità delle altre, inclusa la magnifica Pista Arcobaleno. In più, i tracciati provenienti dai vecchi episodi (persino Wii) sono stati dotati di nuove scorciatoie e di sezioni dedicate al volo e alla guida sottomarina.

Se a queste 32 perle aggiungiamo la già citata modalità Battaglia a palloncini e monete, 17 personaggi, tanti pezzi per personalizzare il vostro kart, il gioco in locale fino a otto giocatori con una sola scheda e una realizzazione tecnica di livello, Mario Kart 7 pare avere già molte frecce al suo arco, ma pensate che non abbiamo ancora focalizzato l’attenzione sul piatto forte, anche se oggi risulta meno importante: il gioco in rete. Introdotto su DS, ampliato su Wii, il karting online trovò la quadratura del cerchio su 3DS. Le gare prevedono 8 partecipanti senza il minimo lag, sia sfidando amici nella lista sia sconosciuti da tutte le parti del mondo, ma l’universo di connettività della rete, di Street Pass e di Spot Pass, aumenta notevolmente le opzioni a disposizione. La più grossa aggiunta era rappresentata dalle community, praticamente delle lobby online nelle quali si può anche intervenire su alcuni modificatori come il tipo di armi disponibile o la cilindrata (manco a dirlo, 50, 100 o 150 cc). Se a ciò aggiungiamo le opzioni Street e Spot Pass, con le quali si scaricano sulla memoria della console principalmente dati di ghost di persone incontrate per strada o in internet, il quadro d’insieme risulta fenomenale. All’epoca era sorprendente che tale infrastruttura fosse giunta su una portatile di Nintendo, storicamente avversa o quantomeno arretratissima in materia.

Mario Kart 7


Il kart su DS era stato un fantastico passatempo, ma con Mario Kart 7 su 3DS raggiunse un altro livello, grazie all’incremento qualitativo e all’ottimo comparto online. Uno dei giochi più importanti per l’handheld di Nintendo.

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