Blizzard ci parla di Mists of Pandaria

Paul Sams è direttore operativo presso Blizzard sin dalla metà degli anni novanta, e chi meglio di lui all’interno della compagnia può parlarci di World of Warcraft e della sua prossima espansione, Mists of Pandaria.

Quando è stato contattato, si è pensato che avremmo potuto scoprire qualcosa di più sui piani di Blizzard di spostarsi sulle console e se gli sviluppatori stanno considerando qualsiasi piattaforma di gioco, anche le più “casualcore”. Dopotutto, non è cosa di tutti giorni poter parlare con uno dei “capoccia” di una delle case di sviluppo di maggior successo sul pianeta Terra.

A quando risale la genesi di Mists of Pandaria?

Originalmente stavamo progettando di includere i Pandariani già nel periodo di Burning Crusade, Volevamo averli come razza giocabile da molto tempo e adesso sentiamo che è il periodo giusto per includerli. Se si prova a chiedere agli sviluppatori quale tra le razze dell’intero folklore di Warcraft vorrebbero approfondire di più, risponderebbero che è quella dei Pandariani. È dunque un progetto di lunga data ed è un qualcosa che ha reso gli sviluppatori della compagnia coinvolti nella creazione di Warcraft particolarmente euforici. Credo sia abbastanza evidente notarlo mentre si gioca.


In effetti sembra proprio così. La presentazione che è stata fatta è incredibilmente bella e dettagliata…

Siamo molti entusiasti. Penso che il folklore di Pandaria sia decisamente divertente e meraviglioso. C’è una grande profondità. È stato fantastico anche introdurre la classe dei Monaci. Sono un fan delle arti marziali e vedere come sono state integrate nel gioco è stato stupendo.


Lo stile di combattimento basato sulle arti marziali rende MOP un’espansione orientata al combattimento fisico più delle precedenti – specialmente con le nuove  capriole e i calci volanti. Sono caratteristiche che volevate aggiungere molto prima?

Beh, penso che il nostro team sicuramente ha pensato che sarebbe stato fantastic inserire un sistema di combattimento corpo a corpo nel gioco. I Pandariani saranno in grado di insegnare alcune di queste mosse alle altre classi e alla maggior parte delle altre razze. Credo che ci siano solo due razze che non possono diventare dei Monaci e si tratta di due razze della nostra ultima espansione, i Wargan e i Goblin.


Mists of Pandaria è la quarta espansione di WoW. Che impatto pensate possa avere nell’attirare nuovi  giocatori? È difficile introdursi in questo gioco man mano che il suo universo continua ad espandersi?

Non so se il vasto mondo di WoW è ciò che rende l’approccio al gioco più difficile. Credo invece sia perché è uscito da tanto tempo e che i nuovi giocatori potrebbero riscontrare delle difficoltà a diventare degli hardcore gamer cominciando ora. Ma abbiamo lavorato duramente per assicurare che sia un gioco le cui dinamiche siano facili da apprendere ma complesse da padroneggiare al meglio. Abbiamo lavorato duramente per fornire un’esperienza formidabile ai giocatori di lunga data ma è facile per i “niubbi” cominciare , in modo che possano costruire lentamente e progressivamente il loro percorso verso una maggiore difficoltà.

Penso che MOP racchiuda delle potenzialità adatte a tutte le evenienze. Ci sono dei nuovi contenuti che porteranno moltissime nuove  meravigliose esperienze e un alto livello di impegno. I giocatori di vecchia data apprezzeranno molto. Poi ci sono quelli che per qualsiasi ragione hanno lasciato e penso che saranno nuovamente attirati dalle novità, come avere una nuova classe, un nuovo pet system, un nuovo mondo dall’aspetto veramente fenomenale.

Infine ci sono i nuovi giocatori; solitamente nel corso della storia di questo gioco, ogni qualvolta esce una nuova espansione, vengono attirati nuovi giocatori che non hanno mai provato WoW prima di allora. MOP è così bello e accessibile che possono anticipare con buona certezza che vedremo nuovi giocatori. È anche più luminoso e leggero di un Cataclysm ad esempio, che era un poco più oscuro (ride). Ma solo un pochino…


Pensa che ci sia possibilità di ampliare WOW oltre la nuova espansione? C’è del potenziale di crescita per un’altra espansione, ad esempio?

Assolutamente si. Anche perché so già quale sarà la prossima (ride). Come è stato già detto, penso ci siano tante opportunità. Ho sentito Chris Metzen lo scorso venerdì a proposito di ciò che stanno progettando per la versione 6.0 e sono decisamente eccitato in merito. Sanno già cosa faranno per diverse espansioni future. Hanno un’idea – diciamo una struttura generale. Sono i creatori di tutto il folklore di Warcraft. Sono coloro che decidono come questo mondo appare oggi e come sarà domani e nel prossimo futuro.

Penso che il futuro di World of Warcraft continui ad essere luminoso e che MOP sarà un ulteriore soffio vitale in ciò che credo sia il miglior MMO in circolazione. Ritengo che la gente coinvolta e il livello di entusiasmo che ha per il gioco siano una prova tangibile. Questo è uno dei molti modi in cui faremo crescere, migliorare ed evolvere questo gioco.


Prevede un lancio su altre piattaforme? State pensando alle piattaforme mobili e a delle applicazioni per smartphone e tablet ad esempio?

Abbiamo creato delle cose a proposito del gioco che riteniamo molto interessanti. La possibilità di spostarsi su dispositivi mobili come gli smartphone o i tablet nel prossimo futuro c’è. Ne parliamo spesso perché sono praticamente ovunque ormai.
Chiaramente molta gente gioca dei titoli casual su questi dispositive perché vanno di moda. Essere in grado di creare dei giochi più hardcore per queste piattaforme – se la tecnologia lo supporta – sarebbe grandioso. Mi piacerebbe giocare a WoW sul mio tablet, ma dobbiamo assicurarci che questi sistemi supportino i nostri giochi e soprattutto i requisiti che hanno e così via.

Direi che nell’immediato futuro i prossimi progetti a cui lavoreremo saranno legati al gioco in modo in cui abbiamo già visto. Tuttavia come ho detto mi piacerebbe vedere WoW su un tablet e se si presenterà la possibilità di una conversione per questi supporti non esiteremo a produrla. Ma dovremmo accertarci che sia un’esperienza video ludica eccezionale e attualmente c’è un bel po’ da lavorare per renderla tale. Non penso che la possibilità sia così remota ma dobbiamo assicurarci di avere il tempo per realizzarla.

Come va la vostra “incursione” nel mondo delle console?

È una possibilità menzionata in relazione all’uscita di Diablo III. Diciamo che siamo in fase esplorativa.  Pensiamo che il modo in cui è stato creato per PC richieda qualche aggiustamento per una conversione, ma che sicuramente sia un gioco che potrebbe rendere bene ed essere veramente divertente e ben costruito, una vera esperienza à la Blizzard su console.

Abbiamo ricevuto molte domande sul perché non abbiamo mai creato per console prima d’ora e ho sempre risposto allo stesso modo a proposito dei “business model”: non lasciamo che questi ultimi o le varie piattaforme influenzino le nostre decisioni. Sono solo secondari rispetto all’aspetto più importante per noi, che è il gameplay. Dobbiamo assicurarci che il gioco sia bello e che chiunque voglia giocarci. Se forniamo una grande esperienza ludica, il modello aziendale – se siamo stati giusti con voi – funzionerà.

La stessa cosa è con le console; non decidiamo a priori di voler creare un prodotto per console. Vogliamo principalmente creare un gran gioco. Se la migliore esperienza video ludica comporta l’uso di mouse e tastiera, lo faremo su PC. Se si gioca meglio con un controller, quello è il percorso che intraprenderemo. Se funziona per entrambi e non riscontriamo sostanziali alterazioni o compromessi all’esperienza di gioco, lo creeremo per entrambi.

Alcune compagnie mirano ad espandere I loro investimenti attraverso le varie piattaforme in modo da fare più soldi possibile. Naturalmente anche a noi piace batter cassa, ma perderemmo molta della fiducia e confidenza costruita negli anni coi nostri giocatori se i nostri prodotti fossero palesemente creati per far soldi. La piattaforma deve essere quella più giusta e adatta al gioco e al marchio e naturalmente al franchise . E soprattutto giusta per i giocatori.


Sono dunque i limiti posti nello sviluppo per console la ragione per cui Blizzard non ha creato un gioco per queste piattaforme – ad esempio, alcuni publisher richiedono che il gioco abbia certi requisiti come il multiplayer o che certe funzionalità delle console debbano essere disponibili ?

Onestamente, questa motivazione ha avuto un largo impatto sulla decisione. Se devo fare dei salti mortali e soprattutto spendere molto di più per sviluppare su console, questo ti fa andare più cauto. Non significa che non lo faremo quando penseremo di poter creare un prodotto con la tipica qualità Blizzard su queste piattaforme  e sarà la scelta più giusta per il gioco in questione.
È per questo che sto pensando a Diablo III. Riteniamo che si potrebbe avere un’esperienza veramente emozionante e irresistibile che funzionerà anche su console oltre alla versione per PC. Sentiamo che sia un’eccitante opportunità. Se percepiamo che si potrà avere il gioco su diverse piattaforme, allora lo faremo. Non abbiamo timore di farlo, questo è certo!

  Fonte: www.computerandvideogames.com/

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