Captain Tsubasa: Rise of the New Champions – Siamo già nel pallone!

Il ritorno videoludico di un brand come Captain Tsubasa rappresenta uno dei momenti più attesi dell'anno. Proviamo a spiegarvi il perché!

Siamo tutti cresciuti con Holly e Benji. Ammettiamolo. Bisogna partire da questa innegabile verità prima di proseguire con ogni qualsivoglia forma di approfondimento o disamina varia, perché da essa prescinde tutto ciò che ne consegue. Siamo tutti cresciuti con il mito di Benji (Genzo Wakabayashi), portiere insuperabile dall’istinto e dalla tecnica sopraffina, o ammirando le prodezze balistiche di Holly Hutton (Oozora Tsubasa), sperando, un giorno, di riuscire a emulare, sul campo da calcio reale, anche soltanto in parte, le gesta dei due protagonisti di uno degli anime più amati e conosciuti di tutti i tempi.

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Onestamente parlando, data la natura super spettacolare e a tratti irreale dell’opera, la missione era tutt’altro che semplice. Rendere “reali” le spericolate manovre dei gemelli Derrick (nella versione italiana), il super tiro della tigre di Mark Lenders (Hyuga Kojiro), soltanto per citarne alcuni, non è un qualcosa che abbandona facilmente la mente degli appassionati, al netto dell’impossibilità di tali gesti, col tempo divenuta sempre più evidente e inesorabile. Con la crescita abbiamo capito una cosa importante: non abbiamo mai smesso di sognare di essere Holly o Benji, per quanto questo possa essere impossibile.

Nonostante gli anni passati, il mito di Captain Tsubasa, nome originale del manga/anime creato da Yuichi Takahashi, ci siamo accorti di quanto la sua influenza non sia mai scemata. Ce ne siamo accorti con l’arrivo del remake dell’anime, una mossa molto importante per diverse ragioni (ne riparleremo), ma anche e soprattutto con l’annuncio di Captain Tsubasa: Rise of the New Champions, quello che a tutti gli effetti è un vero (o almeno lo speriamo) e proprio sogno a occhi aperti per tutti i fan del brand e dei videogiochi.

Con l’arrivo della nuova iterazione videoludica, la cui uscita è prevista per il prossimo mese di agosto, l’attenzione degli estimatori dell’opera di Takahashi è tornata alle stelle, e non potrebbe essere altrimenti. Il “calcio” di Holly & Benji o, scusate, di Captain Tsubasa è pronto a tornare nelle nostre case e nelle nostre console e noi siamo già completamente nel, appunto, pallone. Volete sapere il perché? Beh, i motivi sono tanti. Mettetevi comodi!

Un ritorno importante

Gli ultimi anni sono stati molto importanti per gli appassionati del calcio secondo Captain Tsubasa, che ha vissuto un po’ una sorta di seconda giovinezza centrando una difficile missione: farsi (ri) scoprire anche dalle nuove generazioni. Ciò è dovuto da una mossa di “mercato” che alla fine ha centrato il suo scopo principale, una mossa che però ha saputo far registrare anche il consenso dei fan storici. Ci riferiamo, chiaramente, al remake dello storico anime, che già in passato aveva ricevuto diversi adattamenti “diversi” ma che mai come ora ha vissuto di un cambio radicale e fondamentale.

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Nella sua nuova veste, Captain Tsubasa mostra subito un’importante volontà: fare un piccolo passo indietro rispetto al passato e adattarsi di più agli standard dell’animazione giapponese. La produzione infatti prende le distanze dai divertenti e poco consoni nomi della versione italiana, dei nomi nella maggior parte dei casi lontanissimi da quelli reali sia per quanto riguarda i giocatori sia le squadre, portando sugli schermi la nomenclatura ufficiale data da Takahashi-San alla sua creazione. Niente di strano? E invece no, perché imparare a conoscere i nomi “reali” di Holly, Mark, Tom e tutti gli altri, specialmente per chi è cresciuto negli anni ottanta-novanta, è una cosa di non poco conto.

Si tratta infatti di un passo importante, che rende ancor più sentito l’avvicinarsi (o il riavvicinarsi) al brand e di conseguenza dona una visione più intima di esso. Captain Tsubasa è un prodotto autoriale nella sua “semplicità” e nei suoi eccessi, e ha saputo diventare una vera e propria istituzione anche per questo motivo. Inutile dirvi che il nuovo titolo di Bandai Namco, appunto Captain Tsubasa: Rise of the New Champions vuole fare un po’ la stessa cosa: si parte dal passato, dalle origini, per poi proseguire all’interno della lunga scalata di Oozora, Genzo, Juan, Pierre, Karl Heinz e tutti gli altri splendidi protagonisti verso il calcio che conta, in una veste ludica familiare per chi ha buona memoria delle vecchie iterazioni dedicate al brand.

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Tra le due cose troviamo dunque un nesso: in entrambe i casi è forte la volontà di rinnovarsi senza stravolgimenti, e se nel caso dell’anime abbiamo apprezzato tale scelta, non vediamo l’ora di scoprire come questo approccio possa incidere sulla componente ludica di un gioco sportivo fuori di testa, eccentrico, particolare e di cui, a dirla tutta, forse avevamo veramente bisogno.

PES o FIFA? Captain Tsubasa!

Parliamoci chiaro: in un contesto come quello attuale, in cui ai due forti nomi del calcio su console manca un vero contender, l’arrivo di un gioco come questo può solo far bene agli appassionati del “pallone”. Se PES la prende troppo sul serio o se FIFA è fin troppo “leggero”, ecco che potrebbe risultare un’alternativa perfetta il titolo dedicato a Captain Tsubasa, nella sua natura squisitamente arcade e se vogliamo spensierata e fuori di testa. Ma attenzione a contestualizzare bene il tutto. Nonostante la sua natura, così come il materiale originale, Captain Tsubasa: Rise of the New Champions ha poco da spartire con il calcio reale, e non potrebbe essere altrimenti. E forse proprio questo il motivo per cui nel mercato attuale, povero di rivali e varianti sul tema, il titolo di Bandai Namco può dire la sua in maniera più decisa di quanto si potrebbe immaginare.

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Complice anche la foga del momento, col ritorno del grande calcio e con la prospettiva di vivere un’insolita estate all’insegna del pallone, potersi avvalere di un’iterazione calcistica di questo tipo può risultare un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati.

Sul piano ludico, infatti, gli sviluppatori hanno già mostrato quali sono le peculiarità più evidenti del gioco: super tecniche, sfide uno contro uno, abilità uniche per ogni giocatore e più in generale una vera e propria nota “ruolistica” in quello che è tutto l’ecosistema, che sembrerebbe basarsi quasi mai su ciò che avviene esclusivamente sul campo da calcio ma che, anzi, sfrutta tutto l’immaginario alle spalle della produzione per renderlo esclusivo e incredibilmente divertente.

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Del resto, anche i vecchi giochi dedicati al marchio Captain Tsubasa avevano la stessa voglia di ricalcare con convinzione quanto si vede sui (giganteschi) campi di calcio nipponici e il nuovo corso non sembra – giustamente – volersi distanziare da questa impronta strutturale che, all’epoca, ha mandato in estasi (compreso il sottoscritto) milioni di videogiocatori, specialmente quelli più giovani.

Un viaggio nei ricordi

Parliamoci chiaro: quando abbiamo saputo della presenza di una modalità “Storia”, la nostra mente (e non solo) è voltata inevitabilmente in un’unica direzione, spiegabile in una singola affermazione: quanti ricordi! Sì, è proprio così, perché Captain Tsubasa: Rise of the New Champions vuole fare proprio questo, ossia ripercorrere tutta la marcia di Tsubasa, Genzo e di tutti gli altri verso il raggiungimento del loro sogno, affidando alle nostre “mani” la corretta riuscita di tale impresa.

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La nuova iterazione ludica del brand permetterà dunque di rivivere una storia lunga, ricca di momenti ancora oggi impressi nella mente di grandi e piccini, che hanno contribuito a creare un’immaginario iconico, facilmente riconoscibile e soprattutto indimenticabile.

Poter dunque partire dai momenti più “dolci”, ossia quelli in cui i protagonisti erano poco più di bambini per poi accompagnarli fino al debutto in Serie A, nella Bundesliga o nella Ligue 1 è un qualcosa di emozionante, che va al di là del semplice videogioco. Ve lo diciamo con grande consapevolezza, specialmente nel caso in cui voi, come il sottoscritto, siete rimasti affezionati all’interminabile schiera di protagonisti, comprimari e avversari creati dalla magica matita del sensei Takashashi, a cui però dedicheremo il giusto spazio prossimamente.

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Non siete abbastanza emozionati? Ebbene, sappiate che il gioco vi permetterà anche di creare un personaggio tutto vostro e inserirlo nello splendido contesto della storia, in una modalità Carriera che promette di essere un’alternativa più che divertente. Intanto, è il caso di dirlo, prendiamo tutti la palla al balzo: Holly e Benji, pardon, Captain Tsubasa sta per tornare e l’attesa è quasi finita.

Il 28 agosto, data in cui il gioco debutterà su PlayStation 4, Nintendo Switch e PC, non è così lontano!

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