Dead Island: Hands On

In data 23 Giugno ci siamo recati a Milano per la presentazione italiana di Dead Island, un nuovo zombie game sviluppato dal team polacco di Techland, già famoso per titoli del calibro di Call of Juarez. Il titolo fece già parlare molto di sé grazie al primo trailer in CG di grande impatto, soprattutto emotivo, che ha riscosso notevole successo tale da divenire uno dei video più visti di sempre sul web, oltre che a creare grandi aspettative.
L’arrivo al luogo dell’evento è stato decisamente interessante, ovvero un viaggio a bordo del Naviglio in compagnia di simpatici zombie atti a strisciare e a ciondolare qua e là in cerca di qualcuno da sbranare. Sicuramente interessante e divertente la reazione della gente che passeggiava lungo la riva quando si rendeva conto dei non morti a bordo dell’imbarcazione.

Ad aspettarci c’era Vincent Kummer, Brand Manager del gioco, che ha fatto una piccola presentazione della loro nuova IP: Dead Island, per chi non lo sapesse, è un Action RPG in prima persona a sfondo "Zombie" ambientato nell’isola di Banoi, situata a Nord dell’Australia, a largo della Papua Nuova Guinea. Dead Island ci mette nei panni di 4 personaggi, ognuno con differenti abilità e caratteristiche, che scopriranno ben presto che la loro vacanza presso il lussuossimo resort Royal Palm diventerà il loro peggiore incubo, perchè durante una notte l’intera isola verrà assalita da un esercito di non morti. E’ presente inoltre una forte componente free roaming, infatti la grande isola di Banoi è esplorabile in lungo e largo sin dall’inizio del gioco, addirittura tramite veicoli, aumentando di livello affrontando zombie sempre più pericolosi, andando a caccia di collezionabili e di armi sempre più forti, esattamente come accadeva in Borderlands.
La prima delle due demo da noi giocate ci ha permesso di vivere uno dei primi momenti di gioco che fa per certi versi da tutorial al giocatore. Ci troviamo all’interno di un rifugio e dopo aver parlato con diversi NPC e acquisita la nostra prima "arma", in questo caso un remo, ci siamo gettati all’esterno nella maestosa spiaggia del resort assaltata dagli zombie. E’ il momento ideale per acquisire un po’ di destrezza con il sistema di combattimento ravvicinato, cercando di salvare una persona dalle fauci dei nostri "amici" non morti. Tramite il pulsante RT (la versione da noi provata era quella per Xbox 360) iniziamo una sequenza di combo contro il nostro nemico, combo però limitata da una barra di stamina che si ricarica ogni tot di secondi non facendo nulla. Questa barra inoltre influenza la corsa e i salti, quindi bisognerà saperla gestire a dovere se si vuole sopravvivere. Gli zombie possono essere colpiti ovunque, dando la possibilità quindi, con determinate armi, di amputare o squarciare qualsiasi parte del corpo, sfruttando anche i calci per dare il colpo finale quando i nostri avversari si trovano stesi per terra, o in alternativa per spazzarli via quando ci trova accerchiati da un numero troppo elevato di nemici. La missione ci chiedeva di andare da un punto A ad un punto B, ma nei 5 minuti della demo disponibili non siamo riusciti ad arrivare fino in fondo, causa l’elevato numero di zombie che continuavano ad assalirci. Questo ci ha dato però la possibilità di ricavare un po’ di esperienza e di salire di livello, mostrandoci così la crescita del personaggio. Quando si sale di livello, infatti, si ottengono dei punti abilità da spendere scegliendo tra 3 differenti alberi di abilità, la maggior parte tutte abilità passive che aumentavano, ad esempio, l’efficacia delle armi, la stamina delle combo, l’affinità con determinati tipi di armi, ecc.

Passiamo dunque alla seconda demo che mette in mostra la cooperativa a 4 giocatori, giocabile esclusivamente online a dispetto di chi auspicava ad una modalità anche in splitscreen. Alla guida di uno degli sviluppatori del gioco incominciamo la nostra avventura all’interno di una chiesa, luogo che rappresenta uno dei tanti rifugi sparsi sull’isola e che fungeranno da "safe point". In questi rifugi, infatti, si potranno fare scorte di nuovi equipaggiamenti e oggetti (tra cui le armi da fuoco che risultano tanto potenti quanto rare, così come le munizioni), creare, upgradare o riparare le armi o infine accettare quest secondarie dagli NPC. Una volta preparati siamo usciti dalla chiesa e abbiamo iniziato a vagare per l’area urbana, ormai messa a ferro e fuoco, scontrandoci contro notevoli ondate di zombie, dove la cooperativa tra i giocatori è risultata essenziale ai fini della sopravvivenza, soprattutto quando ci si trova ad affrontare diversi tipi di zombie, tra cui una specie di Tyrant stile Resident Evil legato da una camicia di forza, contro il quale un attacco frontale risulta inefficace e pertanto è necessario che qualcuno si occupi di attirare l’attenzione del mostro mentre i compagni lo attaccano alle spalle.

E’ inoltre importante badare alla cura dei propri alleati che, in caso di morte, dovranno restare inattivi per qualche secondo in attesa del respawn, ovviamente con una porzione di energia veramente esigua. Risulta, infine, efficace anche l’uso delle abilità univoche di ognuno dei 4 personaggi che permette, ad esempio, la possibilità di raddoppiare i danni, moltiplicare l’esperienza, evidenziare i nemici e quant’altro.
La coop a 4 giocatori prevede un matchmaking (ovvero una partita condivisa da giocatori dello stesso livello, più o meno) tramite un sistema di "jump in jump out" ovvero che permette di entrare e uscire dalle diverse partite in qualsiasi momento senza danneggiare nessuno, riequilibrando la difficoltà a seconda del numero e del livello dei giocatori, garantendo così un costante equilibrio durante le partite in multiplayer.
Di cose da dire su Dead Island ce ne sarebbero ancora parecchie, ma visto che manca ormai poco più di un mese alla Gamescom di Colonia ci asteniamo dal dire altro in attesa di provarlo in quella che sarà, probabilmente, una versione quasi definitiva visto che il gioco è previsto il 9 Settembre su PC, PS3 e Xbox 360. E’ indubbio però che le premesse siano più che buone per questa nuova IP, mixando perfettamente elementi di giochi come Borderlands, Left 4 Dead e Dead Rising e regalando al giocatore un’intera isola da esplorare e centinaia di armi da scoprire e sperimentare sulle varie tipologie di zombie che andremo ad incontrare, il tutto per circa 30 ore di gioco (quest secondarie comprese) da poter riaffrontare una volta finito il gioco tramite la possibilità di importare tutte le statistiche per giocarlo nuovamente con un nuovo protagonista e con una difficoltà più alta. Se a questo aggiungiamo una modalità cooperativa a 4 giocatori ben curata, Dead Island ha sicuramente tutte le carte in regola per poter intrattenere e divertire tutti i giocatori appassionati del genere e soprattutto degli zombie. Appuntamento, dunque, al prossimo hands on o, direttamente, alla recensione.

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