Da Drakengard a Nier: Automata – Riassunto di tutta la storia

Quello che troverete qui sotto è una sorta di riassunto dei principali eventi della storia narrata nella serie di Drakengard fino ad arrivare a quelli che fanno da apripista a Nier: Automata. La storia immaginata da Yoko Taro, in realtà, è molto più complessa e articolata di così, trattandosi di un progetto multimediale espanso attraverso manga, libri, drama cd e opere teatrali, che non sempre seguono un’unica linea narrativa (il cosiddetto “canon”), spaziando anche in realtà parallele e alternative. Quel che abbiamo voluto fare è delineare un’unica sequenza di eventi (più o meno precisi, più o meno importanti) atti a fornire un quadro generale della storia iniziata dal primo Drakengard e proseguita con Drakengard 2, Drakengard 3, Nier e Nier: Automata.

Ci scusiamo in anticipo qualora risultassero delle imprecisioni o delle omissioni; alcune sono state volute per evitare di creare un’enciclopedia infinita, improponibile in questo contesto. Premettiamo anche che, ovviamente, questo articolo contiene una tonnellata di spoiler sui capitoli che precedono Nier: Automata.

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Le origini (Fonte: Libro World Inside)

Tutto iniziò nell’856. Un gigantesco terremoto scosse la Penisola Iberica, inaugurando una serie di avvenimenti incredibili, compresa l’apparizione di un’enorme metropoli spuntata fuori dal nulla in una sola notte. Quest’accadimento fu ricordato come “Il Grande Disastro” (The Great Disaster), in quanto fu accompagnato dall’invasione di potenti draghi e creature ultraterrene denominate “Messaggeri” (Watchers). Ciò causò il “Multiple-World Divergence Phenomenon“, che si verifica quando uno speciale gruppo di esseri senzienti (chiamati “Singolarità”) si unisce, provocando uno spaccato della naturale linea temporale.

Negli anni successivi i dragoni portarono il caos sulla terra, distruggendo interi imperi. Nell’865 i regni europei abbandonarono il concetto di nazione e si unirono per formare Midgard. A Midgard furono edificate la Cathedral City e la “Pythagoras Institute”, dove nobili e intellettuali si riunirono per studiare Il Grande Disastro.

Prologo di Drakengard 3 (Fonte: Libro World Inside)

Nel 981 nacque una bambina. La sua infanzia fu segnata dagli abusi della madre, che la vendette a un bordello. La fanciulla non ricevette mai un nome; la gente si rivolgeva a lei con il nome di “Usubeni” (che in giapponese significa “porpora chiaro”) per via del colore degli occhi. Usubeni fece amicizia con una ragazza, Indigo, e insieme a lei decise di derubare il bordello e fuggire. Indigo, però, tradì Usubeni, tentando di ucciderla per non dover dividere il bottino; le due furono scoperte e Usubeni venne riportata nel bordello, dove uccise tutti quanti per poi scappare in un’altra capitale.

Nella nuova città incappò per puro caso in un suo vecchio cliente del bordello, che si prese cura di lei e la invitò a vivere con lui. Poco dopo, però, la ragazza venne afflitta da una grave malattia contagiosa, e l’uomo cercò di sbarazzarsi di lei provando a venderla nuovamente come prostituta; Usubeni, allora, gli tagliò la testa e decise di diventare un’assassina, eliminando senza pietà tutte le persone che avrebbe incontrato lungo il suo cammino. Durante uno dei suoi omicidi, però, la malattia prese il sopravvento, e la giovane venne catturata dalle guardie e messa in una cella con altre cinque ragazze, vittime di terribili torture che le portarono alla morte, una dopo l’altra. Usubeni era l’unica rimasta in vita, ma ancora per poco: la malattia aveva ormai preso il sopravvento. Nel suoi ultimi istanti di vita, vide un bellissimo fiore spuntare dal terreno.

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Nel 995 Cathedral City fu colpita da un’esplosione accidentale causata dall’accademia della magia. Secondo i presenti, i detriti formarono una sorta di fiore gigante che coprì il cielo. Fu proprio quell’esplosione a portare il misterioso fiore, che mise le radici nel corpo di Usubeni e la riportò in vita. Da quel momento, ella si trasformò in un’arma magica distruttiva, diventando un’Intoner, una creatura divina capace di manipolare la magia attraverso le canzoni.

Indignata, Usubeni tentò il suicidio per estirpare il fiore, ma ciò portò solo alla creazione di cinque altre Intoner, che erano le ragazze chiuse nella cella con lei. Da quel momento presero il nome di One, Two Three, Four e Five. Incolpandosi della creazione delle “sorelle”, Usubeni si impose l’obiettivo di ucciderle tutte, e da quel giorno decise di darsi un nuovo nome: Zero. Zero si mise alla ricerca di un drago abbastanza potente da distruggere il fiore e le altre Intoner. Alla fine lo trovò e strinse un patto con il drago Michael.

Determinata a uccidere Zero, One creò un clone di se stessa da una delle sue costole come piano di riserva nel caso in cui fallisse nell’intento. Questo clone fu tenuto segreto anche alle altre Intoner. Sebbene esso fosse fisicamente identico a One, si trattava di una versione maschile.

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Drakengard 3

Zero e Michael partirono alla ricerca delle sorelle, considerate eroine in Midgard per via dei numerosi malvagi monarchi uccisi durante i loro viaggi. Nello scontro con le altre Intoner, Zero perse un braccio e Michael morì per poi reincarnarsi in un nuovo drago: Mikhail. Avendo perso la battaglia, Zero e il suo “nuovo” drago decisero di tornare al loro nascondiglio per prepararsi ad un nuovo attacco.

Nell’anno 1000 Zero riuscì finalmente nel suo intento, ma Mikhail fu avvelenato nella battaglia; per evitarne la morte, Zero strinse un patto con lui, ma fu pugnalata dal clone di One e morì insieme al compagno drago. Il clone di One formò il Culto dei Messaggeri (Cult of the Watchers) in onore delle Intoners cadute, appropriandosi del nome di One e spacciandosi per sua sorella.

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Post Drakengard 3 (Fonte: Libro World Inside)

Tre anni dopo una piaga colpì tutto il mondo: erano i Semi della Distruzione (Seeds of Destruction). Qualsiasi cosa entrasse in contatto con uno di essi veniva trasformata in una creatura determinata a distruggere l’umanità. I seguaci del culto di One ingaggiarono una lotta interminabile con queste creature. Per debellarle definitivamente crearono il Sistema Sigillo (Seal System) per isolare i semi Una donna fu nominata Dea del Sigillo (Goddess of the Seal): il suo ruolo era quello di guardiana del sigillo finale. La donna era molto legata a One (il clone), ma molte persone non accettavano che il fondatore del culto fosse così vicino alla Dea del Sigillo, quindi One venne esiliato. Durante il suo esilio, una malattia mortale nota come Occhio Rosso (Red Eye Disease) infettò alcuni membri del culto.

Nel 1024 One incontrò una rifugiata di nome Rosa e dalla loro unione nacquero due bambini: Gruen e Grenat. Gli anni si susseguono, così come le Dee del Sigillo, morte una dopo l’altra a causa di svariate circostanze.

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Prologo di Drakengard (Fonte: Libro World Inside)

Grenat generò un figlio, che a sua volta ebbe una figlia, Ramia, la quale partorì due gemelli: Seere e Manah. Ramia mostrò subito amore per Seere, mentre odiava Manah, al punto di abbandonarla nei boschi. la bambina fu ritrovata dal Culto dei Messaggeri e, una volta cresciuta, acquisì il titolo di Gran Sacerdote del Culto.

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Drakengard

Il protagonsita, Caim, strinse un patto con un drago di nome Angelus per proteggere la sorella Furiae dall’Impero, che aveva l’obiettivo di rapirla. Furiae era la tredicesima Dea del Sigillo; l’Impero aveva bisogno di lei per eliminare i sigilli che proteggevano i Semi della Distruzione ed eliminare la razza umana.

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Drakengard 2

Sebbene più di qualcuno creda che Drakengard 2 si basi sugli eventi del primo finale del prequel, in realtà questo seguito è completamente distaccato dalla timeline ufficiale, in quanto riscrive completamente gli eventi partendo da un setting conosciuto (ossia il succitato primo finale). Lo stesso Yoko Taro, autore della serie, non ha mai lavorato su questa trama. Per questo motivo, ci limiteremo a descrivere gli eventi che fungono da incipit, ma non andremo oltre, in quanto ciò esula dall’obiettivo di dare al lettore una timeline che lo conduca agli eventi di Nier: Automata.

Nel primo finale (A) di Drakengard, Furiae morì e il suo promesso sposo, Inuart, portò il suo corpo in uno dei Semi della Distruzione conosciuto come “Bone Casket”. Questo seme speciale non fu piantato dagli Dei, bensì dai draghi, che usavano quel potere per combattere le divinità. Quando Inuart entrò nel Bone Casket con il corpo di Furiae, nacque un bimbo, Nowe, un ibrido tra drago e umano conosciuto come la “nuova generazione” (New Breed). Alla morte di Furiae, la Dea del Sigillo, seguirono diversi avvenimenti, tra cui la morte di Angelus, il drago di Caim, la scomparsa dell’Occhio Rosso e la caduta dell’Impero. Verdelet fondò un nuovo ordine, i “Cavalieri del Sigillo”, il cui obiettivo era la protezione dei sigilli. Una volta cresciuto, Nowe entrò a far parte dell’ordine: da qui comincia la storia di Drakengard 2.

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Prologo di Nier, Parte I (Finale E – Drakengard)

Durante gli eventi del finale E di Drakengard, Furiae e Inuart morirono senza lasciare alcuna discendenza. Con tutti i sigilli infranti, incluso quello che proteggeva Furiae, i Messaggeri fecero la loro apparizione accompagnati da una creatura conosciuta come Bestia Madre (Queen Beast). Caim e il suo drago attaccarono la Bestia Madre, finendo inavvertitamente in una dimensione parallela: si tratta della Tokyo dei giorni nostri (anno 2003). Una volta uccisa, la bestia si disperse nell’aria, rilasciando una strana sostanza simile al cloruro di sodio.

Nel frattempo, la Japan Air Force intervenne tempestandol di missili Angelus. Il suo corpo, recuperato dopo essersi impalato sulla Tokyo Tower, fu portato in un laboratorio di ricerca per essere analizzato.

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Prologo di Nier, Parte II (Fonte: Libro World Inside)

La battaglia di Caim e Angelus contro la Bestia Madre fu classificata come Incidente 6-12, in riferimento alla data dell’evento (12 giugno). Nonostante l’ordine d’impedire la fuga di notizie, foto e video si sparsero in fretta online, portando la popolazione a creare svariate teorie di cospirazione.

Nello stesso anno una misteriosa malattia iniziò a diffondersi nel quartiere di Shinjuku, a Tokyo. Tale morbo trasformava le persone in statue bianche, fatte della stessa sostanza rilasciata dal corpo decomposto della Bestia Madre. La malattia inizialmente colpiva in maniera sporadica, ma in poco tempo si espanse a macchia d’olio, portando la gente a impazzire dal terrore. L’anno seguente la squadra di ricerca medica in carico di trovare una cura diede un nome alla malattia: “White Chlorination Syndrome” (WCS), per via della trasformazione in statue bianche. Gli scienziati ignoravano ancora che, una volta infettate, le persone venivano messe di fronte a un dio (o un demone) e obbligate a scegliere se morire (attraverso la mutazione del loro corpo) o se diventare creature senza volontà al servizio degli stessi dei.

Nel frattempo, il governo giapponese pianificò di costruire un muro tutto intorno Shinjuku per impedire la propagazione della malattia. Ciò, ovviamente, causò molte proteste violente da parte della popolazione, che cambiò idea solo quando fu contagiata una celebrità della televisione. Il governo ne approfittò per raccogliere il consenso per la costruzione del muro, che venne chiamato “Muro di Jericho” (Wall of Jericho). Le ricerche ovviamente continuarono, sia all’esterno sia all’interno delle mura, grazie allo scambio di dati tramite alcuni volontari che decisero di rimanere a Shinjuku. Tuttavia, un giorno le comunicazioni furono interrotte improvvisamente; l’ultimo filmato proveniente dall’interno mostrava una strana creatura vagare per le strade mentre la gente fuggiva urlando in preda al panico. Un anno dopo, delle foto scattate dal satellite rilevarono uno strano punto nero nel centro di Shinjuku, che dopo un periodo di osservazione non fu ritenuto importante.

Nel febbraio del 2008 il Muro di Jericho fu distrutto dall’interno. Strani suoni aleggiavano nell’aria, simili a quelli che si potevano sentire durante il famoso incidente 6-12. Un vasto esercito di bianche creature fuoriuscì da Shinjuku e iniziò a macellare qualsiasi essere umano incontrasse. Questo esercito prese il nome di Legione (The Legion) ed era guidato da un’entità denominata “Red Eye“. (N.B. Secondo alcune teorie, il Red Eye potrebbe essere Caim, ma non è mai stato confermato ufficialmente). Le forze di autodifesa giapponesi tentarono di contrastare la Legione, ma la WCS si diffuse in maniera esponenziale portando, di conseguenza, a un costante aumento delle creature nemiche. Questo perchè le persone morte a causa della WCS preferivano una vita al servizio degli dei piuttosto che la morte. Gli scienziati ancora ignoravano che dietro a tutto ciò ci fossero delle divinità e continuarono a focalizzare i loro studi sulla malattia.

Il Giappone chiese l’aiuto degli Stati Uniti per cercare di contenere sia l’esercito della Legione che la WCS. Gli USA iniziarono a trasportare alcuni cadaveri della Legione nei loro laboratori americani, mentre un esercito fu mandato in Giappone per dare manforte nella lotta contro i mostri, riuscendo lentamente e inesorabilmente ad avere la meglio. Purtroppo, il vantaggio durò poco, perchè nuovi mostri continuano a emergere dal centro di Shinjuku. Giappone e Stati Uniti decisero di tentare il tutto e per tutto, lanciando un attacco nucleare sulla Legione. Il bombardamento sembrò avere la meglio sui mostri; non risulta più traccia di creature in tutto il paese e Shinjuku fu rinominata “Ground Zero“. Tuttavia, a causa dei bombardamenti, le particelle ultraterrene che in origine avevano diffuso la malattia si sparsero nell’aria, depositandosi nel mare e raggiungendo la Cina. Nel 2010 viene registrato il primo caso di WCS fuori dal Giappone e i primi membri della Legione iniziarono ad apparire in diverse regioni dell’Asia. Non passò molto tempo prima che la malattia si diffondesse lungo tutto il globo, mentre giunse la notizia che Red Eye era ancora vivo. Nel frattempo, sulla base delle ricerche svolte sul corpo di Angelus fu formulata la teoria del Multiple World Divergence Phenomenon (di cui al paragrafo “Le origini”), secondo la quale il drago rosso, Caim e la Bestia Madre provenivano da un mondo parallelo. Fu Scoperto anche che la particella ultraterrena conosciuta come “Maso” era la causa della WCS.

Nier

Nel 2014 fu avviato “Project Gestalt” al fine di interrompere la diffusione della WCS: sfruttando le proprietà di Maso, lo scopo era quello di estrarre le anime umane dai corpi infetti per poterle un giorno trasferire dentro cloni in perfetta salute. Questo processo, che prese il nome di Gestaltizazzione (“Gestaltization”), fu presentato pubblicamente nel 2015, ma fu assolutamente disapprovato dalle masse.

Un anno dopo fu sviluppato un altro progetto, chiamato “Luciferase“, con l’obiettivo di rallentare l’epidemia. Ad alcuni soldati fu iniettato un farmaco (chiamato appunto Luciferase) per poi essere spediti in battaglia contro la Legione. Il farmaco era in grado di renderli tanto potenti da sconfiggere le creature. Dopo alcune ricerche, gli scienziati scoprirono che Luciferase era molto più efficace su pazienti giovani: nacque così la “Hamelin Organization“, un’organizzazione nata con il solo scopo di allenare adolescenti dotati di un corpo compatibile col farmaco, da mandare in battaglia contro la Legione. La Legione e la Hamelin Organization ingaggiarono numerose battaglie in tutto il mondo, facendo crescere la reputazione della Hamelin e il numero di nuove reclute interessate ad unirsi all’organizzazione. Nel frattempo, l’economia del Giappone era crollata e la maggior parte dei sopravvissuti del paese fu costretta a rifugiarsi nel Kyushu. Le battaglie continuarono, e si aggravò il gigantesco gap tra ricchi e poveri, non solo in Giappone, ma anche in tutto il mondo.

Arriviamo al 2025, quando furono creati i primi “Replicant” in seno al processo Gestalt: si trattava dei cloni che avrebbero dovuto ricevere le anime una volta debellata la WCS. Gli esperimenti sembravano aver successo e il progetto Gestalt fece enormi progressi. Nel 2030 Red Eye fu ucciso a Gerusalemme dalla Hamelin Organization. Senza leader, i mostri della Legione non erano più in grado di coordinarsi negli attacchi, quindi non rappresentavano più una seria minaccia. Ciò, comunque, non impedì alla WCS di diffondersi ulteriormente. Due anni dopo, nella perdurante assenza di una cura per la malattia, fu riproposto il progetto Gestalt al pubblico. Questa volta, a fronte del terrore generato dall’epidemia inarrestabile, la gente accettò di essere “gestaltizzata” (cioè di subire la separazione dell’anima dal corpo), a patto di essere risvegliata nel futuro, una volta che la WCS fosse stata debellata. Per monitorare il progetto furono creati degli androidi, in particolare i modelli Devola e Popola.

L’anno successivo fu avviato anche il Grimoire Project, con lo scopo di incorporare un Gestalt in un recipiente a forma di libro. Tredici diversi libri furono creati, a partire dai primi due, i più importanti, chiamati “Grimoire Noir” e “Grimoire Weiss“. Qualora questi due Grimoire fossero stati attivati contemporaneamente, una moltitudine di Gestalt si sarebbe ricongiunta con i rispettivi Replicant.

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Nier Replicant/Gestalt

Nier è uscito in due versioni: Nier Gestalt (l’unica giunta in Europa) e Nier Replicant. A seconda delle versioni, il protagonsita assume ruoli diversi: in Gestalt è un padre che si prende cura della figlia, mentre in Replicant è un fratello che si occupa della sorella. A parte questo dettaglio, le storie raccontante sono praticamente identiche, ma un quinto finale, raccontato attraverso un libro pubblicato solo in Giappone dal nome Grimoire Nier, prende come riferimento il Nier giovane (fratello).

Prima che il progetto Gestalt potesse iniziare ufficialmente, i ricercatori scoprirono una grave controindicazione: i soggetti sottoposti alla gestaltizzazione tendevano a perdere coscienza di sé ed entrano in uno stato di furore incontrollabile; tali Gestalt “recidivi” nel lungo periodo andavano incontro alla morte. Per stabilizzare la coscienza dei Gestalt, era necessaria un’energia fatta di pure, solide e stabili particelle di Maso, estraibili da una persona in grado di mantenersi compos sui anche dopo il processo. Venne appurato che la gestaltizzazione attraverso uno dei due Grimoire principali poteva aumentare le chance di trovare questa persona, l’ “Original Gestalt“. La scelta ricadde sul Grimoire Noir, di cui furono prodotte delle copie per sperimentarlo sulle persone più povere, creando delle false strutture per i bisognosi e rifugiati a cui venivano distribuite dei Grimoire da testare.

Nel 2058 Nier si recò in uno di quelle strutture nella speranza di trovare una cura per la malattia della sorella, Yonah, afflitta dalla WCS. Entrambi ricevettero la copia del libro, ma la situazione precipitò quando le persone iniziarono a gestaltizzarsi, diventando recidivi e aggressivi. Messo alle strette e senza via di fuga, Nier decise di stringere un patto con Grimoire Noir, tramutandosi nell’Original Gestalt (noto anche come Shadowlord), mantenendo quindi la sua integrità e ottenendo un potere fuori dall’ordinario. Anche Yonah, per aiutare il fratello, avviò la gestaltizzazione, ma fallì, iniziando così a diventare recidiva. I ricercatori del progetto Gestalt entrarono in contatto con Nier e gli promisero di salvare la sorella mettendola in uno stato di sonno permanente fino al compimento del progetto; in cambio, egli avrebbe dovuto continuamente fornire del Maso purificato al fine di mantenere le coscienze di tutti gli altri Gestalt. Nier accettò e onorò il patto per mille anni.

Nier
Durante quel millennio, i Replicant furono addestrati, grazie all’aiuto degli androidi, a combattere contro la Legione con risultati soddisfacenti. Tuttavia, con il tempo iniziarono a maturare una coscienza tutta loro, sviluppando una proprio cultura e deviando totalmente dal comportamento dei rispettivi Gestalt. Nel 3288 i Gestalt, conosciuti dai Replicant come “Shades“, erano ormai visti come entità mostruose a caccia di corpi senza vita ed entrarono in conflitto con i nuovi Replicant, ormai dotati di una loro consapevolezza.

Nier conduceva la sua vita al fianco di Yonah, ancora malata. Il nostro eroe, non sapendo che fare, decise di intraprendere un viaggio per trovare una cura. Durante il percorso incontrò alcuni bizzarri personaggi, che si unirono a lui: una spadaccina di nome Kaine, un giovane ragazzo di nome Emil e un libro magico parlante. Senza dimenticare il supporto delle due sorelle: Devola e Popola. Successivamente sarebbe emerso che Kaine era per metà umana e per metà Shade, Emil era una Super-Arma creata in laboratorio mentre il libro magico era nientepopodimeno che Grimoire Weiss. Durante il loro viaggio, Nier e i suoi compagni però si imbatertono in un potentissimo Shade conosciuto come Shadowlord, il quale rapì Yonah e fuggì. Dopo cinque anni di peripezie, Nier scoprì di essere il Replicant dello Shadowlord, che altri non era se non il Gestalt del Nier di mille anni prima. Per proteggere il progetto Gestalt, Devola e Popola attaccarono Nier, ma perirono entrambe nel tentativo di fermarlo. Infine, Nier uccise lo Shadowlord per salvare Yonah.

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Prologo di Nier: Automata, Parte I (Finale D)

Nel finale D del gioco, Nier sacrificò se stesso per aiutare Kaine, scomparendo dal mondo e dalle memorie di tutti, compresa quella di Yonah. Tuttavia, avendo eliminato lo Shadowlord, ovvero l’Original Gestalt, non vi era più nessuno in grado di fornire l’energia necessaria al sostentamento di tutti i  Gestalt, condannandoli tutti a morte certa.

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Prologo di Nier: Automata, Parte II (Fonte: The Lost World – Libro Grimoire Nier)

L’anno è il 3473. Kaine trovò una torre meccanica nel mezzo della foresta conosciuta come “The Foresth of Myth“; il suo scopo era quello di creare nuovi Replicant sulla base di quelli già esistenti. Si trattava, di fatto, del cuore del progetto Gestalt. Lì Kaine incontrò un giovane misterioso, che si presentò come il sorvegliante della foresta e che sosteneva che la sua esistenza fosse speculare rispetto a quella del Grimoire Weiss, in quanto possedeva la capacità di controllare le vite dei Gestalt e dei Replicant. Il sorvegliante affermò anche che nella foresta un’antica razza studiava qualcosa di noto come “elemento demoniaco” (il Maso), quello che venne diffuso quando Caim uccise la Bestia Madre. In maniera molto criptica, il giovane uomo rivelò infine che l’area in cui si trovavano stava entrando nella sua “fase finale”: la sequenza di spegnimento era già cominciata.

Emil, dopo aver ricostruito il suo corpo (perso durante gli eventi del gioco), aiutò Kaine ad attaccare la torre meccanica. I due riuscirono a raggiungere la fonte del potere della torre, dove Kaine sentì una voce familiare, che l’avvertiva di stare alla larga da quel luogo. Kaine, tuttavia, ignorò la voce e si diresse all’interno della fonte, facendo sparire completamente la foresta. Alla fine, Kaine riuscì finalmente a riunirsi a Emil e al misterioso ragazzo, il quale si rivelò essere un giovane Nier.

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Prologo di Nier: Automata, Parte III (Fonte: The Fire of Prometheus)

Nel 4198, l’ultimo Gestalt in vita fu eliminato.

Nel 5012 il pianeta Terra fu invaso dagli alieni. Emil, nell’intento di combatterli, riuscì a creare 85 milioni di copie di se stesso. Gli alieni inviarono le Biomacchine sul pianeta e riescono ad avere la meglio. Passarono alcuni secoli in cui, stando alle cronache di una biomacchina chiamata “Beepy”, biomacchine, umani e alieni riuscirono a convivere pacificamente. La pace, però non durò molto: qualche tempo dopo scoppiarono diverse guerre e squadroni di androidi si riunirono per debellare la razza aliena, ma questa si rivelò troppo forte.

Correva l’anno 11939 quando scoppiò la quattordicesima guerra. La razza umana fu costretta a scappare sulla Luna per lavorare sullo sviluppo di nuovi e migliori versioni di androidi in grado di combattere le biomacchine guidate dagli alieni: nacquero così le prime unità YoRHa.

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Anno 11945: iniziano gli eventi di Nier: Automata

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