GamesCom 2010: Civilization V

2k Games, sviluppatore della serie di Sid Meier, quest’oggi ha presentato alla stampa Civilization V, ultimo capitolo del famoso strategico che riprende in pianta stabile quanto di già visto nei precedenti episodi o comunque nelle saghe che provano ad avvicinarsi alla sua realtà.

La prima cosa che possiamo notare, senza nemmeno impegnare la mente a pensare a cosa ci sia di innovativo e cosa no, è la grafica che risulta pulita e molto più gentile rispetto a quanto si vedeva in precedenza: il quinto capitolo di Sid Meier infatti è di molto più vicino ad uno stile cartonesco e anche i leader delle varie fazioni si presentano con fattezze più fumettistiche che realistiche. La grafica avrà un compito decisamente importante dato che dovrà gestire ben quattro continenti, ovvero America, Europa, Africa e Asia. Attenzione però alla precisazione: i quattro continenti esistono, sí, ma sono formati a piacimento degli sviluppatori, andando a creare un agglomerato ben più simile a quando la massa continentale era informe. Un esempio a dir poco calzante è il fatto che Washingtown e New York siano i punti più estremi delle rispettive coste americane, oppure che Firenze sia situata poco più a nord di Genova che a sua volta non dista moltissimo da Menfi.

Tutto ovviamente si basa sui turni e, sebbene ci sia stato difficile capire l’alternarsi delle fazioni, dovremmo essere capaci di effettuare determinate azioni nel più classico dei modi che usiamo in un Empire o in un qualsiasi gioco strategico. Ecco quindi che ci sarà possibile gestire l’esercito e i suoi movimenti, con tutte le truppe, tantissime, e avanzare attacchi o eventualmente arrivare in città per siglare accordi di vario tipo. Il primo accordo che ci si para davanti, e ci permette di discutere su una situazione particolare, è con Montezuma, capo del popolo Azteco. Civilization V, infatti, risulta anacronistico all’ennesima potenza: cosa ovviamente voluta e che rende il gioco sicuramente atipico. A detta di uno degli sviluppatori, infatti, troveremo a contrastarsi Napoleone e Ramses II oppure lo stesso Montezuma con un ben più recente leader europeo. Ma non finisce qui: Montezuma sicuramente non era pronto ad affrontare la bomba nucleare e ovviamente potrebbe ritrovarsi scoperto all’avanzata del nemico. Dopotutto pare che la concezione di tempo sia stata ampiamente superata ed ecco che le nostre truppe, differentemente da quanto accadeva nel quarto capitolo dove si potevano potenziare solo determinati aspetti e solo dopo un’ingente spesa, potranno essere potenziate a nostro piacimento: un fante dell’epoca romana potrà diventare un cavaliere medievale, poi un soldato armato di pistola e infine, perché no, un guidatore di robot.

Ovviamente viene da domandarsi se questa situazione del tutto anacronistica possa mettere in difficoltà il giocatore che troverà dei carriarmati a contrastare la sua avanzata di semplici arcieri: difficilmente possiamo trarre una conclusione, a patto che non si debba prendere per assunto e sicuro quanto visto durante la presentazione, che però sappiamo girare su macchine di debug, quindi atte a qualsiasi situazione i programmatori vogliano creare al momento. Per dover di cronaca, comunque, vi informiamo che in possesso delle truppe di Londra vi era il più grande dei robot immaginabili, che dopo due passi, giunto dinanzi a tre carriarmati della difesa egiziana, ha sparato senza preoccupazioni liberando la strada alle sue già abbastanza pericolose armate. Non dimentichiamo poi di dire che Menfi, capitale dell’impero che si contrastava in quel momento, ha visto cadere i suoi ultimi fanti a causa di una bomba nucleare lanciata da un aereo inglese, che, inoltre, ha creato un effetto a fungo decisamente molto ben fatto e ben congeniato.

Come in ogni gioco del genere che si rispetti, ci sarà la possibilità di sviluppare le città e quindi renderle più adatte alla nostra politica: potranno essere trasformate in forti che sforneranno soldati come il pane o magari in fattorie che saranno pronte a fornire ogni città come meglio possono. Non sembra invece che ci possa essere una gestione della moralità dei cittadini, inserendo un modificatore delle tasse. Altra mancanza, sempre ovvia a nostro parere, è rappresentata dalle bai combattimenti che si consumano in maniera rapida, e magari un po’ polverosa, sempre sul campo di battaglia senza dare spazio ad una possibile strategia alla Empire, tanto per dare un’idea del concetto.

Sarà presente anche una sessione in multiplayer, anche se non è stato detto quale sarà il massimo dei giocatori che potranno partecipare alle varie sessioni: per quanto riguarda invece la vittoria, sarà raggiungibile sempre attraverso le quattro convenzionali realtà che ci riportano alla vittoria per scienza, quindi per aver sviluppato quanta piú tecnologia possibile, per ovvia vittoria sugli avversari, per diplomazia, che prevederà l’avere dalla propria parte gli interi giocatori e infine avremo anche la possibilitá della vittoria per cultura, acquisendo probabilmente qualcosa di simile a quanto riguarda la scienza.

Civilization V sarà disponibile in release internazionale a Settembre, mentre nel Nord America tarderà di alcuni giorni.

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