Gears of War: Judgement – Hands On

In data 18 Febbraio 2013 ci siamo recati alla sede di Microsoft Italia per la presentazione stampa di Gears of War: Judgement, il nuovo capitolo delle celebre saga di Epic Games che, per l’occasione, ha affidato lo sviluppo della campagna single player alla sede polacca People Can Fly, autori del già ottimo FPS Bulletstorm, permettendo così alla sede principale di focalizzarsi interamente sulla componente multiplayer.
La presentazione è stata tenuta direttamente dai ragazzi di Epic Games ed è stata divisa in due parti, una dedicata alla campagna in single player e l’altra  dedicata a quella multiplayer.
La storia di Judgement, per chi ancora non lo sapesse, è ambientata ai tempi dell’Emersion Day, ovvero il periodo in cui le terribili locuste hanno invaso il pianeta di Sera. Le vicende quindi seguiranno gli eventi antecedenti a tutta la saga di Gears of War, ma questa volta i protagonisti non saranno più Marcus, Dom e la squadra Delta, bensì Demon Baird, Augustus Cole e la squadra Kalo saranno gli attori principali.
La decisione di questo cambio di protagonisti è stata presa a fronte dell’alta richiesta della community di un focus su uno dei personaggi più apprezzati della saga, per l’appunto Baird, personaggio che nella trilogia non è riuscito ad avere lo stesso spazio e lo stesso approfondimento di Marcus e Dom. In Judgement, infatti, verrà raccontata la natura del carattere di Baird e la profonda amicizia che lo lega a Cole.

 

Il gioco si apre proprio con Baird e la sua squadra in manette mentre vengono portati in tribunale al fine di essere giudicati per non aver obbedito agli ordini durante una situazione di emergenza come quella dell’assalto delle Locuste. Ognuno dei singoli membri sarà invitato a raccontare un pezzo di storia e la sua versione dei fatti. Questo si traduce, a livello di gioco, in un protagonista diverso e un diverso tipo di narrazione per ogni atto della campagna così da fornire un quadro completo su ciò che è accaduto veramente.
La sorpresa più grande però, è stata l’annuncio di una seconda campagna, denominata Aftermath, ambientata subito dopo gli eventi di Gears of War 3, facendo di Judgement non solo un prequel, ma anche un sequel. Non sono stati forniti dettagli, né è stato mostrato nulla su Aftermath, quindi non sappiamo se è previsto un altro ritorno delle locuste, né se ci sarà un ritorno di Marcus e della squadra Delta.
A livello di gameplay, Judgment, apparentemente non apporta grosse novità rispetto ai suoi predecessori in quanto ritroveremo nuovamente gli elementi distintivi della serie come le coperture, i lancer, le locuste, le esecuzioni e quant’altro.
Le differenze le troviamo negli aspetti minori, in primis i controlli: i tasti sono stati quasi tutti rivisti, adesso infatti per passare da un’arma all’altra si utilizza il tasto Y, mentre tenendolo premuto si passa alla pistola. Le granate invece sono state spostate sul tasto LB che, se premuto, permette di lanciarle con precisione nella direzione desiderata. Questo permette di avere un gameplay più incisivo e dinamico, affiancato da animazioni meno legnose e più fluide, velocizzando così l’azione di gioco.
Da segnalare la perdita dei bonus danni nel caso di ricariche attive e l’attivazione della motosega dei Lancer, con tempi leggermente più lunghi e l’incapacità di attivarla se si è colpiti, ovviamente il tutto per questioni di bilanciamento.

 

Un’altra novità è dettata dalla rigenerazione casuale dei mostri in ogni area del gioco, così da rendere ogni campagna sempre diversa e imprevedibile.
Al termine di ogni combattimento sarà possibile inoltre visualizzare le statistiche delle nostre performance in battaglia basati su parametri tipo headshot effettuati, nemici uccisi, tempo impiegato, armi utilizzate e così via. Migliori saranno state le prestazioni e migliore sarà la nostra valutazione, che ci permetterà di ottenere da 1 a 3 stelle utili ai fini di sbloccare extra nel gioco (come armi o oggetti di personalizzazione).
L’introduzione forse più importante nella campagna, però, è la presenza delle cosiddette Declassified Missions ovvero delle sfide attivabili in determinati punti del gioco (riconoscibili dai teschi rossi simbolo di Gears of War) che costringeranno il giocatore ad affrontare determinate situazioni con determinate armi e determinati nemici, a volte con dei malus che mettono in ulteriore svantaggio il giocatore. Queste missioni sono state pensate principalmente per diversi motivi: offrire delle sfide alternative e impegnative al giocatore, così da alzare il livello di rigiocabilità del titolo, e soprattutto la possibilità di vedere come si sono svolti realmente i fatti delle vicende narrate da Baird e la squadra Kalo. Precisiamo: la storia in Judgment è una soltanto, ma le Declassify Mission permettono di scoprire, detta in maniera semplice, i fatti realmente accaduti durante il tragitto che ha portato i protagonisti dal punto A al punto B.

 

Chiusa la parentesi single player veniamo ora al multiplayer. La novità principale per questo nuovo capitolo di Gears of War è che tutta la componente multiplayer, a partire anche dalla cooperativa, si basa su un sistema di classi, 4 per la precisione: Ingegnere, Soldato, Scout e Medico.
Ciascuna classe dispone di un’arma e di un’abilità peculiare, quest’ultima utilizzabile con il tasto RB e che dovrà attendere di essere ricaricata per poter essere poi nuovamente riutilizzata (in genere ciò richiede tra i 10 e i 15 secondi).
L’ingegnere (nella campagna rappresentato da Baird) è l’unico capace di riparare, tramite un apposito tool, le fortificazioni, le torrette e gli esoscheletri danneggiati ed ha l’abilità di poter piazzare lui stesso una torretta in qualsiasi punto della mappa per fermare l’avanzata dei nemici.
Il soldato (Cole, nella campagna) dispone di un particolare lanciagranate e ha l’abilità di lanciare munizioni per sé stesso e per i membri della squadra.
Lo scout (rappresentato nella campagna da Garron, una new entry della saga) oltre a disporre di armi a distanza ha l’abilità di arrampicarsi per raggiungere zone sopraelevate oltre a quella di poter lanciare una granata che permette, a lui e alla squadra, di visualizzare i nemici presenti nella zona.
Infine c’è il medico (rappresentato nella campagna da Sofia, l’altra new entry di Gears of War) che ha la possibilità di curare e rianimare (a patto che non siano stati fatti a pezzi) i compagni tramite una granata curativa.
Il focus della presentazione, per quanto concerne la componente multiplayer, è stato sulla modalità Survival, una nuova modalità che riprende in parte quanto visto da Orda in cui 4 giocatori dovranno affrontare 10 ondate nemiche con lo scopo di difendere 4 specifiche aree della mappa (al lancio ne saranno disponibili solo 4 per questa modalità), che per l’occasione si presentano decisamente più grandi (circa 2-3 volte più grandi rispetto alle comuni mappe). Ogni ondata di locuste attaccherà una zona per volta con l’intento di distruggere un generatore. Se questo verrà distrutto l’intero gruppo verrà trasferito automaticamente nei pressi di quello successivo e lo stesso accadrà fino al quarto e ultimo generatore la cui distruzione decreterà la fine della partita. Per resistere alle 10 ondate, quindi, è necessario un ottimo lavoro di cooperazione tra i giocatori e, soprattutto, la necessità di tutte e 4 le classi per fare fronte a tutte le situazioni. Ovviamente ad ogni morte, in attesa del respawn, sarà sempre possibile cambiare la la propria classe e non ci sono limiti nella distribuzione delle classi, quindi si potrà giocare con 4 soldati, 4 medici, 2 scout e 2 ingegneri e così via, tutto sta nella decisione del singolo giocatore.

 

Tirando le somme, la nostra prova di questo Gears of War: Judgement ci ha particolarmente colpito sia lato single player che su quello multiplayer. Seppur piccole, le novità introdotte in questo capitolo riescono a farsi valere rendendolo appetibile non solo ai neofiti della serie, ma anche, e soprattutto, ai fan di vecchia data, forte soprattutto di una doppia campagna single player estremamente rigiocabile e di un multiplayer ricco di nuove modalità e classi che invitano maggiormente alla cooperazione tra giocatori. 
Purtroppo, nonostante si parli di un franchise come quello di Gears of War, Judgment non ha ricevuto le stesse attenzioni dei suoi predecessori (colpa dovuta in parte ad un mancato investimento sul marketing) e si appresta ad uscire in sordina il 19 Marzo 2013, ovvero periodo saturo di uscite di grande spessore. Ed è un peccato perché le promesse, se mantenute, potrebbero rivelare una grande sorpresa dal nuovo lavoro di Epic Games e People Can Fly. Staremo a vedere.
 

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