Guild Wars 2: tutto ciò che sappiamo

Player vs Player

 
Per quanto riguarda il PvP, le modalità che saranno presenti alla release saranno World vs World (WvW),  Structured PvP ed alcune “activities” basate sul gioco di squadra o free for all (tutti contro tutti).
I duelli non saranno disponibili alla release, ma non è esclusa la possibilità che vengano aggiunti in seguito.
 
Il WvW è una modalità in cui tre mondi (ovvero i server) competono tra di loro per risorse o avamposti che potenzialmente possono portare vari bonus e vantaggi ai loro rispettivi server.
Esso si svolge su mappe in larga scala in grado di permettere la partecipazione di centinaia di persone contemporaneamente ed è inteso più come una sorta di casual PvP, piuttosto che PvP vero e proprio,  una specie di collegamento tra PvP e PvE.
Esso sarà disponibile quasi immediatamente dalla creazione del personaggio ma comunque sia, appena entrato nel nuovo mondo col suo attuale equipaggiamento, esso sarà portato, attraverso un sistema di sidekicking, fino al livello 80 (il massimo raggiungibile), in modo da avere scontri più equilibrati possibili.
 
Il sistema di sidekicking è presente anche in PvE; principalmente il suo compito è quello di scalare, in ambo i versi, il livello di un giocatore per portarlo vicino a quello dell’area in cui si è entrati. Ovviamente un vero personaggio di livello, per esempio, 80 sarà un po’ più forte di uno dello stesso livello ottenuto attraverso il sidekicking. Alla stessa stregua, un personaggio di livello 80 che viene scalato a 50 sarà un po’ più forte di uno che è realmente al livello 50. Ciò impedisce azioni di griefing verso giocatori più deboli e allo stesso tempo offre l’opportunità di giocare nell’area più gradita, indifferentemente dal suo livello e senza limitazioni. 
 
 
Ritornando al WvW, esso si svolge nell’arco di due settimane durante le quali tre mondi di simil potenza si daranno battaglia. La mappa è inizialmente divisa in quattro zone: una zona centrale e neutrale, e altre tre zone appartenenti ognuna ad una delle tre fazioni.
All’interno di essa, inoltre, saranno presenti numerosi obbiettivi come castelli, fortezze, villaggi, miniere; ognuno di essi è stato pensato per gruppi di vario genere e numero. Per esempio una gilda si ritroverà il compito di difendere un castello, mentre un gruppo più casuale avrà il compito di assaltare carovane o indebolire le difese nemiche. Saranno presenti anche NPCs di carattere difensivo ed eventi dinamici stile PvE.
Una volta iniziata la battaglia, quindi, i giocatori dei vari mondi si ritroveranno col compito di raccogliere risorse per costruire macchine d’assedio o riparare mura,di invadere i territori nemici o difendere i propri e vari compiti del genere. Allo scadere delle due settimane il match finirà, il rank dei vari mondi sarà aggiornato e inizierà una nuova partita.
Le ricompense e bonus ottenibili per il proprio mondo grazie agli obbiettivi conquistati e difesi durante lo scontro saranno cose del tipo rigenerazione di energia e salute più rapida, una maggiore esperienza ottenuta dai mostri o un tasso più alto del drop degli oggetti.
Saranno presenti anche ricompense individuali per i giocatori che partecipano alle battaglie, come pet unici o un equipaggiamento più potente. Quindi non si è costretti ad abbandonare il mondo PvP per potenziare il proprio personaggio. 
 
 
Per quanto riguarda lo Structured PvP, il proprio personaggio, una volta entrato in questa modalità, otterrà automaticamente il massimo livello, tutte le skill e gli oggetti.
In base ai risultati ottenuti ogni giocatore avrà un rank e otterrà un certo numero di “punti gloria” con i quali sarà in grado di modificare l’aspetto del proprio equipaggiamento.
Saranno disponibili diverse mappe alla release, ma sarà presente solo una modalità di gioco che sarà quella di conquista degli obbiettivi presenti sulla mappa, al fine di ottenere punti.
Il giocatore ha la possibilità di accedere ad una partita in due modi: o partecipando a tornei, nei quali si attende che ogni giocatore si sia connesso, o tramite un hot-join system del tutto simile a molti giochi FPS.
I tornei a loro volta si dividono in pickup, match ad eliminazione diretta che daranno dei punti di qualificazione per accedere ai tornei mensili che al loro volta daranno l’opportunità di partecipare ai tornei annuali.
 
Le altre “activities” invece saranno una sorta di mini-game presenti nelle città più importanti ed aperti a tutti i giocatori una volta ottenuti certi requisiti. Essi sono circa 30 e offrono piccole ricompense come quelle di modificare l’aspetto della propria armatura.
Le risse da bar saranno incluse, insieme agli sgabelli da rompere in testa a persone a voi poco simpatiche.
 
 
 
 
 
Tirando le somme, senza ombra di dubbio Guild Wars 2 offrirà un gameplay diverso dal solito, con elementi non tipici solo dei MMORPG, ma anche in stile RPG o FPS.
Quindi gli appassionati di questi generi potrebbero essere interessati a provarlo almeno una volta.
Non ci resta  quindi che aspettare la release del gioco o, per i più appassionati, recitare riti esoterici per ottenere l’accesso alla beta.

 

 

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Il sistema di crafting
 
Anche in questo ambito Guild Wars 2 porta numerose e piacevoli innovazioni. Le professioni disponibili in questo campo sono otto e sono chiamate discipline. Ogni giocatore può sceglierne due, avendo la possibilità però di cambiarle, a costo di pagare una quota. Durante questo cambiamento tutti i punti e le ricette ottenute saranno salvati, tuttavia più se ne possiedono, più alto sarà il costo da pagare.
Le professioni sono: l’armaiolo, in grado di forgiare armi corpo a corpo; il cacciatore, in grado di creare archi e pistole; l’artificiere, in grado di costruire armi magiche come bastoni e bacchette; il fabbro, capace di creare armature pesanti; il conciatore, in grado di creare armature medie; il sarto, in grado di creare armature leggere; il cuoco, in grado preparare cibi che donano buffs temporanei.
Ognuna di esse ha un limite di 400 punti.
 
Particolarmente interessante è il metodo col quale si ottengono nuove ricette: alcune si otterranno automaticamente  o si dovranno acquistare da appositi venditori, ma la maggior parte di esse dovrà essere letteralmente scoperta dal giocatore sperimentando con i materiali a sua disposizione.
La raccolta di risorse, invece, non è legata a nessuna abilità particolare e tutti possono collezionare risorse sia, per esempio, da una vena di minerale o come loot dopo aver sconfitto un mostro.
 
Comunque sia gli oggetti così creati non saranno più o meno potenti rispetto a quelli ottenuti nei dungeon o in altro modo, bensì possederanno solamente un aspetto unico. Politica che si applica in generale a vari aspetti del gioco, il tutto per renderlo più equilibrato possibile e far contare veramente l’abilità di un giocatore e non del suo equipaggiamento.
 
 
 
Il sistema di combattimento
 
Il sistema di combattimento è sicuramente uno degli aspetti del gioco ai quali il team di ArenaNet si è dedicato di più, cercando di creare battaglie divertenti e coinvolgenti, ma soprattutto dinamiche.
Infatti questo è uno dei motivi, insieme ai dynamic events, per il quale Guild Wars 2 è stato definito come il primo di una nuova generazione di MMORPG.
 
Innanzi tutto dite addio alla cosiddetta “Holy Trinity”, cioè dite addio a classi completamente dedicate al danno, a curare o a tankare. In Guild Wars 2 troveremo piuttosto un sistema di danno, controllo e supporto. Ognuna delle classi disponibili potrà svolgere uno di questi ruoli in base alle abilità scelte e alle armi impugnate, senza nessuna restrizione. Il tutto è stato fatto sia per aggiungere un elemento innovativo in un ambito che ormai sembrava essersi standardizzato, ma allo stesso tempo per evitare lunghe o noiose attese di curatori o tank quando ci si organizza a fare missioni particolari o dungeon. 
E dite addio anche a qualsiasi forma di energia, mana o qualunque altra cosa del genere legata all’uso delle abilità, che avranno solamente un tempo di ricarica, lasciando quindi al giocatore il compito di scegliere il momento più opportuno per utilizzarle.  
 
L’unica forma di energia invece sarà legata al sistema di evasione degli attacchi. Tutti i personaggi avranno la possibilità di evitare magie ed attacchi rotolando in una delle quattro direzioni. Ogni movimento evasivo consumerà una parte di questa energia, che comunque si ricaricherà abbastanza velocemente.
 
 
Per quanto riguarda le skill, invece, ogni giocatore ne avrà a disposizione 10: le prime cinque saranno determinate dalle armi con le quali si scende in battaglia, avendo la possibilità di scegliere tra due set, da preparare prima dello scontro, e quindi di modificare i primi cinque slot della sua skillbar.
Gli elementalisti, inoltre, potranno scegliere di modificare l’elemento, scegliendo tra terra, fuoco, aria e acqua, al quale sono legate le loro abilità. Le abilità legate alle armi sono le stesse per tutti i giocatori e la maggior parte delle magie può essere lanciata in movimento.
La sesta, invece, sarà un abilità di self-healing, scelta tra quelle disponibili, cioè un’abilità in grado di curare il proprio personaggio e al massimo di dare un piccolo supporto anche agli alleati vicini.
Le abilità dalla settima alla nona possono essere scelte a piacimento del giocatore in base al suo stile di gioco o le necessità mentre l’ultima, la decima, sarà un’abilità d’élite, caratterizza dalla grande potenza ma anche da un lungo tempo di ricarica e soprattutto capace di ribaltare le sorti della battaglia se usata con saggezza.
 
In mezzo al mondo, inoltre, saranno presenti armi ambientali che una volta raccolte andranno a modificare le abilità del giocatore.
 
Come già detto in precedenza, parte  del mondo esplorabile, circa un terzo, sarà sommerso dalle acque. Ovviamente infestate da pesci voraci e mostri degli abissi.
Quindi aspettatevi battaglie epiche anche sott’acqua. Quando vi immergerete equipaggerete automaticamente una delle vostre armi acquatiche, scegliendo tra fiocina, lancia e tridente e visto che le prime cinque skill dipendono dall’arma impugnata, avrete un nuovo set di skill dedicato ai combattimenti acquatici. Per esempio un elementalista legato all’elemento fuoco sarà in grado di far bollire l’acqua intorno a se danneggiando tutti i nemici nei dintorni.
Inoltre non dovrete preoccuparvi di quanto a lungo riuscirete a trattenere il fiato poiché ogni giocatore è dotato di un respiratore che vi darà la possibilità di esplorare e combattere senza l’assillo di terminare l’ossigeno.
 
 
Un’altra interessantissima novità è quella di avere la possibilità di combinare due o più skill insieme, tramite l’aiuto dei vostri alleati, per crearne delle altre dagli effetti spettacolari e devastanti.
Per fare qualche esempio, un elementalista può ghiacciare una zona di terreno ed in seguito un guerriero può dare un pestone a terra creando frammenti di ghiaccio che andranno a danneggiare i nemici e a buffare gli alleati, o semplicemente un elementalista crea un muro di fuoco ed ogni proiettile che passa attraverso esso ottiene un bonus ai danni. Le cosiddette “cross profession combos” saranno veramente numerose.
 
 
Anche nell’essere sconfitti ArenaNet ha voluto essere originale, infatti se verrete abbattuti da un mostro non morirete subito ma ci sarà una sorta di last stand in stile FPS dove avrete delle abilità diverse dal normale. Se grazie ad esse riuscirete a sconfiggere il nemico, potrete rialzarvi in piedi e lo stesso risultato lo otterrete se verrete aiutati da qualche alleato. In caso contrario morirete.
Tutte le classi e le razze sono in grado di aiutare o resuscitare i propri alleati caduti.
 

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Annunciato nell’ormai lontano 2007, Guild Wars 2 è ormai prossimo ad arrivare sui nostri PC. Con il recente annuncio dell’open beta che si terrà a partire da febbraio,infatti, siamo finalmente sicuri che solamente pochi mesi ci separano dal lancio ufficiale del gioco.

Durante questi cinque anni il team di ArenaNet, membro della Ncsoft Corporation, si è dato molto da fare per creare un “MMORPG” innovativo e coinvolgente, in grado di stupire chiunque abbia avuto l’opportunità di giocare alle varie demo e di aggiudicarsi innumerevoli riconoscimenti ancor prima del suo debutto.
Un “MMORPG” tra virgolette perché infatti Guild Wars 2 differisce in diversi aspetti rispetto a quello che noi definiremmo un MMORPG tradizionale, i quali andremo ad approfondire in seguito.
 
 
Un mondo dinamico
 
Stravolta e segnata da innumerevoli guerre, raramente Tyria ha vissuto periodi di pace e i 250 anni che separano Guild Wars e Guild Wars 2 non fanno eccezione. Nonostante la sconfitta del Grande
Distruttore i pericoli restano sempre in agguato: dopo millenni, antichi mostri riaffiorano dalle viscere della terra tornano nuovamente a portare distruzione in un mondo già provato da innumerevoli sofferenze. Primordus è il primo degli antichi draghi a svegliarsi chiamando a se i suoi servi torcendo terra e pietra con i suoi artigli, modellandoli e dandogli vita con suo fiato infuocato, conquistando di nuovo il suo regno nelle profondità della terra.
I piccoli e intelligenti Asura si vedono così costretti a riemergere in superficie, i potenti e fieri Norn ad abbandonare la Roccaforte di Gunnar ed intere città umane devastate da inondazioni e terremoti.
Antiche rivalità  vengono messe da parte per affrontare un nemico più potente, vedendo così umani e Charr combattere fianco a fianco dopo secoli di guerre.
Tyria sta cambiando, il mondo sta cambiando, un mondo che ha bisogno di nuovi eroi in grado di difenderlo.
 
Ebbene sì, anche i più fedeli fan di Guild Wars stenteranno a riconoscere quel mondo in cui sono ormai abituati a girovagare. Incontreranno città conosciute come l’Arco del Leone sconvolta dalle inondazioni provocate dal risveglio del drago di Orr ed altre nuove come Divinity’s Reach, ultima grande roccaforte degli umani e capitale di Kryta.
Per chi invece non è stato fan del primo titolo della serie, si ritroverà immerso in un immenso mondo completamente esplorabile, sia sulla terra che sott’acqua, pieno di segreti e sorprese.
Inoltre, a differenza di quello di Guild Wars, esso non sarà più diviso in instance ma sarà un mondo aperto dove i giocatori saranno in grado di interagire tra loro pur non facendo parte dello stesso gruppo. 
 
 
Ma la cosa più sorprendente del mondo di Guildwars 2 è che vi ritroverete in uno completamente dinamico: mentre passeggiate tranquillamente tra le strade di un piccolo villaggio, potreste sentire un uomo annunciare l’arrivo di un orda di centauri e trovarvi così a difendere il villaggio stesso senza che voi abbiate parlato con qualcuno o accettato una qualsiasi quest. E questo vale per tutti i giocatori. Sono i così detti “Dynamic Events”, eventi casuali  che vi ritroverete ad affrontare insieme agli altri giocatori presenti nell’area e che determineranno, in base al loro esito, l’evoluzione del mondo che vi circonda.
Riferendoci sempre al villaggio di prima, per esempio, se i giocatori riescono a difenderlo arriverà un NPC che venderà oggetti particolari, se i giocatori falliscono esso risulterà realmente distrutto sulla mappa, anche per i giocatori che non hanno partecipato a questo particolare evento. Conseguenzialmente al fallimento dell’evento sopracitato vi è la possibilità che si crei un ulteriore dynamic event nel quale sarà chiesto ai giocatori di raccogliere risorse per ricostruire il villaggio o di prepararsi ad un nuovo combattimento per tentare di riconquistarlo. Insomma, in base all’esito di un tale evento ne seguiranno molti altri in una serie di possibilità e catene pressoché infinite dandoci veramente l’impressione di trovarci in un mondo vivo e in continuo cambiamento.
Inoltre ognuno di essi, in aggiunta ad una difficoltà di base diversa a seconda della tipologia e del tipo di evento, avrà una difficoltà scalabile in base al numero di giocatori, variando il numero e la potenza dei mostri che vi ritroverete ad affrontare ed offrirà una ricompensa finale che cambierà in base al vostro merito. 
 
 
 
 
 
 

 

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Razze e Professioni

 
Le razze giocabili in Guild Wars 2 sono 5: i piccoli, tanto arroganti quanto scaltri, Asura, gli imponenti e orgogliosi Norn, i Charr, bestie feroci dall’aspetto felino, i Sylvari, la razza piu giovane di Tyria e dall’aspetto “foglioso” e infine gli immancabili umani.
 
Ognuna di queste razze ha una propria storia, abilità razziali e aree di partenza. La scelta di una di queste, però, non influenzerà in nessun modo la vostra esperienza di gioco, nel senso che ogni razza ha pari opportunità. L’unica vera distinzione tra le razze è la diversa storia personale che vi troverete a percorrere nell’avanzare del gioco. 
 
Le professioni disponibili ai giocatori, invece, sono 8: guerriero, elementalista, esploratore, negromante, ingegnere, guardiano, ladro e ipnotizzatore. Ognuna di esse determinerà il tipo di armatura (leggera, media o pesante) e le armi che potrete utilizzare. Inoltre tutte le classi sono state create sia per essere giocate in gruppo che in solitaria e potranno essere giocate indifferentemente dalla scelta di una delle razze sopraelencate. Quindi avrete la possibilità di scegliere ciò che vi piace senza alcuna limitazione.
Mentre guerrieri, esploratori, elementalisti e negromanti non si discostano molto dallo standard delle classi presenti in pressoché tutti i MMORPG, le restanti quattro possiedono ognuna le loro peculiarità: l’ingegnere, per esempio, avrà la possibilità di usare lanciafiamme e diversi “kit” da scegliere in base alla situazione in cui si trova; il guardiano potrà utilizzare barriere in grado di bloccare gli attacchi o riflettere proiettili, rendendolo molto utile in fase di supporto; l’ipnotizzatore avrà invece la possibilità di creare cloni  per mettere in difficoltà i nemici, portali per rapidi spostamenti e svariate abilità per portare confusione tra i suoi avversari; infine il ladro potrà rubare oggetti ai nemici per utilizzarli a suo vantaggio e diventare momentaneamente invisibile per prendere alle spalle i suoi avversari con attacchi sfuggenti.
 
 
La tua storia
 
Parte integrante della vostra esperienza in PvE (Player versus Environment) sarà la vostra storia personale.
Essa inizierà immediatamente, sin dalla creazione del vostro personaggio, fase durante la quale vi saranno fatte alcune domande sulla vostra biografia.  
In seguito gli eventi si svolgeranno in instance (ambienti) separate dal mondo, avendo la possibilità, tuttavia, di portare i vostri amici con voi anche se non saranno in grado di influenzare la vostra storia.
Ogni razza segue la propria storia personale, anche se avendo linee guida in comune: gli antichi draghi ormai si sono risvegliati e sono così potenti che nessuno è in grado di vivere senza sentire la loro influenza. Durante il susseguirsi degli eventi quindi incontrerete i membri della “Lama del Destino” e vi unirete in uno dei tre ordini presenti nel gioco per poi prepararvi ad affrontare i draghi nella battaglia finale.
Starà però a voi scegliere il modo in cui seguirete la trama; essa sarà influenzata direttamente dalle vostre azioni, dalle vostre decisioni e persino dal vostro atteggiamento.
I conseguimenti così ottenuti durante la storia potranno poi essere esposti nelle proprie “home instance”, ovvero una parte della vostra città natale personalizzata ad hoc per voi.  
 
I dungeon
 
Come ogni buon MMORPG degno di tale nome, all’interno del gioco avrete la possibilità di esplorare diversi dungeon, con gruppi di 5 persone al massimo.
Al momento i dungeon disponibili sono solo otto, ma non fatevi spaventare: infatti ArenaNet ha pensato un sistema veramente ingegnoso per poter moltiplicare le esperienze di gioco.
 
Ogni dungeon ha due modalità: una Story-mode, durante la quale sarete accompagnati dai membri della  Lama del Destino,  ed una Explorable-mode, nella quale la difficoltà del dungeon è aumentata.
Questa difficoltà non cambierà come quella degli eventi dinamici ma rimarrà costante.
Ogni volta che affronterete il dungeon in  modalità esplorabile, inoltre, dovrete scegliere tra 3 opzioni principali; una volta che la squadra ha fatto la sua decisione la vostra esperienza di gioco varierà in base ad essa generando nuovi eventi e modificando il vostro percorso. Quindi dagli otto dungeon iniziali vi ritroverete con almeno 32 esperienze diverse.
Il completamento di un dungeon in modalità storia avrà come ricompensa un token da scambiare per un arma specifica di quel dungeon, mentre, alla stessa stregua, completare un dungeon in modalità esplorabile vi darà un token da scambiare per un pezzo di armatura.
 

 

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