L’eterna forza della ‘Sinfonia Notturna’ di Michiru Yamane

[Intervista condotta da Jeriaska per 1up]

Forza e delicatezza risaltano dall’arte e dalla musica di Castlevania Symphony of The Night in un modo tale da colpire la fantasia di molti giocatori. È stato come se l’illustratrice Ayami Kojima e la compositrice Michiru Yamane avessero affondato i loro canini nella formula decennale della saga di Castlevania conferendole nuova linfa vitale. Legata a delle tradizioni apparentemente antitetiche, dalla classica al metal, la colonna sonora della Yamane  potrebbe essere descritta come un lavoro rivoluzionario di alchimia musicale.

Per questa ragione non è stata  una cosa  sorprendente  quando durante l’incontro con la musicista per un tè al Café Pause di  Ikebokuro abbiamo provato la sensazione che un grande entusiasmo desse forza al suo discorso.  Quella persona modesta e schiva che abbiamo incontrato, responsabile di aver creato tanta e tale musica per la serie Castlevania, è stata fonte di ispirazione per ascoltatori di tutto il mondo. Di recente, nel corso di diversi mesi, l’artista è apparsa  in kimono sul palcoscenico per Video Game Live, si è recata in Svezia per esibirsi davanti ad una folla urlante di appassionati con i suoi brani storici, auto-arrangiati per l’occasione di una raccolta musicale di grandi proporzioni.
E così è cominciata la nostra conversazione informale con Michiru Yamane sulla sua recente trasformazione da compositrice per  Konami a musicista freelance.


 
1UP:  Il suo sito ufficiale presenta delle opere grafiche di Ayami Kojima, un’ilustratrice che ha fatto più volte da designer per la serie Castlevania. Come mai questa immagine, già inclusa nel suo precedente blog, è presente anche nel sito della sua compagnia?

Michiru Yamane: Il quadro su cui è basata venne mandato da Konami fin nel mio ufficio. Ero stata informata della sua esistenza, ma all’arrivo ne rimasi ugualmente shockata. Kojima-san mi ha dato il permesso, per questa ragione ho usato l’immagine anche sul mio biglietto da visita.

1UP:  Si reputa amica di Kojima-san?

Si, sia a livello personale che professionale. Siamo persino andate in vacanza insieme.

1UP:  Quando avete lavorato sullo stesso  progetto, crede che la sua musica abbia subito l’influenza della sua arte?

Direi proprio di si. Prima di cominciare il processo di composizione osservavo le opere che produceva Kojima-san. Ho tratto grande ispirazione da lei.


 
1UP:  Quando comincia a scrivere, considera tutti i  minimi dettagli del pezzo, o prima preferisce definire una bozza generale dell’intero brano?

Per cominciare mi piace definire un’immagine più ampia di quello che sto per comporre. Sarà un brano classico, heavy metal o qualcosa di più tradizionale? Una volta che arrivo  ad una stesura di base, mi metto al piano e comincio a stendere delle bozze. Queste annotazioni  tengono in considerazione la complessità del sound design, che è un lavoro che avviene sul computer. Oggigiorno si possono sperimentare sul pc un numero elevatissimo di campionature di strumenti simulati, che possono ispirare certi dettagli che non avrei considerato altrimenti.

1UP:  Che tipo di esperienza è stata quella di far partecipare sua sorella Kahori nel ruolo di vocalist?

Noto che si è informato su di me! (ride). Mia sorella ha cantato in "Prayer" e in "Enchanted Banquet" per Castlevania: Symphony of the Night. Era una studerntessa universitaria allora. Abbiamo registrato in uno studio di registrazione improvvisato nel mio ufficio. Naturalmente nessuna delle due poteva immaginare che queste modeste registrazioni sarebbero state ascoltate anni dopo da gente di tutto il mondo. Questo è stato all’inizio del mio lavoro per la serie.

1UP:  Come descriverebbe il processo di arrangiamento su dei brani che ha scritto diversi anni fa, ad esempio come quelli presenti nel  cofanetto dedicato alla serie Castlevania?

Lavorare su quei brani mi ha riportato alla memoria delle emozioni di quel periodo della mia vita. A volte non riesco a fare a meno di meravigliarmi di come abbia potuto arrivare a comporre simili pezzi, che sono una sorta di testamento al grado di sensibilità che avevo all’apoca.

1UP:  Prima di Symphony of the Night, lei ha composto dei brani per Castlevania Bloodlines, che uscì per Sega Genesis. Come considera la differenza di stile tra le colonne sonore di questi due giochi?

Castlevania: Bloodlines ha un qualcosa di “macho”, un’immagine più mascolina, anche se l’apporccio ai due giochi è stato simile. La grande differenza tra i due è dovuta all’influenza dell’arte di Kojima-san: dopo aver visto per la prima volta le sue illustrazioni mi sono sentita in dovere di creare dei temi musicali più espressivi che potessero competere con la qualità della sua iconografia.

Verso la fine del mio primo decennio di lavoro presso Konami, la compagnia   attuò un cambio di piattaforma, passando dal Sega Genesis alla  Playstation di Sony, cosa che rappresentò una cambiamento radicale per le risorse hardware.  In quel momento erano tutti disorientati. Tuttavia, in  mezzo a tutto questo scompiglio mi venne offerto di lavorare su Bloodlines, che complementò i miei interessi da musicista. Infatti ho accettato di buon grado la proposta di comporre per questo gioco.

1UP:  Lei ha conferito delle forme musicali classiche per i suoi pezzi scritti per la serie Castlevania, che era stata in precedenza dominata da un stile che tendeva di più verso il progressive rock. All’inizio della sua collaborazione per questo franchise videoludico, come si è preparata?

Quando componevo per Bloodlines,  ero già perfettamente consapevole di quale fosse il genere della serie, ma ho realizzato che  fosse necessario ascoltare ancora di più della musica rock. Nonostante avessi delle band favorite da adolescente, non mi era mai capitato che mi venisse richiesto di comporre anche  io in quello stile. Ponendomi nel ruolo di ascoltatrice, ho analizzato gli stili ritmici e  gli accordi per chitarra di diversi artisti. I Dream Theater, una band americana di progressive rock, è uno tra i gruppi che mi piacciono. Per le battaglie contro i boss ritengo che non ci sia nulla di più efficace del progressive rock.


 
1UP:  Tanta gente ha notato la varietà di stili nella colonna sonora di Symphony of the Night, che presenta passi di macabra tranquillità più di qualsiasi altro action game del periodo. Ci furono degli elementi del design che la portarono a variare il ritmo del gioco?

Sebbene Symphony of the Night possa essere considerate senza dubbio un videogioco action, lo stile grafico scelto da Kojima-san suggeriva invece un ritmo più lento ed evocativo.  L’idea era quella di un qualcosa che si distaccasse dalla formula classica della serie, per questo mi sono consultata con Koji Igarashi, che si è rivelato il maggior sostenitore di questa idea. La sua apertura verso nuove direzioni per la serie è stata secondo me un componente chiave per il suo successo crescente.

1UP:  Le scelte sul design sono state in qualche modo il riflesso del cambiamento della policy che stava conoscendo la compagnia in quel periodo?

Stava per terminare l’era dell’economia “a bolla di sapone” ,  un periodo in cui era difficile tenere fede alle date di uscita programmate perché ognuno voleva includere nei giochi il maggior contenuto possibile. Tutto questo ci portò ad una riunione del team di sviluppo, in cui il gruppo dei  designer fece richiesta formale sia di procrastinare la scadenza dell’uscita sia di aggiungere dei fondi. Col senno di poi, fu una decisione saggia. Se non ci fosse stata questa aggiunta sul piano finanziario, il risultato sarebbe stato molto differente.

1UP:  Quali pensa siano i motivi dell’intramontabile successo di Castlevania?

Per dirne anche solo uno, il mito di Dracula è conosciuto a livello planetario. Ci sono stati tanti film ispirati alla sua storia e attrae ancora molta gente, me inclusa.

1UP:  Potrebbe arrivare a dire di esserne fan?

Si, sono una fan. (ride)

1UP:  Quali elementi tiene in considerazione per creare dei brani adatti allo stile di un action game?

A volte  cambio il tempo di un brano dopo aver  testato  il gioco in modo da far adattare  bene il ritmo con ciò che avviene sullo schermo. Tenendo questo bene a mente cerco sempre di essere flessibile e lascio margini per delle modifiche quando compongo.

1UP:  Cosa ha provato qquando è arrivata alla decisione di lasciare Konami per lavorare come compositrice freelance?

Ho sentito come se mi fossi tolta un peso dalle spalle. Prima lavoravo dalle 9 alle 5 se tutto andava bene e solo per dei giochi Konami. Ho sempre voluto provare qualcos’altro. Questo non vuol dire che Castlevania  non sia stata una serie profondamente significativa per me. Mi è stato garantito dallo stesso Igarashi-san che anche se avessi lasciato Konami, le porte per me sarebbero sempre rimaste aperte per ritornare in futuro a lavorare alla serie come freelance. E in effetti,  sono desiderosa di tornare.


 
1UP:  Come le è capitato da fare da maestro di cerimonia nel più recente concerto di Video Games Live a Tokyo?

Ho avuto la possibilità di incontrare Tommy Tallarico  durante l’E3 mentre  si pubblicizzava Castlevania: Curse of Darkness. Quello stesso maggio mi contattò ancora per invitarmi ad uno dei suoi grandi eventi che hanno luogo a Los Angeles. Sebbene vi partecipò anche Hideo Kojima, sfortunatamente io non vi riuscii poiché ero oberata di lavoro. Mi dispiacque molto aver perso la possibilità di ascoltare la mia musica suonata all’Hollywood Bowl, ma poi abbiamo avuto modo di incontrarci lo scorso anno ed è stato in quel frangente in cui mi ha chiesto di apparire sul palcoscenico per un concerto a Tokyo. Dopo aver lasciato Konami ho notato di avere più tempo a disposizione  per me, così ho deciso di informarmi sugli abiti tradizionali. Non c’è molta gente che porta  il kimono ai giorni nostri, per questo motivo ho deciso di indossarne uno per lo spettacolo.

1UP:  Ha considerato di vestirsi in abiti tradizionali anche per i concerti dedicati a Castlevania?

Beh, mi esibirò sul palco, perciò indossare un kimono può essere un po’ scomodo (ride). Non sono una pianista da concerti, credo che la cosa che  probabilmente gli ascoltatori apprezzeranno  di più è la novità di vedere la compositrice eseguire i suoi stessi brani. Niente di eccezionale.

1UP:  La musica per il concerto sarà per piano classico, ma le piacerebbe esibirsi dal vivo con dei pezzi progressive?

Se lo facessi dal vivo, porterei con me una band specializzata in quell tipo di musica. Probabilmente io resterei sullo sfondo a suonare il sintetizzatore.

1UP:  Parlando di compositori classici, quali sono quelli che hanno avuto maggior influenza sulla sua produzione musicale?

Indubbiamente Bach e Mozart. I compositor i i cui nomi hanno guadagnato un posto nella Storia sono tutti grandi artisti e la loro musica mi ha profondamente influenzato. Anche la musica dei Romantici Schumann e Rachmaninoff direi, e il modernismo di un Ravel o di un Debussy. Stravinsky è una fonte di ispirazione per me, così come può essere nel caso dell’industria cinematografica. Ho trascorso molto tempo nell’osservare come l’avanguardia abbia contribuito grandemente al genere horror, che si tratti di film o di videogiochi.

1UP:  Nella maggior parte delle sue composizioni c’è un forte senso del ritmo, che complementa l’azione che avviene sullo schermo. Ha trovato questi elementi ritmici anche in forme d’arte più tradizionali?

La “Petrushka” di Stravinsky si basa sul medesimo uso dell’orchestrazione. La forza de “La Sagra della Primavera” si trova nel suo ritmo e nelle variazioni di tempo. Un uso così vario di tutti gli strumenti è meraviglioso, e mi sono accorta di averlo ripetuto molto spesso.

1UP:  C’è qualcosa che vuole dire ai lettori che hanno apprezzato la sua musica in tutti questi anni?

Mi sono resa conto quando ho  lasciato Konami  dopo vent’anni di quanto fosse ampio il gruppo di fan della musica di Castlevania. Non ho tempo di rispondere alle lettere di tutti, ma le leggo tutte. Lentamente proverò a leggere anche quelle in inglese, dizionario alla mano.

Alcuni potranno chiedersi che fine abbia fatto Michiru Yamane, ma non preoccupatevi. Quando si lavora ad un gioco che tanta gente apprezza non è un compito da poco e non posso certo spere cosa serba il futuro, ma ho tutte le intenzioni di continuare a dedicarmi alla creazione della mia musica per tutti i miei ascoltatori e appassionati.

[Intervista condotta da Jeriaska. Questo articolo è disponibile in Giapponese su Game Design Current e in Francese su Squaremusic. Per ulteriori informazioni sulla compositrice, visitare il suo sito ufficiale.  Per ascoltare alcuni brani della serie Castlevania, visitare il
sito Castlevania Best Music Collections BOX .]

 

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