Quale sarà il futuro della next-gen?

Non c’è niente che faccia infiammare gli animi come il lancio di una nuova console. Per chi ama i giochi, l’anticipazione di una nuova uscita diventa un’avventura personale, una grande caccia tra i campi delle speculazioni, dei rumors e delle congetture. Alla fine ci si aspetta di trovare un ricco premio, un evento di portata mondiale come furono la Playstation 2 e la Wii.

Nessuno parte per ritrovarsi ad avere un mercato minuscolo come quelli che furono del GameCube o del Saturn. Si manifesta una certa sospensione della realtà, necessaria, che rende tutte le console desiderabili e meritevoli, almeno fin quando non si ritrovano fra le proprie mani e si ha l’opportunità di far vacillare questa fede.

Detto questo, è quasi uno shock sentire che la prossima generazione – PlayStation 4, Xbox 720 e Wii U – andrà male. Questa settimana, un analista ha dichiarato che la prossima macchina Nintendo venderà solo un terzo rispetto all’ultima, mentre sia Microsoft che Sony riusciranno a raggiungere appena la metà delle quantità di questa generazione.


Uno dei tanti concept non ufficiali che girano su internet sulla futura Playstation 4,
forse uno dei più estremi

In questa interessante intervista Mike Olsen, di Piper Jaffray, l’uomo dietro queste tristi predizioni, entra nel dettaglio della questione. La prima domanda a cui ha risposto è stata una versione formale di “chi diavolo sei e che interesse hai a gustarci la festa?”.

Ha risposto così: “Il nostro lavoro è quello di fornire delle nostre stime su come pensiamo sarà la prossima generazione di console, così come forniamo stime su molte altre cose per le diverse compagnie per le quali lavoriamo. Si riduce a un numero di opinioni differenti riguardo il mercato, il prezzo delle nuove console e le funzionalità di ciascuna di esse, che al punto in cui ci troviamo riteniamo saranno più “evoluzionarie” che rivoluzionarie. Tutte queste cose finiscono poi come in un mosaico dal quale creiamo la nostra stima definitiva”.

Il suo ruolo è quindi quello di fornire informazioni agli investitori. I giochi non sono altro che un metodo per gli investitori per fare soldi. Si basano sulle opinioni degli esperti e su queste intraprendono determinate direzioni. I report degli analisti sono una parte importante dei loro progetti. Alcuni credono che gli analisti sono solo un pugno di matti e indovini che buttano giù previsioni a caso, ma se riuscissero a convincere gli investitori che le aziende di videogiochi non offrono dei buoni profitti, questi andrebbero da un’altra parte. E allora sarebbe un vero problema.

Non solo, i report degli analisti rappresentano il punto di vista di veterani del business videoludico. Il report della Piper Jaffray cita “conversazioni con contatti dell’industria”, e quando è stato chiesto a Olsen se si stesse parlando di persone ai livelli di CEO ha risposto “certo, dirigenti di alto livello che hanno piena coscienza della situazione“.

Ecco cosa recitano le statistiche.

XBOX 720

La Piper Jaffray preferisce chiamare la prossima macchina di Microsoft “Xbox 540” perchè “ci aspettiamo avrà un miglioramento graduale, non un salto evidente“. I report sostengono che la macchina non arriverà prima del 2014. Nei suoi primi 14 mesi di vita, tra Novembre 2005 e Gennaio 2007, la Xbox 360 riuscì a ottenere una base mondiale di 10.3 milioni di unità. Secondo lo scenario medio prospettato dalla Piper Jaffray, che considera il 55% di successo contro l’ultima generazione, la nuova macchina raggiungerà quota 5.6 milioni di unità per la fine del 2015.


Secondo la Piper Jaffray l’Xbox 720 raggiungerà 5.6 minlioni di unità per la fine del 2015. Ma avrà questo design?

PLAYSTATION 4

La macchina di Sony, conosciuta anche come Orbis, arriverà alla fine del 2013, dice Olsen.
La Playstation 3, lanciata verso la fine del 2006, vendette 10.4 milioni di unità nei primi 14 mesi. Ci si aspetta che la nuova macchina venderà per il 50%, riuscendo ad ottenere 5.4 milioni di unità per la fine del 2014.


WII U

L’opinione riguardo la prossima macchina di Nintendo è la più pessimistica, paragonata all’incredibile successo del suo predecessore. La Wii vendette 20 milioni di unità tra la fine del 2006 e l’inizio del 2008. Ci si aspetta che Wii U venderà 7 milioni di unità tra la data del suo lancio prevista per la fine di quest’anno e Natale 2013.

Olsen crede che i giochi dedicati alle console saranno contrastati dalla migrazione degli utenti verso i giochi social e mobile. iPad e Facebook avranno alla fine la meglio sulle tradizionali scatole da gioco. Questo solleva seriamente alcune domande difficili riguardo il futuro delle console da gioco e la loro capacità di sopravvivere; persino le attuali vendite delle console non hanno reso ricche Sony e Microsoft, quindi la metà delle loro aspettative potrebbe essere una notizia piuttosto spiacevole.

Se Sony e Microsoft avessero creduto a questi numeri, tuttavia, sarebbe stato improbabile che avessero continuato a produrre, anche se Olsen spiega che tutte le compagnie hanno piani per ottenere più guadagni da ogni utente, il che avrebbe potuto persuaderli che il mercato meritasse quest’investimento. Ad ogni modo, le compagnie delle console non hanno alcun interesse a credere che il mercato delle console sia compromesso.

La Piper Jaffray sostiene inoltre che la quantità media di giochi per ciascuna console che gli utenti acquisteranno rimarrà uguale, quindi il mercato delle console sarà meno allettante per i produttori di videogiochi. Ad esempio, nei suoi primi 14 mesi, la Xbox 360 vendette 5.2 giochi per ogni console, ovvero 53.3 milioni di unità. Se non dovesse cambiare nulla, la nuova macchina avrà una vendita di videogiochi intorno a 30 milioni di unità. Considerando un guadagno medio di, più o meno, 20$ per unità, si tratta di una perdita di 500 milioni di dollari per piattaforma in appena poco più di un anno. Basta moltiplicarlo per le tre piattaforme su un ciclo di sette anni e quello che rimane è una miseria, almeno per quei produttori che credono ancora nelle console.


Il presidente di Nintendo Iwata con in mano l’apparente controller della Wii U

Tutto questo potrebbe avere la conseguenza di spostare l’attenzione dei produttori più verso i giochi casual mobile e meno verso i giochi hardcore per console.
Uno scenario apocalittico.

Olsen ha spiegato che “quello che stiamo suggerendo è che il ciclo delle console di prossima generazione non sarà positivo come lo è stato quello precedente. Sosteniamo che Electronic Arts stia facendo un buon lavoro investendo sul mobile e social gaming e si stia posizionando relativamente meglio di Activision o Take-Two, ad esempio.

[La Piper Jaffray ha dipinto un quadro sinistro e sconfortante per il futuro dell’industria videoludica. ]

Non tutti però sono d’accordo. Jesse Divnich, un analista di EEDAR, ha detto a IGN “penso che la proiezione per quanto riguarda l’hardware di Piper sia valida ma non siamo d’accordo con quella riguardante il software. Solo perchè le console avranno un calo non significa necessariamente che la vendita di giochi verrà influenzata”. Jesse sostiene ci siano troppe incognite, come la natura dell’utente che usa la console. Nell’ultimo decennio sono stati venduti molti Nintendo DS ma questo dato non si è convertito in vendite alte per i giochi perché quegli utenti non erano giocatori hardcore. Inoltre, la natura dell’acquisto di videogiochi sta cambiando, con sempre più persone che acquistano giochi scaricabili su una gamma di prezzi molto ampia. É impossibile prevedere come andrà.

Divnich ha aggiunto anche che “il quadro dipinto dalla Piper Jaffray per il futuro dell’industria certamente non è roseo, ma quando guardiamo alla prossima generazione, una nostra certezza è che il pubblico principale, quei giocatori che amano i loro giochi sportivi, sparatutto e d’azione in alta definizione, continueranno ad essere presenti. Siamo d’accordo sulla rapida evoluzione della piattaforma tablet e che si sta avvicinando sempre più a quello che riusciamo a vedere sulle nostre console HD, ma bisognerà attendere molti anni prima che i tablet inizino a competere allo stesso livello della prossima generazione di console che vedremo tra il 2013 e il 2014“.


I tablet potranno davvero competere con le console di casa?

Certo, mentre gli analisti continuano con le loro ricerche e la loro matematica, in fin dei conti queste sono previsioni basate su dati limitati. Su questo punto Divnich ha detto “ricordo quando nel 2003 e 2004 gli analisti prevedevano che la futura console di Nintendo sarebbe fallita. Persino quando l’hanno vista e ne hanno saputo il nome pensavano fosse uno scherzo. Solo quando hanno iniziato a ottenere più informazioni quelle previsioni sono diventate un po’ più positive. È davvero difficile realizzare queste previsioni quando non sono disponibili molte informazioni“.

Olsen infine ha detto “quello che stiamo cercando di fare è iniziare un dialogo sul ciclo della prossima generazione di console, e basandoci sul lavoro che abbiamo svolto, queste sono le nostre stime migliori. Saranno perfettamente esatte? No, ma ci aspettiamo che il ciclo delle console vedrà un numero decisamente inferiore di unità vendute rispetto a quest’ultimo, e questo è il messaggio che stiamo cercando di diffondere“.

Fonte: uk.games.ign.com

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