Ragnatele tra i tasti – Un’antologia dei titoli dedicati a Spider-Man

Non c’è alcun dubbio che Spider-Man sia un’autentica icona tra i numerosi personaggi Marvel, nonché uno dei super eroi più popolari di tutti i tempi. È quindi del tutto naturale che nel corso degli anni siano stati dedicati numerosi videogiochi al carismatico amichevole arrampicamuri di qurtiere.

Mentre aspettiamo il promettente Spider-Man siglato Insomniac Games in arrivo su PlayStation 4 il prossimo settembre, ripassiamo un po’ di storia dei tie-in dedicati al tessiragnatele. Ovviamente abbiamo incluso solo alcuni dei titoli più importanti, dato che un elenco completo dei videogiochi di Spidey si tradurebbe in una lista di quasi quaranta titoli, senza considerare le sue numerose apparizioni in giochi più corali.

1982 – Spider-Man (Atari)

Menzione doverosa a quello che è stato a tutti gli effetti il primo videogioco dedicato al nostro eroe. Naturalmente al giorno d’oggi quel mucchio di pixel fa abbastanza tenerezza, ma al tempo il problema erano più che altro i comandi poco precisi da gestire e calibrare, che fecero lanciare improperi a parecchi giocatori.

1990 – The Amazing Spider-Man

Dopo i primi esperimenti degli anni ’80, nel nuovo decennio iniziano ad arrivare titoli più interessanti, come questa avventura uscita per Amiga, MS-DOS, Atari ST e Commodore 64. Il nostro eroe deve ritrovare Mary Jane rapita da Mysterio e portata negli studi cinematografici Rockwell Studios. Se solitamente i giochi dedicati a Spider-Man sono action, in questo caso ci troviamo di fronte a un platform costellato di puzzle. Decisamente flemmatico e dalla progressione tediosa, non si può dire che sia invecchiato bene.

1990 – The Amazing Spider-Man vs. The Kingpin

Finalmente un titolo fedele allo spirito dell’adrenalinico arrampicamuri, più veloce e completo in tutti i suoi aspetti. Questa volta Spidey deve vedersela con diversi suoi avversari storici come Doctor Octopus, Lizard, Electro e Venom. Per molto tempo, questo è rimasto il miglior gioco 2D dedicato all’eroe Marvel.

Uscito inizialmente per Sega Master System, il gioco viene in seguito portato su Mega Drive, Game Gear e Sega CD. Quest’ultima versione è ovviamente la migliore, grazie al supporto CD che permette diverse implementazioni: una fluidità di gioco maggiore, cutscene animate e doppiate, una colonna sonora di qualità superiore, nuovi boss e due livelli supplementari.

 

1994 – Spider-Man and Venom: Maximum Carnage

Nei primi anni ’90 Carnage piomba nei fumetti dell’Uomo Ragno, rivelandosi talmente ostico da costringere il nostro eroe ad allearsi con Venom per sconfiggerlo. Nel frattempo nelle sale giochi e nelle case dei videogiocatori il genere beat ‘em up  vive un’epoca d’oro tra i vari Double Dragon, Golden Axe, Final Fight e X-Men. C’era quindi solo da aspettarsi che anche a Spidey venisse dedicato un gioco del genere. Oltre che per il puro divertimento, Maximum Carnage viene apprezzato per lo stile fumettoso e la possibilità di controllare Venom (per la prima volta in assoluto). L’anno seguente sarà rilasciato un seguito intitolato Venom/Spider-Man: Separation Anxiety, sostanzialmente un more of the same.

 

2000 – Spider-Man (Psx)

Dopo diversi anni in compagnia di titoli dimenticabili, arriva finalmente il nuovo Spider-Man sviluppato dai ragazzi di Neversoft (creatori della fortunata serie di Tony Hawk’s Pro Skater) che rappresenta il punto cardine dell’evoluzione dei tie-in dedicati all’arrampicamuri. Creando un action-adventure tridimensionale, Neversoft dà finalmente ampio respiro all’avventura, creando il giusto mood e sfruttando le potenzialità dell’eroe Marvel, facendo sentire il giocatore davvero nei suoi panni, nonostante i limiti tecnici delle console del tempo. SI tratta, semplicemente, di uno dei migliori titoli di Spider-Mandi tutti i tempi. Tra i numerosi tocchi di classe presenti ricordiamo un’inedita fusione tra Carnage e Doc Ock e la partecipazione di Stan Lee come voce narrante. Il meritato successo del titolo spinse Activision ad affidare a Vicarious Visions il seguito Enter Electro, titolo lodevole e davvero molto simile al predecessore, che tuttavia non suscitò altrettanto clamore.

 

2004 – Spider-Man 2

La trilogia cinematografica di Sam Raimi viene trasposta ancora da Activision in altrettanti videogiochi con una formula “espansa”: cioè riprendendo la storyline dei film ma aggiungendo nuove situazioni e avversari. Dei tre tie-in però, il secondo (sviluppato da Treyarch) è senza dubbio il migliore e più rivoluzionario. Mentre il primo Spider-Man: The Movie era un gioco divertente ma senza particolari meriti, Spider-Man 2 introduce una reale dimensione open world (in voga all’epoca dopo il boom di GTA) che permette di esplorare liberamente Manhattan, il senso di ragno durante i combattimenti (feature poi ripresa da molti altri giochi), e un non trascurabile algoritmo fisico che gestisce la ragnatela per volteggiare tra i palazzi: per la prima volta le ragnatele del nostro eroe non vengono appese a un punto indecifrabile fuori dalla visuale, ma effettivamente attaccate ai palazzi circostanti; inoltre viene reso palpabile il senso di velocità e accelerazione dei movimenti a mezz’aria, rendendo il tutto più realistico ed esaltante. Peccato solo che il seguito Spider-Man 3 (stavolta sviluppato da Vicarious Visions) avrà diversi problemi che non lo renderanno valido quanto il predecessore.

 

2005 – Ultimate Spider-Man

Dopo l’esperienza più che positiva con Spider-Man 2, a Treyarch viene affidato questo titolo ispirato all’omonima serie di fumetti, che pertanto abbandona la grafica realistica per una di stile puramente fumettoso con un ottimo cel-shading. Ancora una volta il gameplay si svolge nell’open world di New York, a cui viene aggiunto il Queens, quartiere di Peter Parker. Ma soprattutto, c’è la possibilità di switchare nei panni del colossale Venom e divertirsi a fare strage di criminali con le sue caratteristiche forza e violenza, non ultima l’abilità di ripristinare la propria energia mangiando letteralmente i nemici. La storia dell’avventura, scritta da Brian Michael Bendis, piace talmente all’autore che in seguito decide di trasporla nei fumetti.

 

2010 – Spider-Man: Shattered Dimensions

Purtroppo dopo Ultimate, i successivi giochi dedicati all’amichevole Spider-Man di quartiere iniziano una discesa di qualità evidente. Dopo gli sbilenchi Spider-Man: Amici o nemiciSpider-Man: Il Regno delle Ombre, Shattered Dimensions propone finalmente un’avventura lodevole per cura e varietà. Il giocatore controlla infatti quattro versioni differenti dell’Uomo Ragno (Amazing normale, 2099, Ultimate e Noir), ognuno con le sue abilità peculiari. Da segnalare che per questo progetto vengono coinvolti i doppiatori storici delle varie serie animate TV, oltre all’attore Neil Patrick Harris (Barney in How I Met Your Mother).

 

2011 – Spider-Man: Edge of Time

Dopo essersi divertiti con le dimensioni parallele, gli sviluppatori di Beenox intraprendono nuovamente la strada degli Spider-Man multipli creando un gioco in cui si impersonano parallelamente l’eroe “normale” del presente e la versione 2099, la cui missione è quella di riscrivere la storia ed evitare che Peter Parker venga ucciso dall’Anti-Venom. Nonostante la precedente esperienza tutto sommato positiva e una storia scritta da Peter David, Beenox non riesce a replicare la qualità di Shattered Dimensions, creando un gioco meno vario, troppo lineare e ripetitivo.

 

2012 – The Amazing Spider-Man 1 e 2

Gli ultimi due titoli usciti dedicati all’arrampicamuri Marvel (escludendo quelli mobile) sono i tie-in degli ultimi film Sony con Andrew Garfield, e purtroppo seguono la fase discendente già iniziata in precedenza. Il primo The Amazing Spiderman quanto meno aveva il pregio di iniziare subito dopo gli avvenimenti del film, quindi al livello di storyline non era così scontato, ma si trattò comunque di un titolo sviluppato di fretta per far coincidere l’uscita nello stesso periodo del film, e il risultato non fu lusinghiero nei confronti dell’amato eroe. The Amazing Spiderman 2 è (se possibile) ancora peggio, partendo già male per essere la conversione videoludica di un film da dimenticare.

Per quanto il personagio di Spider-Man sia carismatico e videoludicamente forte di per sè – e titoli di tutto rispetto come Spider-Man 2 e Ultimate Spider-Man lo dimostrano senza ombra di dubbio – la storia insegna che non è cosa semplice sviluppare un gioco con l’arrampicamuri come protagonista. Da quanto abbiamo visto fin’ora, pare che Insomniac ce la stia mettendo tutta per offrirci la miglior esperienza di sempre nei panni dell’Uomo Ragno, ed è superfluo dire che dopo i giochi degli ultimi anni non vediamo l’ora di tornare a indossare il costume e sparare ragnatele.

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