Wuchang: Fallen Feathers il souls like Cinese folle
Wuchang Fallen Feathers è il souls like cinese che sfida i big del settore e ci riporta alla mente quanto la velocità, l'estetica e il feeling facciano la differenza in un videogioco.

Negli ultimi anni, il panorama dei soulslike ha conosciuto una vera e propria esplosione. Il successo planetario di Elden Ring ha spalancato le porte a una nuova generazione di giochi che cercano di unire sfida brutale e world building profondo. Wuchang: Fallen Feathers, sviluppato da Leenzee Games e pubblicato da 505 Games, vuole inserirsi proprio in questo filone. Ma a differenza di molti tentativi mediocri, questo titolo prova a distinguersi non solo per la sua natura di soulslike “duro e puro”, ma anche per la scelta di una cornice culturale inedita: la Cina della tarda dinastia Ming, contaminata da leggende, folklore e orrore soprannaturale.
In questo articolo scopriremo in modo esaustivo ogni aspetto del gioco: la trama, l’ambientazione, il combat system, il level design, i punti deboli e il potenziale commerciale. Non si tratta di un’anteprima superficiale, ma di un’analisi approfondita per aiutarti a capire se questo soulslike merita di entrare nella tua collezione.
La Trama e l’Ambientazione: Folklore Orientale e Decadenza
Un mondo infestato dal Feathering
La protagonista di Wuchang: Fallen Feathers è Bai Wuchang, una piratessa che si risveglia in un regno devastato dalla corruzione. La piaga che affligge le terre si chiama Feathering, una malattia che trasforma gli esseri umani in mostri deformi, privi di ragione. Bai stessa è contaminata, ma sembra in grado di mantenere un fragile equilibrio tra la follia e la lucidità. Questa ambiguità è il cuore del racconto: è l’arma che la salva, ma anche la condanna che potrebbe consumarla.
Una narrazione da scoprire pezzo dopo pezzo
Come tradizione FromSoftware insegna, la storia non viene mai raccontata in modo lineare. Non ci sono lunghe cinematiche a spiegare tutto. Al contrario, il giocatore deve scoprire ogni frammento da solo, attraverso:
- dialoghi criptici con NPC sparsi per il mondo,
- descrizioni dettagliate di armi, reliquie e oggetti,
- piccoli eventi ambientali che suggeriscono il passato.
Ogni zona, ogni boss, ogni manufatto contribuisce a un mosaico narrativo che chiede partecipazione attiva. È un approccio che divide: chi cerca una trama chiara e immediata potrebbe sentirsi spaesato, mentre chi ama la narrativa emergente troverà un tesoro da scavare.
La Cina della tarda dinastia Ming come non l’avete mai vista
L’ambientazione è senza dubbio il tratto più originale. Wuchang non si limita a riproporre le atmosfere medievali europee: la sua estetica è un omaggio a templi decadenti, villaggi perduti tra nebbie, statue spezzate e creature ispirate ai miti cinesi. Questo mix di folklore e orrore crea un mondo familiare nei meccanismi, ma sorprendentemente nuovo nell’immaginario.
Il Combat System: Schivate Perfette e Rischio Costante
La scommessa di eliminare la parata di base
Wuchang prende una decisione drastica: rimuovere completamente la parata standard. Dimentica gli scudi di Dark Souls o il contrattacco di Sekiro. Qui la difesa si basa solo su una schivata perfetta che richiede un tempismo impeccabile. Questa scelta obbliga il giocatore a un’attenzione costante: non puoi contare su un colpo parato all’ultimo secondo per salvarti.
Ritmo lento e ponderato
Ogni arma è pesante e richiede un investimento di stamina e tempo. Le combo rapide sono rare e spesso inefficaci contro nemici più grossi. Questo ritmo compassato restituisce una sensazione di impatto, ma aumenta anche la difficoltà percepita. Se ami i soulslike “aggressivi” come Bloodborne, potresti trovare Wuchang più punitivo.
Discipline e build personalizzabili
Nonostante l’apparente rigidità, la varietà di build è uno dei punti di forza. Le discipline – abilità speciali legate alle categorie di armi – cambiano radicalmente il modo di affrontare i nemici. Alcune armi, come le asce, permettono di bloccare i colpi con una parata contestuale. Altre privilegiano colpi ad area o combo che ricaricano il mana più velocemente.
Magia come estensione del corpo a corpo
Le magie di Wuchang non sono “la via facile”. Ogni incantesimo consuma energia generata unicamente combattendo e schivando. Non puoi ricaricare tutto con un oggetto. Questo equilibrio forza a rimanere costantemente in mischia, bilanciando rischi e vantaggi.
La Progressione: Una Sferografia Profonda e Complessa
L’albero delle abilità
Il sistema di progressione si basa su una sferografia a rami multipli. Ogni livello ti permette di spendere punti in:
- statistiche passive (forza, agilità, costituzione),
- perk speciali che modificano le armi,
- nodi che sbloccano nuove magie o discipline.
La profondità è tale che puoi investire decine di ore solo per ottimizzare la build. Puoi scegliere di specializzarti in un’unica arma o creare un ibrido tra corpo a corpo e magia.
Due armi equipaggiabili
Puoi avere due armi principali sempre pronte, da alternare in tempo reale. Questa caratteristica è preziosa per adattarsi a boss e situazioni imprevedibili. Se un’arma pesante risulta troppo lenta contro nemici veloci, puoi passare a una lancia o a una spada.
Personalizzazione visiva ed estetica
L’equipaggiamento non è solo statistica: ogni set cambia completamente l’aspetto di Bai Wuchang. Dai completi tradizionali cinesi ai costumi più audaci e controversi, la varietà estetica è notevole. Va detto, però, che alcune armature dal design fanservice possono risultare fuori luogo rispetto al tono cupo della trama.
Level Design ed Esplorazione: Un Mondo da Decifrare
Struttura interconnessa, ma non sempre perfetta
Wuchang tenta di ricreare la magia di Dark Souls con un mondo labirintico. Ogni zona si collega alle altre con scorciatoie e passaggi segreti. Tuttavia, in certi momenti la linearità prende il sopravvento, lasciando aree un po’ più “corridoio” che “labirinto”.
Il fascino dell’esplorazione senza mappa
Non esiste una minimappa. Orientarsi significa osservare l’architettura, i punti di riferimento e i dettagli. Un approccio che aumenta l’immersione, ma che può spiazzare chi preferisce esperienze più guidate.
Boss opzionali e percorsi multipli
Alcuni boss possono essere affrontati in ordine non fisso. Questo sistema rende ogni partita unica. Non esiste un percorso “giusto”: puoi scegliere di rischiare in aree più difficili subito, con ricompense più preziose.
Grafica, Prestazioni e Direzione Artistica: L’Impatto dell’Atmosfera
Un impianto visivo che punta più al mood che alla tecnica
Wuchang: Fallen Feathers utilizza Unreal Engine 5, ma non si propone come un titolo che vuole stupire con il fotorealismo. La qualità delle texture ambientali è discreta, con alcuni dettagli molto curati – come i motivi scolpiti nelle architetture o i decori rituali – e altre superfici che appaiono più semplici. Il focus principale è l’atmosfera, capace di evocare sensazioni di decadenza e tragedia.
I villaggi in rovina, le statue spezzate e le foreste corrotte sono resi con una palette di colori scuri e desaturati, arricchiti da contrasti cromatici che esaltano il senso di pericolo. In alcune aree, l’uso sapiente della nebbia e delle luci dinamiche restituisce un’ottima profondità visiva. Laddove il dettaglio tecnico non impressiona, la direzione artistica compensa con personalità.
Creature e boss iconici
Gli sviluppatori hanno dato il meglio di sé nella creazione dei nemici principali. I boss sono figure contorte, spesso ispirate alla mitologia cinese, con design che uniscono eleganza e orrore. Ne sono esempi il colosso piumato che ricorda un’arpia demoniaca o il sacerdote corrotto che invoca presenze spettrali. Sono momenti visivamente potenti, in grado di lasciare un ricordo duraturo.
Prestazioni e ottimizzazione
Sul piano tecnico, le prove su PC hanno restituito un’esperienza abbastanza fluida, con framerate stabile anche in battaglie concitate. Resta però da verificare come si comporteranno le versioni console, in particolare su Xbox Series S, dove potrebbe essere necessario ridurre la risoluzione dinamica o semplificare effetti visivi per mantenere la stabilità.
Un aspetto che richiede miglioramenti è quello delle animazioni. Alcuni movimenti della protagonista, specie le transizioni tra un attacco e una schivata, sono ancora rigidi. Lo stesso vale per certi nemici minori, le cui reazioni agli impatti possono sembrare legnose. Si tratta di difetti che, in un gioco dove il tempismo è cruciale, rischiano di penalizzare l’esperienza.
Difetti e Criticità: Un Progetto Coraggioso, Ma Imperfetto
Combat system rigido e punitivo
La scelta di eliminare la parata di base e puntare tutto sulle schivate perfette rende il gameplay originale ma anche divisivo. Questo sistema aumenta la tensione, ma riduce la flessibilità tattica. Chi è abituato a un approccio più difensivo potrebbe sentirsi limitato.
La gestione dell’animation lock, che blocca il personaggio durante le azioni, amplifica la frustrazione in caso di errori. Quando affronti boss dotati di hyper armor e hitbox generose, la percezione di scontro impari diventa inevitabile.
Progressione e interfaccia
Sebbene la sferografia sia uno dei punti di forza del gioco, la sua complessità potrebbe scoraggiare i meno esperti. Navigare l’albero delle abilità e capire quali nodi sbloccare richiede tempo e pazienza. L’interfaccia stessa è minimale, talvolta persino spartana, e avrebbe bisogno di un design più intuitivo.
Scrittura e caratterizzazione dei PNG
Il fascino dell’ambientazione si scontra con la scarsa originalità di alcuni NPC. Il mercante misterioso, l’eremita saggio e il cavaliere decaduto sono figure già viste mille volte. La sensazione è che gli sviluppatori abbiano preferito la sicurezza degli archetipi a una scrittura più coraggiosa.
Confronto con Altri Soulslike e Posizionamento nel Mercato
Dove si colloca Wuchang nella galassia soulslike?
Se Dark Souls ha codificato le regole, Bloodborne ha portato il dinamismo e Sekiro ha spinto l’abilità ai limiti estremi, Wuchang si inserisce come un ritorno alle origini con qualche variazione coraggiosa. Il ritmo lento e metodico, la schivata come unica difesa, la progressione articolata: tutti elementi che lo rendono più vicino ai primi Souls che alle derive moderne.
Rispetto ai competitor di fascia media, come Lies of P o Mortal Shell, Wuchang si distingue per il world building orientale e per l’ibridazione tra magia e corpo a corpo. Sul piano tecnico resta qualche passo indietro, ma il fascino culturale e il potenziale della lore potrebbero garantirgli un seguito fedele.
Potenziale commerciale e visibilità
Il debutto su Xbox Game Pass al day one è una scelta strategica che potrebbe rivelarsi vincente. La curiosità verso i soulslike è altissima, e il fascino dell’ambientazione cinese potrebbe attrarre una fetta di pubblico stanca degli scenari europei medievali. L’unico rischio è che le criticità tecniche e il combat system divisivo frenino la crescita del passaparola.
Se il team sarà rapido a rilasciare patch correttive e aggiornamenti di contenuto, Wuchang potrebbe diventare un punto di riferimento per chi cerca un soulslike diverso dai soliti standard.
Vale la Pena Giocare Wuchang: Fallen Feathers?
Wuchang: Fallen Feathers è un soulslike coraggioso, che osa proporre un’identità forte in un mercato dominato da cloni senz’anima. La sua atmosfera oscura, il folklore cinese e la progressione profonda sono elementi che lo rendono speciale. Ma è anche un progetto imperfetto, con un combat system rigido e una componente tecnica che richiede ulteriori rifiniture.
Chi ama i soulslike troverà qui una sfida appagante e un mondo da esplorare centimetro dopo centimetro. Chi invece cerca un’esperienza più rifinita e accessibile dovrebbe valutare attentamente i propri gusti prima di acquistarlo.
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