Alone in the Dark, il trailer mostra la stima della critica

Alone in the Dark è stato molto apprezzato dai fan della serie e dalla critica e il suo nuovo trailer lo dimostra appieno.

Alone in the Dark
Una panoramica al buio del manicomio luogo dell'azione

Alone in the Dark è una saga videoludica creata e sviluppata da Pieces Interactive e pubblicata da THQ Nordic e nel 1992 il primo capitolo della serie è approdato nell’universo dei giocatori e delle giocatrici amanti di un genere specifico. Questa saga è uno dei primi esempi del genere survival horror che in seguito è stato reso celebre dalla serie survival horror per eccellenza targata Capcom, ovvero Resident Evil.

In queste ore il team di sviluppo del titolo ha deciso di rilasciare un nuovo trailer che mostrasse quanto la critica abbia apprezzato il capitolo mettendo in evidenza i voti e i pareri più eclatanti. Ma non è stata soltanto la critica ad apprezzare ampiamente il gioco e infatti anche gli utenti che l’hanno giocato si sono definiti più che soddisfatti.

Ad esempio guardando le recensioni dei giocatori e delle giocatrici su Steam scopriamo che il 79% del totale che sono state pubblicate in questo ultimo mese risultano essere positive. Questo significa che il titolo è stato apprezzato fin dalla sua uscita e che continua a essere amato e giocato da diversi utenti. Il capitolo è uscito lo scorso 20 marzo e a distanza di poco più di un mese il suo apprezzamento non è per nulla calato, anzi: pare proprio che aumenti giorno per giorno.

Alone in the Dark, un gioco nostalgico

Alone in the Dark è un capitolo survival horror che ha rivisto la luce lo scorso marzo su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S dopo che il titolo originale era uscito nel 1992 in esclusiva PC. Il titolo mette i giocatori e le giocatrici davanti a un bivio: scegliere di intraprendere l’avventura con il detective Edward Carnby o con Emily Hartwood, la nipote della persona scomparsa.

Questi due personaggi entrambi giocabili in due diverse partite giungono in un manicomio noto come Derceto Manor con l’unico scopo di riuscire a trovare lo zio scomparso di Emily, Jeremy. Iniziando la partita ci avventuriamo così in un universo ricco di segreti, indagini da fare e colpi di scena da brivido con un gameplay esplorativo, combattivo e pieno zeppo di puzzle da risolvere per poter andare avanti. Il nuovo trailer mostra come tutti questi elementi siano stati ampiamente accolti positivamente dalla critica.

Nonostante il gioco sia uscito da poco più di un mese ci sono stati diversi aggiornamenti per migliorarne le prestazioni e tra questi l’ultimo uscito risale alla fine di marzo scorso e riguarda alcuni bilanciamenti per il fucile. Chi l’ha giocato ha potuto testare con mano come i combattimenti siano alquanto legnosi e difficili da controllare ma questo è stato appositamente realizzato così per rendere ancora più complicato il momento battaglia e far salire l’ansia nel giocatore o nella giocatrice.

Alone in the Dark
Emily e Edward in primo piano su sfondo nero

Precursore del survival horror

Come i più esperti sanno Alone in the Dark è stato uno dei giochi che ha dato il via al genere survival horror nell’universo videoludico e che ha spalancato le porte per moltissimi altri titoli che abbracciano questo genere apprezzato molto dai giocatori e dalle giocatrici sparsi per il mondo. Questo genere di giochi ci porta in realtà parallele che ci incutono una certa dose di ansia dovuta alla presenza di mostri che ci impediscono di proseguire nella storia.

Per poter riuscire ad andare avanti dobbiamo immergerci a fondo nell’ambientazione e nella storia del gioco e cercare di risolvere numerosi enigmi che ci assicurano il proseguimento del gioco. Azione, combattimenti, esplorazione, nemici, puzzle ed enigmi sono gli ingredienti essenziali per un vero survival horror dei quali la saga di Resident Evil ha fatto indigestione.

Infatti una delle serie survival horror più note e amate nel panorama videoludico è proprio quella firmata Capcom, vale a dire Resident Evil. In questa saga troviamo personaggi carismatici catapultati in una realtà epidemica piena zeppa di morti viventi mutati con diverse varianti di virus e, nei primi titoli soprattutto, bisogna risolvere una buona dose di enigmi per potersi salvare la pelle e scappare dalla minaccia degli zombie. Il survival horror è un genere che ci tiene sulle spine ma che viene molto amata perché è in grado di metterci alla prova e di farci gustare il tanto agognato e sudato finale di gioco.

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