Modding Switch: Nintendo potrebbe presto bloccare le console modificate

Tramite l'aggiornamento dell'User Agreement EULA, Nintendo dichiara guerra a qualsiasi uso improprio della propria proprietà intellettuale. L'azienda giapponese potrebbe bloccare direttamente le console dei consumatori, scopriamo tutti i dettagli.

Modding Switch
Nintendo dichiara guerra all'emulazione e al modding

Dopo otto anni dal lancio della prima iterazione, i fan di tutto il mondo non vedono l’ora di mettere le proprie mani su Switch 2, in arrivo il prossimo mese. Nel frattempo, Nintendo ha aggiornato il proprio User Agreement, adottando una posizione decisamente più rigida nei confronti del Modding e dell’emulazione.

La casa di Kyoto non ha mai esitato di mostrarsi aggressiva verso ogni utilizzo illecito dei suoi prodotti, ma la nuova politica sembrerebbe adottare un tono decisamente più marcato. L’azienda, infatti, si riserva ora il diritto di bloccare liberamente qualsiasi console che presenti modifiche fisiche e software, senza alcun preavviso.

Questa misura rappresenta forse l’azione più diretta mai intrapresa prima nei confronti dei singoli clienti, ma è il risultato di anni di scontri legali contro i promotori di emulazione e Modding. Solo lo scorso anno, Nintendo ha fatto causa a una nota società specializzata in modifiche per Switch, accusandola di pirateria.

Ma andiamo a scoprire più nel dettaglio cosa comporterà questa nuova politica adottata da Nintendo e le possibili conseguenze per i consumatori.

Modding Switch
Modding switch | Tutti i clienti rischiano il blocco delle console

Modding Switch, una violazione della politica aziendale di Nintendo

In un recente aggiornamento del proprio EULA rinvenuto da Game File, Nintendo ha annunciato la possibilità di bloccare parzialmente o completamente dispositivi e account associati, nel caso vengano rilevate attività considerate illegali.

Tra queste, rientrano modifiche hardware o software alla console, ma anche operazioni come l’estrazione di file interni dalla memoria del dispositivo. In pratica, gli utenti rischiano di ritrovarsi con una console inutilizzabile anche solo per aver scaricato dati di sistema, pratica comune nel modding o nell’uso di emulatori.

A un primo impatto, potrebbe sembrare un semplice inasprimento della già nota politica di Nintendo contro l’uso illecito dei propri prodotti. Tuttavia, l’introduzione del blocco totale delle console rappresenta una misura decisamente più severa rispetto al passato.

Nintendo è nota da tempo per la sua posizione “anti-emulazione”, portando avanti numerosi azioni legali contro parti terze ma, con le nuove misure introdotte, l’azienda potrà colpire direttamente i propri utenti finali. Un ban al proprio account o una console bloccata rappresenta una mossa piuttosto severa se si considerano i prezzi sempre più elevati delle nuove piattaforme. 

Sebbene il blocco di una console rappresenti una mossa comunque relativamente lieve verso la pirateria rispetto ad altre sanzioni legali, questo dimostra quanto Nintendo sia determinata a contrastare il fenomeno. Rimane esemplare il caso di un modder giapponese finito in manette per aver venduto online dei salvataggi hackerati di Pokemon Sole, rischiando anni di prigione.

Il messaggio di Nintendo è piuttosto chiaro: l’azienda non intende più tollerare alcun uso illecito dei propri prodotti e le conseguenze potranno ricadere direttamente sui consumatori. Quindi, se state pensando di modificare software o di fare un utilizzo improprio dei prodotti di Nintendo, fareste bene a pensarci due volte.

Qui potete scoprire il nostro Hands-on di Switch 2.

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