Pillars of Eternity 3 come Baldur’s Gate 3?
Nonostante Avowed fosse un RPG in prima persona e completamente in 3D ambientato nel mondo di Eora, non era un sequel diretto di Pillars of Eternity

In un’intervista con Gamepressure, Josh Sawyer ha parlato del futuro della serie, suggerendo che un eventuale Pillars of Eternity 3 potrebbe introdurre un mondo completamente in 3D.
Una delle cose che renderebbe più interessante un sequel, secondo Sawyer, è quella di ammodernare il mondo di gioco mantenendo la profondità narrativa e le scelte morali dei precedenti capitoli. Non esistono ancora conferme ufficiali, ma l’idea di un nuovo capitolo comincia a essere già nell’aria. I fan della saga sperano in un ritorno epico, arricchito da una grafica moderna, ma senza perdere l’anima profonda e complessa che ha sempre contraddistinto la serie.
Il futuro di Pillars of Eternity sarà in 3D?
Parole forti da parte di Sawyer che cita Baldur’s Gate 3 nella sua intervista, lodando l’impatto della tridimensionalità sul gameplay. Immaginando un possibile Pillars of Eternity 3 che unisce le meccaniche di Pillars of Eternity II: Deadfire a un ambiente dinamico e reattivo, con ostacoli legati all’elevazione e terreni modificabili.
Sawyer ha aggiunto che una struttura 3D isometrica in stile Baldur’s Gate 3 renderebbe anche la produzione artistica più efficiente, aumentando il dinamismo complessivo del gioco.
L’ultimo capitolo principale del franchise resta Pillars of Eternity II: Deadfire (2018), mentre Avowed, uscito di recente, ha continuato a espanderne l’universo narrativo della serie, pur non essendo un sequel diretto.
Da grande fan dei vecchi Baldur’s Gate, creati dalle ormai “defunte” BioWare e Black Isle Studio, e di Dungeons & Dragons in generale, sin da Advanced D&D, Pillars of Eternity fu, nel 2015, un sogno che si avverava. All’epoca erano rarissimi i giochi di quel genere. Notti insonni a cercare la build più divertente da giocare nella run successiva, sfide da intercorrere nel mondo di Eora – come una partita giocando solo un Ladro, o solo un Druido. Era diventato qualcosa di cui non potevo fare a meno.
Diversamente fu per Pillars of Eternity II: Deadfire, complice il tempo che cominciava a diventare inferiore, o l’ambientazione marittima che mi coinvolgeva molto meno, non ha avuto lo stesso impatto.
All’annuncio di Avowed, i fan di Obsidian Entertainment erano entusiasti, per poi rimanere un po’ delusi del prodotto finito a causa di alcuni problemi strutturali, nonostante il gioco non sia assolutamente scadente, anzi.
È davvero necessario inseguire il modello di Baldur’s Gate 3 per evolversi? Oppure Pillars of Eternity può trovare la sua identità senza snaturarsi troppo? Per ora, non ci resta che attendere. Attendiamo l’accensione di una nuova fiamma per Eora.