PlayStation: “Continueremo a rilasciare i nostri giochi su PC, oltre che PS5”
Ovviamente non day one, ma con il solito voluto e necessario ritardo di circa 1 anno.

Nell’incontro business dal quale già è scaturito materiale per qualche news, che ti invito a recuperare nell’homepage del sito, il CEO di Sony Interactive Entertainment Hideaki Nishino si è slacciato su molti argomenti diversi.
In particolare, in questo caso, sull’arrivo dei titoli first party Sony PlayStation su PC. Non preoccuparti, la strategia di portare i giochi anche su PC continuerà, con le solite regole.
Giochi PlayStation su PC? Sì, ma sempre dopo almeno un anno
Secondo Nishino, Sony vuole continuare la strategia corrente del rilasciare titoli first player narrativi su PlayStation 5, e poi arrivare su PC con almeno un anno di ritardo per catturare un pubblico più ampio.
Nonostante questo, Nishino è anche stato molto chiaro nel dire che PlayStation non ha una strategia multipiattaforma (ndr: come quella di Xbox). Piuttosto Nishino considera la presenza di un titolo first party Sony su PlayStation 5 e PC come parte di una strategia multidevice, non considerando quindi il PC come una piattaforma ma semplicemente come un dispositivo diverso.
Il CEO ha anche confermato che PlayStation continuerà a rilasciare almeno un single player tripla A all’anno.
Termini diversi, ma ho capito l’antifona
Il tecnicismo del chiamare l’arrivo su PC come parte di una strategia multi-dispositivo è sicuramente una sottigliezza lessicale che posso gradire, per assurdo, ma che dall’altro lato non comprendo appieno, dato che il PC è a conti fatti un’altra piattaforma, o che, per lo stesso ragionamento, anche Xbox e Nintendo Switch potrebbero essere considerate altri dispositivi.

Posso però capire che il PC a livello funzionale non rappresenta solo una piattaforma ma un sistema molto più ampio, fatto di ambienti digitali di lavoro, sociali, di comunicazione, di consumazione di prodotti d’intrattenimento anche diversi dal videogioco.
Questo sicuramente distacca il PC dallo status di piattaforma e, a conti fatti, può astralmente essere considerato un dispositivo. A favore di questo ragionamento, mentre scrivo, mi rendo anche conto che lo smartphone non è propriamente considerato un dispositivo, nei report fiscali di moltissime compagnie, ma un dispositivo, cosa che darebbe ragione al CEO di PlayStation.
Un secondo commento lo riservo per quel “almeno un single player narrativo l’anno”, regola che sembra voler stringere la cinghia per i prossimi anni fiscali e che non rende giustizia a quest’anno, nel quale dovremo vedere 2 – se non 3 – single player tripla A arrivare su PlayStation. Tra pochissimo infatti arriverà Death Stranding 2 (che sto giocando e, mamma mia, quanto ho da raccontarti), mentre più avanti nell’anno vedremo Ghost of Yotei.
Perché “forse 3”? Perché c’è chi in realtà ipotizza, fra speranza e trip onirico, di vedere Saros, il nuovo titolo di Housemarque, già a Natale, ma personalmente non lo credo troppo possibile, data l’uscita di Ghost of Yotei a Ottobre.
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