The Sims: Maxis cerca sviluppatori in Europa

Andiamo dietro le quinte di Maxis e il prossimo The Sims grazie ad un intervista di Gamedeveloper a Philip Ring, produttore esecutivo del franchise.

È stato un anno sicuramente impegnativo per Maxis, casa di sviluppo di The Sims; dopo un percorso “accidentato” per il lancio di The Sims 4: My Wedding Story, Maxis ha annunciato che The Sims 4 diventerà free-to-play e che il team è già al lavoro sulla prossima iterazione del franchise, quella che è stata definita “una piattaforma creativa next-gen“.

The Sims 4

In pentola bolle molto, quindi, ed è talmente tanto da gestire che il talento che servirà per realizzare il tutto è… beh, molto. Parte di questo investimento sul futuro di The Sims, hanno raccontato EA e Maxis a Game Developer, è la ricerca di nuovi e nuove dipendenti…in Europa. È una chiara espansione della politica “remote” di Maxis, ed una scelta che permetterà a nuovi sviluppatori e sviluppatrici di lavorare su The Sims, sia esso The Sims 4 nella sua trasformazione a free-to-play, sia esso il nuovo titolo del franchise, ma vediamo cos’altro possiamo estrapolare dall’intervista.

Perché Maxis ha deciso di assumere in Europa?

Una cosa è espandere una politica di lavoro a distanza per assumere nei paesi in cui si ha già una sede (al momento gli uffici di Maxis sono tutti in Nord America, con alcuni membri del team europei), un’altra è espandersi in un intero altro continente. The Sims ha un enorme pubblico, ed incredibilmente eterogeneo; inoltre, è una serie che si basa sul vivere fantasie uniche, ma finora è stata, percettibilmente o meno, centrata attorno alla prospettiva Americana, nord americana per la precisione, di queste “fantasie”.

The Sims 4

L’obiettivo è chiaramente quello di infondere nel processo di sviluppo di The Sims un numero sempre maggiore di elementi culturalmente diversi, un po’ come già da tempo fa Ubisoft, in particolare nei suoi Assassin’s Creed. Questo cambiamento di mentalità è stato ovviamente anche determinato dall’effetto che il COVID-19 ha avuto, anche se, a differenza di altri sviluppatori, il modello di lavoro ibrido promosso da Maxis non ha subito troppi scossoni o minacce alla produttività, dalla pandemia.

Sentirsi rappresentati/e, anche nelle piccole cose

Lo so, è un titolo di paragrafo un po’ strano, ma uso l’esempio dell’intervista per spiegarmi meglio: Ring, il produttore esecutivo, è cresciuto nel Regno Unito e ha raccontato di come la sua esperienza nel sistema educativo del paese sia stata molto diversa da come quel sistema è stato realizzato in The Sims, in particolare nel contesto delle uniformi scolastiche, molto più comuni nel Regno Unito che negli Stati Uniti.

The Sims 4

In funzione di questo, alcuni utenti potrebbero lamentare l’impossibilità di esprimere sé stessi pur nel rispetto del codice di abbigliamento di un sistema “a divise” come quello britannico: pensate anche solo ad un maglioncino intorno alla vita, agli hijab che si abbinano o contrastano con l’uniforme, ai bottoni, alle spille: queste sono tutte le sottigliezze che un sistema di gioco come The Sims dovrebbe essere in grado di produrre ed offrire.

Un altro esempio molto rapido sono i “pasti” in famiglia: ora come ora quelli rappresentati nel gioco non riflettono cosa è comune nel mondo, solo la “normalità” nord-americana. Sono assolutamente spunti interessanti per dialoghi altrettanto interessanti.

Guardare anche al di fuori del videogioco

Molto spesso i Game Designer non studiano solo i videogiochi, tanto che ci è spesso consigliato di guardare soprattutto ad altre piattaforme, e in questo caso gli sviluppatori e le sviluppatrici di The Sims non sono da meno, rubando ad esempio da piattaforme come Wayfair nel modo in cui vestiti e oggetti sono mostrati all’utente, e come questi possono interagire con essi.

È una cosa fantastica, perché significa che coinvolgiamo persone che potrebbero non aver fatto il nostro stesso “percorso tradizionale” per arrivare a sviluppare videogiochi.

La scelta di Maxis di guardare a settori “adiacenti al videogioco” (e, ad essere sinceri, ce ne sono pochi che non sono in grado di esserlo anche solo collateralmente) potrebbe essere particolarmente interessante nell’attuale contesto delle assunzioni, dato che spesso si cerca l’individuo iper-specializzato in qualcosa del mondo game dev, e meno il “generalista” che magari ha avuto un decennio di esperienza altrove.

The Sims 4

Aziende come Maxis e in generale gli studi di sviluppo sono infatti in competizione per un bacino di dipendenti a volte molto ridotto, tanto che, oggi, esistono alcune discipline, nel contesto del game dev, talmente specializzate da essere rappresentate da (forse) un centinaio di dipendenti in tutto il mondo.


È sempre interessante guardare dietro le quinte del mondo dello sviluppo di videogiochi, e poterlo fare nel contesto di un’azienda di spessore come Maxis è un’opportunità che spero si ripeta in futuro.

Vai alla scheda di The Sims 4
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