11-11 Memories Retold – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Come ogni buon videogiocatore sa, la guerra non cambia mai. O forse no, la guerra è cambiata. Poco importa, in verità, poiché 11-11 Memories Retold ci racconta di una guerra diversa, ci racconta del primo conflitto mondiale dal punto di vista di due persone per nulla simili ma che, in una certa misura, sono scese in campo spinte dall’amore e non dalla violenza. La guerra rimane però spietata e alla fine dovranno farci i conti.

11-11 Memories Retold

I nostri protagonisti sono due, Harry e Kurt, rispettivamente canadese e tedesco. Il primo vive tranquillamente a Toronto, lavorando come fotografo. Il giovane è innamorato da tempo della sua migliore amica ma non ha il coraggio di confessarsi. Un giorno, un militare di alto grado entra nel negozio in cui lavora Harry e lo convince a seguirlo in guerra, in veste di fotografo. Il giovane accetta, desiderando non la violenza ma unicamente l’uniforme per diventare un eroe e fare colpo sulla ragazza.

Kurt, invece, lavora come ingegnere presso una fabbrica di zeppelin. Un giorno, scopre che l’unità del figlio è andata dispersa. L’uomo non può restare a casa senza sapere che destino sia stato riservato al giovane. Chiedendo scusa alla moglie e alla figlia piccola, parte per il fronte, senza voler realmente imbracciare un fucile.

11-11 Memories Retold ci farà controllare un personaggio alla volta, vivendo le loro storie passo per passo, fino a quando inevitabilmente si intersecheranno. L’opera di Digixart e Aardman Animations è un’avventura narrativa lineare e abbastanza fluida, divisa in tante piccole sequenze. Dovremo interagire con pochi elementi ambientali per poter proseguire, spostando casse, raccogliendo oggetti o scattando fotografie nei panni di Harry. La quantità ludica è quindi limitata, come è tipico del genere: oramai sappiamo benissimo cosa aspettarci e ognuno saprà capire se si tratta di un difetto oppure no.

11-11 Memories Retold

Ogni azione e ogni sequenza, quindi, non desidera metterci alla prova: vuole unicamente raccontarci una storia non di guerra, ma che si muove “dentro” la guerra. Il conflitto viene mostrato sotto tutti i suoi punti di vista: il fronte, con le sue trincee fangose, le esplosioni e il gas che ha mietuto innumerevoli vittime, ma anche i villaggi lontani, con la vita di chi della guerra subisce le conseguenze senza aver forse nemmeno visto una pistola. Non sempre le sequenze sono efficaci: alcune fasi sono fin troppo rapide e l’impatto emotivo è limitato in tal caso.

I due protagonisti, però, convincono: mosche bianche in mezzo alla morte che cercano continuamente di trovare una direzione. Il punto d’arrivo, inoltre, è in mano al giocatore: nel corso del gioco dovremo compiere alcune scelte, ma tutto verrà realmente deciso nel finale. L’opera propone molteplici conclusioni e sa emozionare. Non aspettatevi innumerevoli diramazioni in stile Detroit: Become Human, ovviamente, ma preparatevi a una dura scelta.

L’emozione, però, non deriva tutta dalla narrazione ma giunge anche grazie all’ottimo doppiaggio e alla notevole colonna sonora realizzata in collaborazione con la British Philharmonia Orchestra. Musica e dialoghi danno un tono sognante all’intera opera, poetica anche nei casi in cui la morte si affaccia prepotentemente. Forse, la componente grafica aiuta a rendere il tutto più leggero. Di sicuro, fa sì che l’opera ottenga un’anima unica.

11-11 Memories Retold

11-11 Memories Retold è un quadro impressionista sempre in movimento, definito da grandi pennellate. Il colore e la luce sono gestiti molto bene e ogni inquadratura è un piccolo dipinto. Non tutti gli elementi sono definiti allo stesso modo e alcune sequenze potrebbero essere un po’ troppo fumose, sopratutto sugli schermi più piccoli, ma a conti fatti non è un grande problema. Allo stesso modo, non creano creano grandi fastidi alcune imprecisioni (sottotitoli che non appaiono, prompt di comando imprecisi e caricamenti non ottimizzati) ma di certo dispiace che tutto non sia allo stato d’arte.

Il gioco dura, potremmo dire, il giusto: in circa cinque ore avrete vissuto tutta l’opera di Bandai Namco. Il valore di rigiocabilità dipende molto dal singolo: sono presenti molti collezionabili, fotografie o documenti che raccontano della Prima Guerra Mondiale, facilmente rintracciabili ma comunque perdibili, inoltre i finali sono interessanti da esplorare. Questi ultimi, però, possono essere visti semplicemente caricando il penultimo capitolo e giocando meno di una mezz’ora, cambiando le proprie scelte.

11-11 Memories Retold


11-11 Memories Retold ci racconta del primo conflitto mondiale in modo diverso e sa farlo abbastanza bene. È un’avventura narrativa lineare e dalla profondità ludica molto limitata. Se lo stile grafico e le tematiche intrigano, è sicuramente un acquisto consigliato, al netto di qualche difetto.

7.8

Pro

  • Stile visivo unico
  • Ottimi personaggi

Contro

  • Non sempre efficace
  • Tecnicamente migliorabile
Vai alla scheda di 11-11: MEMORIES RETOLD
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