Agents of Mayhem – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Quanto può essere dura cambiare per uno studio che da oltre dieci anni lavora sulla stessa serie? Parliamo dei ragazzi di Volition che, dopo aver raggiunto il confine dell’umana fantasia (o pazzia) con il loro Saints Row hanno finalmente deciso di cambiare registro, dando vita ad Agents of Mayhem. Preparatevi un bel martini shakerato non mescolato, indossate lo smoking buono e scoprite il nostro giudizio su questa nuova IP.

agents of mayhem

Last Action Hero

Ci sono un attore di film d’azione, un marinaio con una benda sull’occhio e una ladra brasiliana. Tranquilli non è l’inizio di qualche stupida barzelletta ma la descrizione di alcuni dei poderosi agenti in servizio all’agenzia Mayhem, impegnata giorno e notte nella lotta contro il male. A dar loro filo da torcere con i suoi malefici piani il Dottor Babylon, mente malvagia al comando dell’organizzazione criminosa Legion.

Gli agenti, guidati dalla procace Persephone, dovranno sventare gli oscuri progetti di Babylon e dei suoi sgherri, intenzionati a distruggere la nostra realtà grazie al potere della materia oscura. Il plot narrativo sicuramente viaggia sui binari di un film d’azione di serie B, ma Agents of Mayhem vuole essere per giocatori di “bocca buona” e la fantasia in molte occasioni non manca affatto: da cantanti con l’autotune che lanciano contro il giocatore orde di fan lobotomizzati, a matrimoni cyborg  tra intelligenze artificiali e virtuali ballerine di K-Pop, ce n’è per tutti i gusti. La narrazione camminerà quindi sul doppio filo dell’agenzia in lotta per salvare il mondo e la follia totale, con la ricetta confezionata da Volition che risulta essere sempre magnetica e piacevole.

Tra una boss fight  e l’altra contro le alte sfere di Legion, dovremo scontrarci contro plotoni e plotoni di soldati, ben differenziati nei loro pattern di attacco e nei loro punti deboli, anche se le tipologie di nemici non saranno tantissime. I Combattimenti contro i Legion alla lunga sembreranno quindi visti e rivisti, ma a far la differenza saranno gli agenti di Mayhem, di cui parleremo più avanti. Menzione d’onore per le cutscene realizzate interamente con cartoni animati, che donano una carica di carisma in più alla produzione che non ci è dispiaciuta affatto.

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Double team

Se dovessimo paragonare Agents of Mayhem ad altri titoli il progetto di Volition sicuramente ricorderebbe Crackdown, o al limite anche un Borderlands. Il gioco è un TPS che ci porterà a visitare la futuristica città di Seoul, capitale della Corea del Sud, in un futuro lontano alla Minority Report, con robot al servizio dell’uomo. Per la gran parte dell’avventura comanderemo un team composto da tre agenti, con la possibilità di ruotare continuamente il trio in tempo reale per affrontare le diverse sfide che il gioco ci metterà davanti. I Mayhem sono formati dalla créme della créme di soldati scelti: un hooligan tedesco, una ninja, un soldato sovietico geneticamente modificato e tanti altri, per un totale di dodici agenti a nostra disposizione.

Ogni personaggio avrà i suoi pattern di attacco e movimento, inoltre sarà dotato di un’abilità speciale (il lancio di granate “pelviche” è la nostra preferita) e una abilità Mayhem: uno status potentissimo con il quale debellare decine di soldati nemici in un colpo solo, per togliervi dai guai nei momenti peggiori. Il gioco infatti ha molti livelli di difficoltà e nelle sezioni finali sarà particolarmente ostico, potrebbe capitare quindi di perdere qualche agente in missione. In questo caso basterà raccogliere un particolare oggetto per resuscitare i defunti (il game over arriva quando tutto il trio passa all’altro mondo). Avere dodici approcci diversi ai combattimenti riesce a debellare in parte la ripetitività di fondo, e non mancano missioni secondarie costruite ad hoc per ogni membro dell’agenzia, permettendo quindi di familiarizzare con tutto il roster.

Sono presenti sezioni platform e di guida, entrambe piuttosto grezze, soprattutto il sistema di guida nelle derapate. Di ben altra fattura una particolare modalità gestionale che permette di affidare compiti sgli genti non impegnati nel team per raccogliere informazioni e risorse nel mondo, oltre che di disporre di una sala per simulazioni di combattimento.  In questa modalità sono presenti anche i contratti, missioni secondarie da portare a compimento durante la campagna principale per ottenere nuovi oggetti. Ogni agente infatti acquisirà esperienza dai combattimenti, da spendere in un mini albero di abilità fino al level cap fissato al livello 20. Superato questo limite saranno necessari dei particolari cristalli per acquisire ulteriori livelli. Tali cristalli sono rinvenibili anche attraverso il mondo di gioco, rappresentando il collezionabile principale, attraverso centinaia di frammenti sparsi per Seoul.

Per potenziare ulteriormente i nostri eroi potremo rinvenire gadget personalizzati che potenzieranno in diversi modi le abilità, oppure oggetti consumabili da sviluppare presso la base dell’agenzia, l’Ark. I contenuti non mancano quindi in Agents of Mayhem: la semplice scoperta di tutti gli agenti, le relative missioni secondarie e la campagna principale vi occuperanno per oltre venti ore.

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Commando

Se la lettura fino a questo momento vi ha lasciato delle sensazioni positive è arrivato il momento di smorzare gli entusiasmi, il comparto tecnico del gioco infatti risulta piuttosto carente, con non pochi problemi di ottimizzazione nella versione PlayStation 4 da noi testata. Partiamo dal punto chiave, il frame rate: Mayhem è un titolo composto dall’80% di esplosioni copiose e colorate, ed è capitato più di una volta che il gioco soffrisse le situazioni più concitate mostrando vistosi cali. La qualità generale non lascia di certo a bocca aperta, confidiamo nelle solite patch correttive post lancio, ma ad ora la situazione è piuttosto insoddisfacente. Contando inoltre che non mancano compenetrazioni poligonali e bug vari (mai al livello di game braker ma comunque fastidiose), la sensazione finale è di amaro in bocca per il potenziale sprecato.

Sul fronte audio il doppiaggio in lingua originale (l’unico presente, coadiuvato dai sottotitoli in italiano ) si attesta su ottimi livelli a parte un piccolo neo: qualcuno dica a Volition che se deve creare un personaggio italiano il parlato in lingua nostrana non può essere un maccheronico idioma italico, che si rivolgano a dei buoni professionisti la prossima volta. Per il resto la soundtrack è sicuramente gustosa, composta da musiche a tema “eroico” miste a tracce tecno futuristiche.

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Abbiamo scelto di premiare Agents Of Mayhem, sia nella speranza che i problemi tecnici vengano risolti, sia perché Volition ha dato vita a un altro universo interessante. Se arriverà il successo commerciale Agents of Mayhem sarà sicuramente l’inizio di una nuova serie. Agli sviluppatori va indubbiamente riconosciuto il merito di aver creato non uno, ma un intero gruppo di personaggi carismatici e memorabili: ogni giocatore troverà il suo beniamino all’interno dell’agenzia e la rotazione tra gli agenti debella in parte una certa ripetitività nella struttura ludica. Avremmo preferito un esordio con il botto ma, si sa, il male non muore mai e il mondo ha sempre bisogno di nuovi eroi.

7.7

Pro

  • Gli agenti sono il punto di forza
  • Il marchio di Volition è ben visibile
  • Divertente e leggero

Contro

  • Gravi lacune tecniche
  • Alcuni elementi lasciati allo stato grezzo
  • Una certa ripetitività di fondo
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