Amnesia: The Bunker – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Sono passati quasi 3 anni dall’ultimo capitolo di Amnesia e Frictional Games, anche autori di Penumbra e SOMA, ci riprovano con un nuovo capitolo intitolato Amensia: The Bunker. Amnesia è un survival horror con una telecamera in prima persona e meccaniche sandbox che consentono ai giocatori di provare diversi approcci per risolvere enigmi e superare gli ostacoli.

Partiamo subito dicendo che questo capitolo di Amnesia è completamente slegato dai precedenti, pertanto è adatto anche ai neofiti della serie. Si consiglia comunque di recuperare i precedenti titoli in modo tale da vedere anche l’evoluzione che ha subito la saga nel corso degli anni.

Nei videogiochi horror si tende spesso a inserire costanti jumpscare al fine di spaventare il giocatore, cosa che tante volte non succede in quanto si tratta di azioni scriptate e, molto spesso, telefonate. Amnesia: The Bunker in questo senso è molto diverso, ma partiamo dal principio spiegando anche il contesto storico in cui è ambientato questo nuovo capitolo.

Henri Clément è un soldato francese costretto ad affrontare gli orrori della Prima Guerra Mondiale. Dopo un’imboscata, si ritrova intrappolato all’interno di un bunker ormai abbandonato, o almeno così sembra. Non sappiamo nulla di questo bunker e nemmeno come ci sia finito il protagonista, ma una cosa è certa, dobbiamo trovare una via d’uscita.

Non sarà facile fuggire da questo luogo oscuro e a noi sconosciuto. Il bunker è disseminato di trappole mortali di ogni tipo e a complicare le cose c’è il vero terrore del gioco, un mostro affamato di carne umana che si muove all’interno delle pareti e uscirà non appena faremo il minimo rumore.

Amnesia The bunker

Orrore puro in prima persona

Ciò che rende veramente pauroso Amnesia: The Bunker è la costante presenza del mostro e dei suoi rumori provenire dall’interno dei muri. Il mostro uscirà dalle pareti attraverso dei piccoli buchi, infatti, e ti confesso che la prima volta che li ho visti ho pensato “non è possibile che esca da lì”… e invece, sorpresa, lo vedo uscire da quei piccoli fori dalla testa ai piedi.

Come dicevamo sopra, Amnesia: The Bunker è un titolo in prima persona, pertanto vedremo tutto attraverso gli occhi del nostro povero malcapitato, ma non solo: nel caso dovessimo vedere il mostro, il nostro protagonista inizierà a sudare freddo e la telecamera resittuirà l’effetto nausea che prova qualcuno che sta per svenire.

Anche il solo vedere il mostro per un istante, o solamente un suo artiglio, destabilizzerà il nostro caro Henri e non potremo fare altro che distogliere lo sguardo e fuggire via il più velocemente possibile, lontani dal mostro, in cerca di un nascondiglio sicuro.

Da non sottovalutare l’audio del gioco che, personalmente, lo ritengo ben fatto e che ti immedesima ancora di più nel protagonista. Possiamo sentire il respiro affaticato del personaggio, i passi pesanti e i costanti rumori provenire dai muri che, come scritto sopra, non sono altro che i versi del mostro che attende in agguato.

Nessun luogo è sicuro nel bunker

Al contrario dei giochi horror come i Resident Evil (in particolare Resident Evil: Village anch’esso in prima persona), in cui esiste una sorta di safe zone, in Amnesia questo concetto semplicemente non esiste. Non ci sarà mai un luogo sicuro dal mostro e saremo costretti a scappare o a nasconderci in continuazione.

Il gioco ti invita a sperimentare con gli oggetti e le risorse che troveremo in giro, oltre che a combinare diversi oggetti come unire uno straccio a una bottiglia per creare una molotov, a cui sarà necessario l’utilizzo di un accendino o una torcia per attivarla.

Il gioco permette qualsiasi tipo di approccio per superare gli ostacoli, ad esempio è possibile aprire una porta posizionando un barile esplosivo davanti e farla saltare in aria oppure possiamo prendere un enorme blocco di pietra e lanciarlo sulla porta fino a buttarla giù.

Chiaramente queste azioni avranno delle conseguenze. Il rumore infatti non è mai una cosa positiva negli horror e Amnesia non fa eccezione. Fare troppo rumore porta inevitabilmente a allertare la bestia all’interno del bunker che chiaramente inizierà a rincorrerci, pertanto è sconsigliato anche utilizzare armi da fuoco ed esplosivi che sono stati aggiunti in questo nuovo capitolo.

Amnesia The Bunker

Farsi prendere dal mostro significa morte certa, dato che una volta che siamo stati afferrati non sarà possibile in alcun modo difendersi o sfuggirgli. Il design del mostro è ben fatto, ma non fa tantissima paura dopo averci fatto l’abitudine, anzi diventa solamente un fastidio che ci costringerà a riflettere prima di compiere qualsiasi azione.

Possiamo allontanare il mostro, al costo di consumare risorse preziose come proiettili ed esplosivi, tuttavia, tornerà prima o poi e in quel caso saremo rimasti a secco e con poche probabilità di sopravvivere. Si tratta dunque di un avversario invincibile che ci darà filo da torcere in molto occasioni.

Oltre al mostro, ci sono anche delle trappole all’interno del bunker che possono ferirci o eliminare direttamente, cosa che rende il gioco frustrante in alcune situazioni. Nel caso dovessimo subire dei danni, il nostro protagonista inizierà a sanguinare lasciandosi dietro una scia di sangue che allerterà il mostro rendendoci impossibile la fuga.

Infine, per non farci mancare nulla, il gioco non ha check-point. Esattamente! In caso di morte, dovrete ripartirete dall’ultimo salvataggio effettuato. Questo significa che dovrete ricordarvi tutti i passaggi, gli oggetti raccolti e la strada fatta dato che non rimangono salvati.

Una meccanica del genere può risultare snervante, specialmente perché si può morire attivando una trappola che magari al buio non si vede, facendoci perdere minuti e tutti i progressi fatti. Dato che morire è molto semplice, si consiglia di salvare spesso dopo aver superato un enigma o un ostacolo.

Tieni accese le luci a qualunque costo

La maggior parte del tempo la passeremo in completa oscurità con solamente una revolver e una torcia a dinamo che saremo costretti a ricaricare manualmente e continuamente data la breve durata. Le risorse all’interno del bunker sono contate e bisognerà fare attenzione a come utilizzarle.

Nella mappa, molto piccola e che rimane invariata per tutta la durata del gioco, sono presenti dei generatori che ci consentono di accendere le luci all’interno del bunker. Per tenere accesi questi generatori e necessario rifornirli con il carburante che troveremo nelle varie zone della mappa.

Attenzione però, le luci in realtà non allontano il mostro e nemmeno lo fermano, anzi non avranno alcun effetto sul mostro. L’unico motivo per tenere le luci accese è per rendere visibile l’interno del bunker in modo tale da vedere dove portano le strade e avere sempre a disposizione una via di fuga.

Amnesia The Bunker

Il carburante è limitato e quindi bisognerà studiare al meglio il percorso da fare in modo tale da non sprecare minuti preziosi per poi non incappare in strada senza uscita ed essere costretti a tornare indietro. Per sapere quanto dura il generatore, il nostro protagonista imposterà le lancette sul suo orologio da taschino in base alle taniche di carburante versato.

Una volta scaduto il timer, il generatore salterà lasciandoci completamente al buio con solo la nostra torcia a dinamo, unica fonte di luce. L’accensione di tale torcia provoca comunque rumore, facendoci diventare una preda facile per il mostro che risulterà essere avvantaggiato dall’oscurità che ci circonda.

Amnesia: The Bunker è un ritorno alle origini della saga

Al contrario del precedente capitolo, Amnesia: Rebirth, The Bunker è un ritorno alle origini del gioco dove il focus è l’horror puro. Rebirth, così come anche SOMA dagli stessi autori, avevano preso una deriva più incentrata sulla trama, mentre The Bunker si concentra principalmente sull’horror come un ritorno alle origini della saga.

La situazione in cui ci troveremo sarà del tutto casuale e non ci sarà una trama da seguire, se non a grandi linee. Troveremo comunque dei documenti all’interno del bunker che ci sveleranno i retroscena di quello che è successo al suo interno, molto interessanti da leggere e utili anche per avere un quadro completo della situazione.

Amnesia: The Bunker offre molti spunti interessanti che premia chi pensa al di fuori degli schemi, cosa non banale al giorno d’oggi, specialmente per un survival horror. Graficamente gradevole, ambientazioni curate e ben ricostruite, con un’atmosfera che tiene alta la tensione per tutto il tempo.

La durata del gioco è breve, circa 4-6 ore, ma giusta per il genere d’appartenenza. Inoltre ogni partita sarà diversa dalla precedente in quanto gli oggetti, i codici, la posizione delle trappole e altro saranno posizionati in maniera casuale. Inoltre sono presenti finali multipli che aumentano notevolmente la rigiocabilità. Il gioco è in italiano, sottotitolato, con audio in inglese.

Amnesia: The Bunker è un ottimo survival horror che saprà regalare emozioni a chi è appassionato del genere. Pad alla mano ci ritroveremo con un gameplay raffinato e diverso, in grado di farci ragionare. Come dice il gioco stesso “Usa l’ingegno, il cervello, sperimenta. Se credi che una cosa sia possibile, forse lo è per davvero”.

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Amnesia: The Bunker RECENSIONE | Raffinato e... diverso

Sono passati quasi 3 anni dall'ultimo capitolo di Amnesia e Frictional Games, anche autori di Penumbra e SOMA, ci riprovano con un nuovo capitolo intitolato Amensia: The Bunker. Amnesia è un survival horror con una telecamera in prima persona e meccaniche sandbox che consentono ai giocatori di provare diversi approcci per risolvere enigmi e superare gli ostacoli.

8
Amnesia: The Bunker è un'avventura horror che tiene i giocatori in costante tensione, complice anche un'ambientazione e un'atmosfera macabra e suggestiva. Lato gameplay è un'enorme passo avanti rispetto ai precedenti capitoli, anche con l'introduzione delle armi che possono essere usate in diversi modi, oltre a permettere al giocatore di sperimentare diversi approcci per superare i vari ostacoli.

Pro

  • Tensione alle stelle in ogni momento
  • Ambientazione e atmosfera inquietanti
  • Le situazioni si possono risolvere in vari modi lasciando carta bianca al giocatore

Contro

  • Mappa talvolta caotica
  • Qualche bug e glitch grafico
  • I tempi di caricamento spezzano il ritmo
  • Mancanza di checkpoint
Vai alla scheda di Amnesia: The Bunker
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