Angry Birds Epic

Gli uccelli furiosi creati da Rovio sono i principali portabandiera di una corrente videoludica principalmente dedicata al casual gaming: aspetto colorato e fumettoso, meccaniche di gioco semplici e intuitive e, soprattutto, una strategia di marketing vincente ha reso gli Angry Birds un fenomeno mediatico da milioni di download in pochissimo tempo, aprendo la strada a una serie di seguiti e spin off che ancora oggi continuano a godere del successo del titolo principale.
Il team Rovio, tuttavia, ha deciso di stupirci ancora una volta: Angry Birds Epic, infatti, non ha nulla da spartire con le meccaniche di gioco dei suoi predecessori, configurandosi come un RPG a tutti gli effetti. Riuscirà Rovio a conquistare la sua quota di mercato anche tra i videogiocatori più hardcore?

Angry GDR

Le meccaniche di gioco di Angry Birds Epic si caratterizzano da un’apparente semplicità che, dopo poche partite, mostra una profondità che stupisce chi da Rovio si aspettava il classico titolo da qualche partita per passare il tempo sull’autobus. Inizialmente si avrà il controllo di Red, la mascotte della serie, con il quale si potranno solamente portare a termine classici attacchi con la spada. Basteranno pochi minuti di gioco per poter utilizzare anche Chuck, uccellino giallo e mago, in grado di colpire più nemici contemporaneamente.
In queste prime fasi dell’avventura verranno illustrati al giocatore anche i vari menu disponibili in combattimento e tra una battaglia e l’altra: si inizierà così a prendere dimestichezza con l’equipaggiamento degli Angry Birds, con le pozioni, i poteri speciali e le classi attribuibili ai vari personaggi.

Dopo qualche ora di gioco – e vi garantiamo che di ore per portare a termine l’avventura principale ne serviranno parecchie – vedrete il vostro party arricchito di ogni genere di Angry Bird, permettendovi di scegliere il team di combattenti (tre per ogni battaglia) a seconda del vostro stile di lotta e dei nemici da affrontare: utilizzerete personaggi in grado di colpire più nemici contemporaneamente o li abbatterete uno alla volta con i guerrieri più potenti? Vi affiderete alle (costose) pozioni o arruolerete un personaggio con poteri curativi? Vi affiderete alla potenza d’attacco o più strategicamente utilizzerete classi di personaggi in grado di annullare gli status benefici dei nemici? La scelta starà solo a voi e, lentamente, scoprirete le tante possibilità che ogni scontro con i nemici può offrire.

Gli scontri seguono la collaudata formula del combattimento a turni della vecchia scuola: toccando i membri del party il giocatore impartirà gli ordini scegliendo tra azioni difensive, offensive o magiche. Finito il proprio turno, toccherà ai nemici attaccare, e così via fino al termine della battaglia, quando bisognerà avere almeno un membro del party ancora vivo per vincere. A seconda del tempo impiegato e dell’energia residua alla fine del combattimento, il giocatore verrà valutato con un punteggio di una, due o tre stelle, corrispondenti ad altrettanti premi in materie prime necessarie per la costruzione di armi e oggetti utili nel menu di pausa. Allo stesso tempo, i combattimenti permetteranno di guadagnare punti esperienza e di aumentare di livello, per migliorare salute ed efficienza dei propri Angry Birds in battaglia.

Un piccolo capolavoro di animazione

Come suggerisce il titolo di questo paragrafo, Angry Birds Epic è una piccola gioia per gli occhi e, ci permettiamo di sottolineare, anche per le orecchie: graficamente lo stile cartoon della serie è del tutto riconoscibile, con gli uccellini e i maiali che abbiamo imparato a conoscere tanto nei videogiochi quanto nella serie a cartoni animati. Le animazioni in battaglia, soprattutto per quanto riguarda le magie, sono semplici ma d’effetto, risultando piacevoli alla vista anche dopo molte ore passate e combattere con gli stessi personaggi. Stesso discorso vale per la musica, mai come ora curata in ogni minimo dettaglio: la colonna sonora principale, così come l’accompagnamento musicale durante le battaglie, sono orchestrali e d’effetto, al di sopra della qualità media che ci si dovrebbe aspettare da un titolo della serie.

All’interno del mondo di gioco, lo diciamo per i soli fanboy, è possibile accedere anche al cinema per guardare i più recenti video dedicati agli Angry Birds più qualche altra serie in cui Rovio ha collaborato. Non si tratta di una caratteristica in grado di fare la differenza, quanto più di una scorciatoia per accedere alle varie puntate dei cartoni animati piuttosto che cercare singolarmente i video su youtube, per questo a nostro parere sarà una feature apprezzata da pochi veri appassionati.

Non è tutto oro quel che luccica

Veniamo ora ai punti dolenti: come da titolo, iniziamo questo paragrafo parlando di soldi. Angry Birds Epic è disponibile per il download gratuito, al quale si aggiunge l’ormai sempre più diffuso sistema delle microtransazioni in-app per l’acquisto di moneta virtuale. Quest’ultima servirà a sua volta per l’acquisto di armi, materiali per la creazione delle pozioni e dei potenziamenti e, infine, monete d’oro da spendere per equipaggiare i propri personaggi con le potenti armi e armature leggendarie.
La buona notizia è che gli acquisti in-app non sono strettamente necessari ai fini del gameplay: con un po’ di pazienza e buone doti strategiche è possibile proseguire nell’avventura senza spendere denaro reale, magari tornando a ripetere alcuni dei combattimenti iniziali per guadagnare esperienza e salire di livello.
La cattiva notizia è che, a differenza di un RPG tradizionale, in Angry Birds Epic si sale di livello molto lentamente, soprattutto dal livello 10 in poi: consci del fatto che Rovio ha deciso, in questo modo, di incentivare in maniera (non del troppo) occulta gli acquisti in-app, continueremo comunque a sostenere che un miglior bilanciamento del level-up gioverebbe a chi si impegna per accumulare moneta virtuale battaglia dopo battaglia.

Passando oltre, segnaliamo una certa ripetitività dell’azione: in Angry Birds Epic ci sono tutti gli elementi di un RPG tradizionale, anche se sintetizzati all’estremo. Per intenderci, ci sono le navi, le foreste, i deserti, le caverne e i dungeon sotterranei, il mare aperto e i combattimenti contro ogni tipo di nemico, dal guerriero allo stregone, dal guaritore al non-morto. Nonostante questo, il gioco si concentra solamente sulle battaglie e sul crafting, escludendo totalmente l’esplorazione: il party si muove velocemente sulla mappa del mondo semplicemente toccando i vari punti di controllo che, sul sentiero, compaiono automaticamente al completamento delle varie sfide. Sebbene si tratti di un RPG a turni a tutti gli effetti, quindi, stiamo comunque parlando di un titolo decisamente non dedicato ai veri appassionati di giochi di ruolo, anche se a nostro parere anch’essi potranno divertirsi in mobilità giocherellando al titolo di Rovio su smartphone o tablet.

Altra nota negativa che ci sentiamo di evidenziare in questa sede, i caricamenti: innanzitutto è da tener presente che il titolo richiede una continua connessione a Internet per funzionare. Questo per due motivi: la sincronizzazione tra dispositivi sempre attiva (che suona più come una scusa per il prossimo motivo) e la visualizzazione di brevi pubblicità di tanto in tanto prima degli scontri.
Siamo ben consapevoli che realizzare e mantenere aggiornata un’app del genere ha costi non indifferenti, ma resta comunque il fatto che la pubblicità obbligata, senza la possibilità di eliminare gli annunci con un acquisto in-app, è fastidiosa e potrebbe essere gestita in maniera differente da parte degli sviluppatori. Inoltre, i tempi di caricamento per l’avvio del gioco e per il passaggio dalla mappa del mondo al menù di equipaggiamento e creazione sono inspiegabilmente lunghi: non parliamo di minuti, per carità, ma di qualche secondo di troppo che decisamente stona con i fulminei tempi di risposta a cui gli apparecchi di ultima generazione ci hanno abituato, soprattutto nei titoli più recenti.

Infine, una considerazione che non farà certamente la gioia dei giocatori più navigati: in qualsiasi momento del gioco, con un semplice tap, è possibile accedere a una miriade di informazioni, in modo da conoscere ogni singolo dettaglio di quanto viene mostrato sullo schermo. Si tratta di un’opzione certamente utile per i neofiti ma, per chi è abituato al mondo degli RPG, conoscere in ogni momento salute residua, status benigni e maligni, abilità e poteri – degli alleati tanto quanto dei nemici – è controproducente ai fini del divertimento: è infatti semplicissimo, avendo sempre sotto controllo la situazione, individuare la migliore strategia di attacco e difesa per uscire vittoriosi dai combattimenti. Ci rendiamo conto che non si tratta di un vero e proprio lato negativo, ma dal momento che la nostra impressione è che Rovio con questo titolo volesse dialogare anche con i giocatori hardcore, ci permettiamo di additare questa scelta della troppa trasparenza come un passo falso.

Verdetto finale

Angry Birds Epic è un gioco divertente e per tutti, in grado di tenere impegnati per ore. I giocatori alle prime armi potranno utilizzarlo per appassionarsi agli RPG a turni e, chissà, interessarsi ad un genere che per molti casual gamers è forse il più ostico da approcciare. I veri fan del genere, invece, potranno scoprire un piacevole passatempo che, anche se si rivelerà un buon compagno solamente per qualche ora, offre comunque un sistema tattico appassionante e abbastanza profondo da essere apprezzato per più di una semplice partita sull’autobus.
Acquisti in-app, pubblicità e immediatezza sono caratteristiche da mettere in conto quando scende in campo Rovio: stiamo comunque parlando di applicazioni universali che mirano a realizzare profitti proponendosi a un’utenza più eterogenea possibile. Dal canto nostro siamo felici di vedere che, dopo aver raggiunto il successo con i capitoli principali della saga, Rovio abbia continuato a sperimentare con Angry Birds Go prima e, oggi, con un Angry Birds Epic al quale manca veramente poco per essere epico sul serio.

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