Attack on Titan 2: Final Battle – Recensione

Recensito su Xbox One X

L’attacco dei giganti, famosissima opera di Hajime Isayama, si avvia ormai alla conclusione. Con buona pace dei fan, infatti, il manga (e l’anime), serializzato dall’ormai lontano 2009 sulla rivista Bessatsu Shonen Manga, si concluderà a breve, scrivendo così la parola fine ad una delle storie più affascinanti e amate del panorama degli anime e manga. Nelle ultime settimane si è conclusa la terza stagione dell’anime, che ha spalancato le porte a uno degli archi narrativi più importanti, in attesa di quella che sarà la quarta e ultima stagione animata, che arriverà soltanto il prossimo anno.

Final Battle

Fortunatamente, ad allietare il palato di tutti gli appassionati dell’opera di Isayama, ci ha pensato Koei Tecmo che, in concomitanza con la fine dell’anime, ha rilasciato Attack on Titan 2: Final Battle, versione ampliata di Attack on Titan 2, approdato un anno fa su PlayStation 4, Xbox One, e Nintendo Switch. Final Battle, acquistabile anche come DLC della sopracitata seconda iterazione videoludica dedicata al brand, espande la storia con la trama della terza stagione dell’anime, vivibile da più punti di vista. Questo, chiaramente, è il tema principale della succosa espansione, ma non l’unica novità. La nostra prova, però, si è soffermata principalmente su di essa, per ovvie ragioni. Com’è andata? Ve ne parliamo subito… Prima che la nostra trasformazione in gigante abbia inizio!

Come già anticipato poc’anzi, la natura di versione stand alone del titolo apre le porte a diverse soluzioni ludiche al videogiocatore. Con Final Battle è possibile, infatti, selezionare direttamente la nuova modalità di gioco, quella che, per intenderci, copre l’intero arco narrativo della terza stagione dell’anime, “saltando” così quella che è la campagna vera e propria. La “Modalità Episodio Personaggio” ci permette di rivivere tutta la vicenda dell’anime, con una cura a dir poco maniacale, sia nei dialoghi sia nella rappresentazione generale. Attraverso missioni sempre più difficili, il cui grado di difficoltà è elencato con una stella, è possibile sgominare orde di giganti, ma anche di nemici umani, per la prima volta inseriti all’interno del titolo.

Durante queste missioni, che possono rubarvi anche una quindicina di ore, sarà possibile impersonare i vari protagonisti della serie: Eren, Levi, Mikasa, Armin. Potremo però anche impersonare i cattivi, come Zeke, Bertholdt, Annie e Reiner, con annesse varianti in forma gigante. Non soltanto: la modalità in questione ci offre anche la possibilità di rivivere alcuni momenti importanti del Corpo di Ricerca, momenti che, nel bene o nel male, hanno segnato in modo indelebile la storia di tutti i malcapitati abitanti delle mura.

final battle

Seppur caratterizzata da missioni singole e tutto sommato separate l’una dall’altra, portare al termine le missioni in questione porta diversi vantaggi al giocatore. Tra tutti una lauta ricompensa in termini di materiali, i quali sono in comune con le altre modalità. Un sistema funzionale, pensato per accontentare un po’ tutti, che però si estranea da quella che è l’altra novità in termini di modalità di gioco: Riconquista territorio. In questa modalità, fruibile anche online, che fonde un minimo di meccaniche gestionali e, se vogliamo, manageriali al classico divertimento sul campo, sarete chiamati a riconquistare, appunto, a lottare su territori via via sempre più vasti e ostici da sgomberare dalla presenza dei pericolosissimi titani. Una volta completate le missioni, verrete ricompensati con oggetti vari, quali materiali ed item per il potenziamento, ma anche con l’aumento dell’immancabile grado di combattimento.

La Territory Recovery Mode rende possibile anche l’innesto di diverse novità a livello di gameplay, come armi ed equipaggiamenti super tecnologici vari, altrimenti inspiegabili se contestualizzati con la fedeltà totale che invece ritroviamo nelle altre modalità. Le due modalità aggiunte con Final Battle, sostanzialmente, si ergono come pezzo forte del pacchetto e noi ci sentiamo di promuoverle, essendo capaci offrire tante ore di divertimento, seppur non necessariamente accompagnato da una varietà delle situazioni, sempre e comunque ridotta all’osso.

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Uccidere gigante è semplice e divertente… ma non sempre!

Se proprio dovessimo trovare un pelo nell’uovo nella sopracitata Modalità Episodio Personaggio, sarebbe sicuramente l’impossibilità di metter mano alla componente ruolistica del gioco. Durante le numerose missioni, infatti, non potremo cambiare l’equipaggiamento in dotazione, né migliorare quello in possesso sfruttando i materiali conquistati, ma soltanto decidere – e nemmeno sempre – con quali personaggi completare l’incarico. Risulta una cosa che, sinceramente, ci è piaciuta poco, e che rende ancora una volta il piatto forte della portata la classica Modalità Storia. Impersonando un eroe totalmente nuovo, così come nel gioco “base”, sarà possibile metter mano alla vera esperienza di gioco, ma in generale la natura del titolo riesce comunque a manifestarsi in ciascuna delle sue varianti. In verità, il corposo DLC Final Battle ha aggiunto anche la possibilità di rendere il tutto più accessibile, giacché sarà possibile settare il gioco a livello “Ultra Facile” che, come dice la parola stessa, rende gli scontri con gli ostici nemici una semplice formalità.

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Complessivamente, comunque, il livello di sfida, le meccaniche di gioco e tutte le variabili del caso, rimangono pressoché intatti, ad eccezione della presenza di due innovazioni: la lancia del tuono e le armi da fuoco. Sì, avete capito bene. Tralasciando le cosiddette “Thunder Spear”, viste già anche nell’anime di recente (utilizzate per sconfiggere il buon vecchio Gigante Corazzato), le due pistole impugnabili come nuova arma di distruzione di giganti sono veramente molto piacevoli da utilizzare. Seppur senza riuscire a restituire lo stesso godimento che si prova nell’attaccare la nuca dei mastodontici avversari, impugnare le doppie pistole offre un feedback tutto sommato soddisfacente e soprattutto nuovo, capace di modificare l’esperienza di gioco in modo considerevole, un’esperienza che, come abbiamo detto poco sopra, non si discosta comunque più di tanto dalla formula originale, nemmeno per quel che concede in termini di varietà di nemici o di situazioni. Il gameplay rimane quindi molto fresco ed accessibile, seppur senza disdegnare quella vena “pro” che rende la conquista di un grado più alto di valutazione una sfida sempre accesa e difficile da superare.

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Le nuove aggiunte funzionano a dovere, ma il comparto tecnico rimane obsoleto

Graficamente e artisticamente, Attack on Titan 2: Final Battle non apporta praticamente nulla di nuovo. Escludendo piccole aggiunte, come le vignette nei dialoghi, il comparto estetico del titolo rimane pressoché invariato, nel bene e nel male. La modellazione poligonale generale è davvero molto povera, specialmente per quanto concerne la resa degli ambienti, tutti soggetti a un riciclo degli assett fin troppo evidente. Niente di eccessivamente negativo, certo, ma comunque stona – e parecchio – se paragonato alla grande qualità con la quale sono realizzati i vari personaggi e, soprattutto, le loro controparti gigantesche. A livello tecnico, così come il suo “precedessore”, il gioco dà il meglio di sé proprio nella raffigurazione degli eroi che abbiamo imparato ad amare nel corso degli anni, replicati magistralmente con un fedeltà totale rispetto a quello che è il lavoro del maestro Hisayama.

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Non soltanto le fattezze sono encomiabili, ma anche le movenze e il feedback che ognuno di loro sa restituire è di primissimo livello, seppur lo stesso non si possa dire in termini di forza d’attacco. Se si esclude il fatto che i livelli di forza sembrano praticamente annullati e che tutti i vari personaggi sono mossi dalla stessa abilità offensiva – cosa non vera, chiaramente, nella controparte anime e manga – il tutto lascia respirare a pieni polmoni lo stesso stile inconfondibile del materiale originale. Plauso anche al comparto audio e sonoro: tralasciando la splendida interpretazione dei doppiatori, gli stessi dell’anime, anche le soundtrack che accompagnano le vicende vivibili in compagnia del titolo di Koei Tecmo sono encomiabili, per un giudizio complessivo del tutto positivo. Molto precisi anche tutti gli elementi di contorno: a partire dal rumore dei passi fino al frastuono metallico delle lame, tutto ci riesce a coinvolgere in maniera perfetta, una rappresentazione encomiabile, da questo punto di vista, di un immaginario fantastico, complesso e sfaccettato.

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Final Battle è un contenuto aggiunto importante (anche in termini economici), capace di aggiungere diverse migliore alla già tutto sommato vincente formula di gioco di Attack on Titan 2. Koei Tecmo è riuscita a replicare, con questo aggiornamento, in modo magistrale tutte le importantissime vicissitudini della terza stagione dell’anime, che hanno spianato con forza la strada a un finale di serie attesissimo ed avvincente più che mai. Oltre alla possibilità di replicare le gesta di Levi, Erwin, Eren e tutti gli altri protagonisti, impegnati nella lotta contro il gigante Bestia e gli altri spietati membri del regno di Marley, il pacchetto aggiunge anche l’interessante modalità Riconquista Territorio, capace di portarvi via diverse ore. Buono è anche l’innesto delle nuove armi, seppur relativamente fine a se stesso e incapace di rivoluzionare l’economia complessiva di un titolo che, nel bene o nel male, rimane comunque lo stesso di un anno fa. Insomma, se siete super fan della saga non dovete lasciarvi scappare questa espansione, magari aspettando un calo di prezzo.

7.6

Pro

  • È Attack on Titan 2 in tutto e per tutto
  • La possibilità di rivivere le vicende della terza stagione, sotto diversi punti di vista
  • La Modalità Riconquista Territorio promette tante ore di divertimento
  • Artisticamente molto vicino al materiale originale
  • Le nuove meccaniche sono tutto sommato divertenti...

Contro

  • ... ma non offrono nulla di veramente nuovo alla formula di gioco
  • Le novità sono veramente ridotte all'osso
  • La modalità "Ultra Facile" rende gli scontri eccessivamente semplici
  • Graficamente e tecnicamente rimane molto arretrato
Vai alla scheda di Attack on Titan 2
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