Batman: The Telltale Series – Ep. 5 City of Light – Recensione

Arriva infine all’epilogo questa (prima) esperienza di Telltale con l’iconico eroe DC. Il titolo ha avuto diversi alti e bassi nell’arco di questi cinque episodi, ma sicuramente si è distinto per l’intraprendenza degli sceneggiatori nel “giocare” con i canoni dell’universo di Batman allo scopo di consegnarci una storia imprevedibile anche per i patiti più ferrati. Colpo di scena dopo l’altro, la storia è giunta dunque al suo culmine, alla resa dei conti con i Children of Arkham e la loro leader.

Batman Telltale City of Light

Trattandosi della recensione del quinto episodio di Batman: The Telltale Series, saranno presenti alcuni SPOILER riguardanti i capitoli precedenti, di cui troverete le recensioni qui:

  1. Realm of Shadows
  2. Children of Arkham
  3. New World Order
  4. Guardian of Gotham

Batman Telltale City of Light

Dall’ombra alla luce

Mentre i capitoli passati avevano l’abitudine di partire lenti per poi intensificarsi proseguendo, City of Light ci mette subito al centro dell’azione in un momento di crisi per Gotham. A seconda di quale antagonista – Due Facce o il Pinguino – abbiate scelto di affrontare per primo nell’episodio precedente, ora è il momento di affrontare il secondo. Quale che sia stata la vostra scelta, è nei panni di Bruce Wayne che sarete chiamati ad affrontare l’ex-amico, a sottolineare ancora una volta che il valore di Batman va oltre il costume e i gadget. Una volta assicurati alla giustizia sia Harvey Dent che Oswald Cobblepot dovremo infine vedercela con Lady Arkham, non prima però di aver dato uno sguardo al suo tragico passato per capirne l’incontrollabile sete di vendetta.

In quest’ultimo capitolo troviamo una narrazione più serrata rispetto ai capitoli precedenti e, fatta eccezione per una scena di parentesi con Selina, vi terrà inchiodati davanti allo schermo. Anche quando l’azione viene interrotta dalle sessioni di investigazione si tratta sempre di situazioni in cui incombe l’ombra narrativa di una certa tensione e urgenza, speziate dalle rivelazioni sul passato di Lady Arkham. La parte finale in particolare gioca bene di frizione e acceleratore fino allo scontro finale.

Nel chiaro intento di chiudere rapidamente il sipario, Telltale si è persa per strada alcuni dettagli della trama rimasti inspiegati, e probabilmente siamo di fronte al capitolo meno sconvolgente in quanto a rivelazioni, ma è anche vero che caricarlo troppo avrebbe influito male sul ritmo, già minato da diverse pause. Tutto sommato l’epilogo è soddisfacente e conclusivo, ma senza rinunciare a una strizzatina d’occhio per la prossima, ormai inevitabile stagione.

Dal punto di vista del gameplay il nuovo episodio si pone come una riconferma di quanto già visto in passato. Ancora presenti i combattimenti in QTE, spettacolari nelle coreografie marziali; tornano anche le fasi investigative purtroppo sempre troppo semplici da risolvere, mentre all’immancabile scena in cui bisognerà scegliere tra Batman e Bruce Wayne questa volta è stata riservata un’importanza minore.

Dal punto di vista stile visivo apprezziamo ancora una volta uno stile fumettistico combinato con una regia delle inquadrature sempre efficace, mentre musica e doppiaggio continuino a fare bene il loro lavoro. Il gioco però risente ancora di problemi tecnici che ne disturbano l’esperienza. Fenomeni come cali di frame rate, un npc di cui vediamo solo denti e occhi, ed effetti sonori che spariscono nel nulla purtroppo non fanno fare bella figura al team di programmatori.


The Telltale Series

Con questo capitolo conclusivo ci sembra giusto tirare le somme sull’esperienza complessiva di Batman: The Telltale Series.

Come già sottolineato anche in passato, la scelta per la trama plasmare la lore di Batman in una forma nuova, ma comunque coerente, è stata coraggiosa e a nostro parere centra l’intento di orchestrare una nuova avventura in una mini-serie what if per il Cavaliere Oscuro. Particolarmente efficace è stata la scelta di coinvolgere da vicino i coniugi Wayne e incrinarne irrimediabilmente l’immagine di perfezione a cui sono sempre stati associati. Un elemento che ha coinvolto Bruce in prima persona e l’ha costretto a un’introspezione che riesce a coinvolgere il giocatore e a farlo sentire nei suoi panni.

La storia è ben scritta e presenta un buon numero di colpi di scena; il ritmo della narrazione risulta altalenante soprattutto per la natura episodica del prodotto: ogni nuovo capitolo ri-parte lentamente per poi alzare i toni via via verso il finale, il quale si risolve solitamente con un cliffhanger che trascina naturalmente all’episodio successivo. È vero che la trama viene plasmata solo marginalmente dalle scelte del giocatore, ma la storia è talmente avvincente che non ci si fa troppo caso, e in fondo le scelte servono bene allo scopo di coinvolgere il giocatore.

Il gameplay rientra negli standard dei giochi Telltale ma non mancano nuove dinamiche interessanti, mai però veramente sfruttate per accrescere il senso di sfida del gioco. Le sessioni di investigazione, con gli obbiettivi cliccabili in bella vista, sono fin troppo intuitive; le pianificazioni di attacco tattico non offrono una reale scelta dato che on esiste un’opzione sbagliata; persino i combattimenti in Quick Time Event sono decisamente permissivi nei riguardi del giocatore, e solo pochi precisi sbagli possono portare al Game Over.

Insomma, nonostante le nuove soluzioni il titolo sembra non voglia allontanarsi troppo dalla sua formula prevalentemente narrativa, che non richiede al giocatore una particolare abilità. Se da un lato non è niente di meno di quanto ci si aspetterebbe da un titolo Telltale, dall’altro non si può fare a meno di pensare che sia stata un’occasione mancata per far evolvere il proprio sottogenere in qualcosa di più completo.

Sul versante grafico e sonoro Batman: The Telltale Series vanta un lato creativo/artistico di grande pregio, azzoppato però da un’esecuzione tecnica problematica. Lo stile grafico riproduce fedelmente la sensazione di giocare a un fumetto interattivo, con delle animazioni facciali notevoli, così come in occasione dei combattimenti. In occasioni più rilassate invece i corpi dei vari personaggi risultano abbastanza rigidi, e in qualche occasione sono ancora soggetti a bug di compenetrazione e sparizione di poligoni. A questo si aggiungono occasionali problemi di frame rate che rovinano la fluidità delle scene e minano l’immersione nella vicenda.

Parallelamente per il comparto sonoro abbiamo una colonna sonora di grande effetto e perfettamente in linea con lo stile e le atmosfere di Batman, oltre che a un doppiaggio più che buono, soprattutto per i protagonisti principali. Anche qui troviamo però occasionali problemi di sincronia labiale e stuttering vari. Generalmente i problemi tecnici maggiori si sono verificati in corrispondenza delle uscite dei nuovi capitoli, e Telltale ha solitamente rilasciato delle patch per correggere i difetti più gravi, ma non per tutti è stata applicata una soluzione.


Nel complesso Batman: The Telltale Series è un’avventura che farà la gioia dei fan di Batman, ma non solo. Ancora una volta Telltale dimostra che il suo campo preponderante è quello narrativo, ed è lì che riversa tutto il suo coraggio, mentre sul lato gameplay rimane a conti fatti più in linea con i suoi canoni offrendo degli spunti che non vengono mai sfruttati al meglio. Speriamo a questo punto che in una futura stagione dedicata al Cavaliere Oscuro potremo vedere un gameplay più ricco e soprattutto un motore grafico all’altezza dei tempi.

7.4

Pro

  • Buona scrittura di storia e personaggi
  • Re-interpretazione dei canoni di Batman audace
  • Stile visivo coerente con i fumetti
  • Colonna sonora e doppiaggio di buona fattura

Contro

  • Dinamiche gameplay sotto-sfruttate
  • Ritmo narrativo altalenante
  • Problemi tecnici rovinano l'esperienza immersiva
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