In un mondo dove le software house di maggior successo dispongono di budget esorbitanti, perlopiù destinati a sviluppare la parte grafica del titolo, ogni tanto nascono piccole perle prodotte con investimenti irrisori, che non permettono certo capolavori visivi, ma che dimostrano comunque molta passione e raffinatezza. Questo è il caso di BOH.
"Che stai giocando?" "BOH"
Cos’è BOH? BOH è un prodotto tutto italiano creato da Simone Bevilacqua, programmatore che ha dato vita a un gioco che sembra uscire dal passato, in particolare dall’era dell’Amiga e del Commodore. È volutamente retrò, dedicato a giocatori di vecchia data che potrebbero voler provare "nuove esperienze vecchie", e probabilmente inadatto all’utenza più giovane. Il gioco è composto da svariati livelli in cui lo scopo è trovare l’uscita e eliminare i Maestri del Male. Il controllo avviene osservando il nostro personaggio dall’alto posto al centro dello schermo, con una grafica completamente bidimensionale e pixelosa ma comunque gradevole e perfettamente adatta allo scopo. Anche l’audio fa la sua parte nell’immedesimare il giocatore in un atmosfera claustrofobica. Ma cosa offre realmente BOH?
La sostanza
L’esperienza di gioco di BOH consiste in un esplorazione metodica e logica volta al fine di trovare l’uscita dal livello. I livelli sono bui e all’avvio avremo visione e luce solo su un ristretto angolo visuale frontalmente al personaggio. nl corso dei livelli è però possibile trovare svariati power-up per aiutare l’utente, come torce che aumentano la luminosità, visori che ampliano il grado di visbilità, minimappe, armi, e così via. Sulle armi: si tratta solo di una pistola di cui si possono trovare versioni potenziate, necessarie in quanto i livelli sono disseminati di mostri che appaiono casualmente, più o meno resistenti.
L’essenza di BOH però non consiste nello scontro e nella pulizia del campo ma nell’esplorazione. Ci si rende presto conto infatti che i mostri sono più un "fastidio" volutamente posto per rendere la vita difficile al giocatore. L’esperienza appare inizialmente come semplice e immediata: i primi livelli sono molto lineari e servono a familiarizzare con il gioco, mettendo a disposizione gran parte dei power-up sin dall’inizio. Man mano che andremo avanti troveremo mappe sempre più difficili, ampie, tortuose, multi-livello, disseminate di trappole e nemici e con pochissimi power-up nascosti chissà dove. La chiave per la risoluzione risulta essere un’esplorazione non casuale ma bensì cauta e paziente, e se non si è dotati di discreta memoria visiva potrebbe risultare utile se non addirittura necessario il disegno manuale di una mappa, in mancanza del power-up apposito.
Non solo: in molti labirinti c’è un limite di tempo, che potrebbe addirittura frustrare il giocatore ma rende il livello di sfida decisamente più elevato. Alla fine si giunge sempre alla medesima situazione: trovata l’uscita si deve fronteggiare un Maestro del Male, nemico decisamente coriaceo con il vizio di teletrasportarsi di continuo e che manda addosso al giocatore svariate creature, ed è questo l’unico momento dove il combattimento è davvero richiesto. A sottolineare come la sfida al giocatore rappresenti il corpus di tutto, sono presenti vari record relativi al punteggio del giocatore, specialmente in termini di tempo.
Importanti contorni
Fra le cose che rendono interessante la prova di questo titolo, sono da citare la possibilità di cambiare il tema audio-visivo, stravolgendo in un certo modo l’esperienza; è possibile ad esempio far assumere al titolo un aspetto fantasy, o addirittura una grafica completamente vettoriale, rendendo molto diverso l’impatto. Ricordiamo inoltre la presenza di un editor di livelli che rende potenzialmente infinita l’esperienza per coloro dotati di molta passione e fantasia.
In sintesi
Appena iniziato, BOH pare nulla più di un’innocente e nostalgica sperimentazione indie, minuziosamente curata nella sua semplicità. Eppure basta poco tempo per rendersi conto come non sia solo un gioco, bensì un’appassionante sfida in salita. Da semplici corridoi a intricatissimi labirinti che mettono alla prova anche il giocatore più paziente.
Consigliato a qualunque giocatore di vecchia data in cerca di qualcosa di immediato e impegnativo al contempo. Sconsigliato purtroppo a chiunque non ami il retrò.