Crash: Mind Over Mutant – Recensione Crash: Il dominio sui Mutanti

Dodici anni e iniziare a sentirli sulle spalle

La serie di Crash Bandicoot nasce sul 1996 su PlayStation, oggi passata alla storia col nome di PSX: i tempi passano e ovviamente la serie degrada, perde il suo smalto, la sua composizione originale. Al primo posto nelle modifiche notiamo la perdita dell’aggettivo Bandicoot vicino al nome, tant’è che la serie oggi prende l’appellativo soltanto di Crash e ci lascia un’eredità poco felice del Bandicoot che 12 anni fa spopolava nell’ambito dei platform su console. 
Passato oramai da tempo dalle mani di Jason Rubin che lo fece diventare una mascotte per le console Sony e per i giocatori videoludici del tempo, nei panni nuovi creati dalla Radical, ci apprestiamo a notare una nuova, scarna, rappresentazione di un marsupiale che continua ad essere spremuto come un limone, senza bene, senza nessun bisogno fisiologico.

Il ritorno di un giovane Cortex

Per l’ennesima volta ci ritroviamo dinanzi alla trita e ritrita storia che ci mette di fronte alla lotta contro il male: il malvagio, così definito solo per convenzione ma che di malvagio non ha più niente, Dottor Cortex, che ha perso il suo aggettivo di Neo, torna in veste ringiovanita, più allegra e spensierata, curato forse da qualche bravo chirurgo. Al suo fianco un altro personaggio, stavolta nuovo solo in parte dato che è ovvia la ripresa di alcuni canoni della trilogia passata, uno scienziato che lo aiuterà nella sua scalata, ovviamente anche stavolta contrastata dal bandicoot Crash e la sorella Coco. Aiutato dai Mutanti che, come suggerisce anche il titolo, potranno essere dominati e usati per contrastare lo strano dottore dalla testa squadrata, Crash si ritroverà nell’ennesimo scontro, stavolta però non più apocalittico come nel passato.

Sempre il solito Crash

La nostra avventura inizia in una casa di un piccolo villaggio, la solita cui siamo stati abituati nel corso della nostra saga, dal ’96 ad oggi. In questa casa, che verrà usata come rifugio e che gli appassionati del free roming forse troveranno un po’ fuori luogo, troveremo riproposte le scene di intermezzo in una comoda gallery per chi vorrà rivivere l’avventura sotto il punto di vista cinematografico, una volta ultimato il cammino col bandicoot; potremo anche visualizzare i progressi effettuati e, infine, nei pressi di un enorme baule, potremo anche personalizzare i vestiti della nostra protesi digitale, se di vestiti si può parlare: infatti l’unica cosa che ci sarà permesso fare sarà quello di cambiare colore ai pantaloni. 
Una volta usciti dalla casa ci ritroveremo subito dentro l’avventura e ci verranno presentati gli NPC, prettamente di stampo role playing, in due diverse categorie: la prima mostra dei personaggi non giocabili con un punto esclamativo in testa, i secondi con un punto interrogativo. Mentre i primi saranno utili per il conseguimento di alcuni obiettivi e quindi il raggiungimento della fine dell’avventura, i secondi si limiteranno a soddisfare esclusivamente le vostre curiosità, quindi con nozioni che poco pertineranno alla nostra avventura. Durante questi dialoghi noteremo, con grande rammarico, l’apatia di Crash, un personaggio che diventa sempre più muto e immobile nella sua mimica facciale e fisica: non che le cose siano cambiate moltissimo, ma almeno quando non si era in next gen Crash faceva qualche movenza.

 


Un esempio di NPC: in questo caso Coco, la sorella di Crash, è un NPC fondamentale

 

Dopo aver presentato anche gli NPC, che non saranno comunque sempre presenti e tra le altre cose risultano essere anche pochi e quindi una presenza poco concreta nell’insieme, passiamo ad analizzare come Crash potrà giostrarsi in quest’avventura: avremo i canonici due attacchi, quello forte ma lento e quello debole ma veloce. Il primo è rappresentato da un calcio abbastanza potente che stenderà i nemici con un sol colpo senza troppe difficoltà se non quella del caricamento e dell’attesa nel colpo; il secondo, rappresentato da una scarica di pugni, è un attacco abbastanza veloce ma poco forte, o almeno meno del primo, quindi con nemici abbastanza resistenti sarete costretti ad una maggiore attenzione nell’uso di questi attacchi. Il terzo, immancabile, attacco è rappresentato dalla giravolta che ha reso famoso Crash: si attiverà con un rapido giro di 360gradi di una delle due levette analogiche, su console sony e microsoft, mentre su Wii dovrete usare un colpo di polso e su DS un rapido giro di pennino. La giravolta è comoda contro i nemici, per prolungare i vostri salti, ma se usata troppo porta alla nausea e quindi ad alcuni secondi di vulnerabilità.

 

L’indimenticabile giravolta di Crash: emblema della malinconia

Il dominio sui Mutanti

La nuova aggiunta, cosa che è d’obbligo in questi casi, sta nei Mutanti, come già detto in apertura di recensione, che potranno essere dominati. Così come accadeva per i Titani in Crash of the Titans, capitolo precedente curato dalla Radical, i Mutanti sono a vostra disposizione e diventeranno completamente vostri solo dopo averli storditi. Compariranno in sedici diverse forme per sedici diverse abilità che verranno registrate in un bestiario che sarà inserito nella vostra casa, il vostro rifiugio e sarà consultabile ogni qualvolta vorrete farlo. Le abilità dei Mutanti vanno dal congelamento dei tratti d’acqua per attraversarli più facilmente, al rallentamento del tempo ad altre cose che scoprirete nel corso del gioco. Per impossessarsi di un Mutante noterete le stelle che appaiono sulla sua testa e che una volta riempite vi inviteranno alla pressione di un tasto predefinito per prendere il controllo della mente del malcapitato. 
Ovviamente non sarete costretti a viaggiare sempre in compagnia di questi ingombranti compagni: infatti potranno essere intascati all’occorrenza per correre più velocemente, scappare da un avversario e potranno essere richiamati nel momento del bisogno per attraversare qualche ostacolo oppure per usarlo come scudo se siete in carenza di energia. Con i Mutanti ovviamente potrete sferrare attacchi più forti del normale e schivare quelli degli avversari premendo dei tasti che compaiono sullo schermo ed effettuare un contrattacco automatico.

 


I mutanti in azione

 

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