Curious Expedition 2 – Recensione

Recensito su PC

Alzi la mano chi, da bambino, non è rimasto affascinato dalle grandi e avventurose esplorazioni di fine diciannovesimo secolo! E quanti ne sono ancora adesso affascinati, finendo per credere che la famosa domanda di Henry Morton Stanley, “Dr Livingstone, I presume?” sulle rive del lago Tanganika, loro l’avrebbero posta con maggiore enfasi e aplomb? Se vi riconoscete, almeno un pochino, in questa descrizione, allora Curious Expedition 2 è il titolo che davvero fa per voi!

Curious Expedition 2, sviluppato dallo studio tedesco Maschinen-Mensch, è l’ovvio seguito del gioco omonimo uscito nel 2016, di cui riprende quasi in toto le meccaniche di gioco, ovviamente migliorandole e apportando anche un corposo upgrade grafico e stilistico, pur mantenendo intatta tutta l’atmosfera generale che caratterizza il titolo.

Curious Expedition 2

Disponibile per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e per PC su Steam, Curious Expedition 2 si presenta come un gioco di avventura nel quale, nei panni di un esploratore più o meno classico per il periodo nel quale è ambientato il gioco, dovremo organizzare, finanziare e naturalmente condurre, una serie di esplorazioni su remote e misteriose isole, di volta in volta alla ricerca di un’antica rovina, di un manufatto leggendario o impegnati in azioni di “semplice” cartografia.

Il nostro personaggio, almeno in principio, può essere selezionato tra due specifiche classi: l’antropologo, con caratteristiche più volte alla conoscenza e alla comunicazione con le popolazioni indigene che incontreremo, e il Big Game Hunter, molto più “fisico” e adatto alla sopravvivenza e agli scontri, armati e no. Queste due classi saranno disponibili da subito, ma è possibile sbloccarne molte altre con il progredire del gioco, ognuna ovviamente corredata dai suoi tratti caratteristici, cosa che aumenta non poco la rigiocabilità del titolo.

Curious Expedition 2

Scelto il nostro eroe, verremo catapultati nella Parigi del 1886, in piena Esposizione Universale. Qui potremo ingaggiare altri componenti per la nostra spedizione, acquistare e vendere materiali e accedere ai quartier generali di una delle tre diverse compagnie commerciali disposte a finanziarci e supportarci volta per volta.

Partiamo finalmente all’avventura, scegliendo una tra le spedizioni proposte al momento. Gli obiettivi finali di ogni missione saranno scriptati, ma la mappa di ogni isola che andremo a esplorare sarà creata proceduralmente, così come gli eventi random e le popolazioni/creature che incontreremo.

Curious Expedition 2

Questa caratteristica di Curious Expedition 2 si rivela un’arma a doppio taglio: se da una parte le isole create proceduralmente permettono di non trovarsi mai di fronte a due mappe uguali, aumentando quindi la longevità, dall’altra parte questo potrebbe creare dei problemi con la curva della difficoltà, specialmente nelle prime fasi del gioco.

Nonostante ogni missione abbia un suo proprio livello di difficoltà, la generazione casuale dell’ambiente di gioco a volte crea, soprattutto agli inizi, delle isole semplicemente impossibili da affrontare al meglio. In alcuni casi proprio impossibili e basta. Il sistema di creazione andrebbe quindi messo a punto.

Curious Expedition 2

Le nostre esplorazioni saranno vincolate al tempo di spostamento e alla barra della “sanità”, parametro che tende a decrescere a ogni marcia forzata nella jungla, ogni incontro scontro con popolazioni e fauna locale più o meno mostruosa e a ogni tassello del filo conduttore di tutta la storia di Curious Expedition 2, trama che mano a mano prende sempre più connotati weird e vagamente lovecrafitiani.

La sanità, così come la salute fisica e i parametri vari dei membri della spedizione, può ovviamente venire reintegrata in svariati modi, come utilizzare scorte di consumabili o riposare in luoghi vagamente sicuri.

Curious Expedition 2

Con un’attenta pianificazione e il giusto mix di prudenza e spregiudicatezza, il nostro gruppo si farà così strada nei territori inesplorati, fino al compimento dell’obiettivo. Portare a termine con successo una spedizione significa tornare alla base con un bel bottino e una buona dose di fama e reputazione in più, tutte cose spendibili per l’organizzazione del prossimo viaggio verso l’ignoto!

Il comparto tecnico di Curious Expedition 2 è tanto semplice quanto ispirato, con grafica essenziale ma molto pulita e evocativa e un sonoro all’altezza dell’atmosfera. Purtroppo lo stesso non si può dire del gameplay. Il sistema di lancio dei dadi con il quale si andranno a risolvere situazioni e combattimenti, in puro stile boardgame, è veramente troppo affidato al caso, facendo insorgere facilmente frustrazione e scoramento per azioni andate a male solo ed esclusivamente per mera sfortuna. Un vero peccato, perché questo difetto penalizza fortemente un titolo che altrimenti risulterebbe, pur nella sua semplicità, affascinante e coinvolgente.


Curious Expedition 2 conquista dunque una buona sufficienza, ma purtroppo niente di più, proprio per colpa dei suoi problemi di bilanciamento. Il classico “bene, ma non benissimo”. Peccato perché l’ambientazione è tremendamente affascinante!

7

Pro

  • Grande atmosfera
  • Alta rigiocabilità

Contro

  • Bilanciamento difficoltà non ottimale
  • Sistema di risoluzione eventi troppo legato al caso
  • Alla lunga ripetitivo
Vai alla scheda di Curious Expedition 2
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