Dark Fall: The Journal – Recensione Dark Fall – The Journal

Un messaggio telefonico ci informa che nostro fratello si è ritrovato immischiato in qualcosa di molto pericoloso e anormale. Quello che sembrava un lavoro di ristrutturazione, si è pian piano tramutato in un paranoico e lugubre incubo. Partiamo in soccorso del familiare salendo sul primo treno a disposizione. Giunti quasi inconsciamente alla stazione d’arrivo, il silenzio ci avvolge assieme al buio, il tutto subito interrotto dalla voce di una presenza, apparentemente un ragazzino, che seppur cercandolo con lo sguardo, non riusciamo a vederlo. Cosa sarà mai successo in quella diroccata stazione ferroviaria? Mettiamo da parte la paura e cerchiamo di andare alla ricerca del fratello scomparso, inoltrandoci in una deliziosa avventura grafica tutta da scoprire in ogni suo singolo e piccolo aspetto, conosciuta sotto il nome di Dark Fall: Il Diario dei Misteri.

 

 


Inghilterra e storie di spettri

La trama si dirama nella terra madre dalle più famose storie di spettri, ectoplasmi e quant’altro si possa immaginare. Come suddetto il nostro viaggio nasce dalla richiesta di soccorso del fratello del protagonista, architetto che era stato ingaggiato per la ristrutturazione di un vecchio hotel collegato ad una stazione ferroviaria e situato ambiguamente sopra ai binari stessi. Locazione davvero singolare per un hotel, luogo dove saremo costretti a cominciare le ricerche del familiare, che sembra essere scomparso. Assieme a lui sembrano essersi dispersi due universitari, che avevano approfittato della presenza dell’architetto per effettuare delle ricerche riguardanti fenomeni paranormali segnalati in tale zona, precisamente all’interno dell’hotel-stazione stesso e l’area nelle immediate vicinanze. Insomma, Dark Fall si presenta come una storia di spiriti, tutta da scoprire ed assaporare in ogni singolo dettaglio. Se già non si è capito stiamo parlando di un’avventura grafica punta e clicca a sfondo horror, con visuale in prima persona, ricca di colpi di scena, attimi di brivido ed inquietudine. Qualche classico salto sulla sedia è assicurato!

 

 


La mente al primo posto

In Dark Fall ci potremo muovere all’interno dell’hotel, della stazione e dell’area, più o meno, nelle immediate vicinanze. Gli enigmi spaziano tra i più classici, dove è necessaria la combinazione di oggetti raccolti con altri elementi presenti in gioco, ad altri dove ci vedremo costretti a ragionare con logica. Il più delle volte si dovrà tener conto del più piccolo indizio per trovare la chiave dell’indovinello. Capiterà spesso di perdersi in un bicchier d’acqua pensando ad una soluzione difficoltosa dell’enigma, quando invece basterebbe sfruttare quel poco di materia grigia in più rispetto al solito. Giochi enigmistici di media difficoltà, che vedranno anche il più incallito giocatore bloccarsi, pensando alla possibile soluzione.
Ci si potrà imbattere in elementi apparentemente importanti, che poi altro non risulteranno che implementazioni in più alla storia e all’atmosfera di gioco. Non saranno altro che rallentamenti al conseguimento della trama, che sfortunatamente risulta di scarsa longevità, se presa singolarmente.

 

 


Quando a volte basta una sola persona…

Eh sì, Dark Fall è stato realizzato da una sola persona: Jonathan Boakes. Tale sviluppatore si è munito di Macromedia è ha realizzato quello che presentiamo in questa recensione. Seppur la bassa risoluzione (640×400), si nota comunque una cura maniacale nel dettaglio, rendendo il comporto visivo piacevole ed efficace. Si potrà interagire con molti elementi presenti nello scenario, magari il più delle volte saranno inutili. Unica pecca al riguardo si può notare in casi frequenti di "pixel hunting", dove il giocatore impazzirà nel cercare il giusto punto dove cliccare. Bisognerà fare quindi molta attenzione ad ogni singolo angolo o oggetto, seppur anche in apparenza insignificante.
Elemento portante del titolo è un comparto sonoro di ottima fattura. Sebbene una colonna sonora praticamente assente, a compensare si presentano numerosi effetti audio ben caratterizzati e giustamente utilizzati. Dark Fall, se giocato in tarda serata o meglio ancora notte fonda, riuscirà a far “tremare” grazie alla sua componente audio prettamente horror. Voci e strani rumori saranno all’ordine del giorno, il tutto secondo una serie d’eventi casuali. Potremo sentire qualcuno (o qualcosa) bussare ad una porta, ma la volta successiva che ci ritroveremo in tale stanza non è detto che tale fatto riaccada. La stessa cosa vale per fenomeni visivi, come ombre o apparenti visioni. Il tutto appare amalgamato assieme in un prodotto ricco di enfasi e atmosfera.

 

 

Conclusione

Dark Fall: Il Diario dei Misteri si presenta come un’ottima avventura grafica, ricca di elementi accattivanti ed una storia per nulla banale, ma al contrario immersiva ed avvincente. Comparto tecnico nel complesso di buona fattura, caratterizzato da una grafica semplice ma piacevole, ed un audio di ottima relizzazione. Punto dolente si riscuote nella longevità del titolo che, se non approfondita con varie letture ed elementi "superflui" aggiuntivi presenti sullo scenario di gioco, risulta abbastanza scarsa. Enigmi ben caratterizzati e per lo più logici, sapranno essere in alcuni casi ostici, mettendo chiunque in una certa difficoltà iniziale. Un acquisto consigliato per chiunque sia amante delle avventure grafiche punta e clicca horror, e a qualsiasi altro giocatore voglia cimentarsi in una trama coinvolgente ed intrigante, colma di misteri.

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