Darksiders Genesis – Recensione Xbox One X

Recensito su Xbox One X

Dopo circa due – inspiegabili – mesi dalla release su PC e Google Stadia, THQ Nordic ha recentissimamente rilasciato su PlayStation 4 e Xbox One e Nintendo Switch il quarto capitolo dell’acclamata (almeno fino a poco tempo fa) serie di action adventure RPG Zelda-Like e chi più ne ha più ne metta: Darksiders Genesis. Come appare chiarissimo dagli screenshot che accompagnano la recensione di questo porting per console del gioco, si tratta però in un certo senso più di uno spin-off, di una nuova visione per la serie, la quale sposta la visuale a una vista isometrica dall’alto e il gameplay più verso una sorta di hack ‘n’ slash.

Darksiders Genesis

Nel caso non fossimo stati in grado di confondervi ulteriormente con questa introduzione piena di tecnicismi e nomi di generi videoludici apparentemente citati a caso, potete andare a leggere nella nostra recensione di qualche settimana fa come se l’è cavata in generale Airship Syndicate, la nuova squadra di sviluppo, al suo esordio con la serie.

Viaggio al centro dell’Inferno

Rimarcando una seconda volta di trovarci di fronte a un titolo più che discreto e il cui loop di gameplay, comprensivo anche di una gestione interessante dell’albero delle abilità e uno stile visivo più che godibile, ci ha tenuto con le mani sul controller per circa 20h, oggi ci concentriamo maggiormente sul fattore tecnico di questo adattamento console, dopo aver testato a lungo Darksiders Genesis su Xbox One X, il non plus ultra del gaming su console di questi tempi.

Darksiders Genesis

Sebbene a livello di dettaglio grafico questa versione non faccia troppo rimpiangere quella PC, ci sono sfortunatamente alcuni sacrifici e compromessi tecnici che sinceramente ci siamo stupiti di trovare nella conversione di un gioco che apparentemente non fa proprio gridare al miracolo da un punto di vista visivo. Si tratta, mettiamo subito le cose in chiaro, di elementi che non vanno a inficiare la buona qualità di fondo della produzione, ma che diventano evidenti a un occhio più allenato e giustamente vanno a intaccare la valutazione del gioco su console.

Quanti compromessi

Innanzitutto, impossibile non partire dal più importante sacrificio del gioco THQ Nordic in questa nuova incarnazione: il frame-rate è fissato a 30 FPS, fattore che certamente impatta la fluidità e la velocità dell’azione. Particolarmente deludente pensando che Diablo III, titolo anche più complesso se vogliamo e con il quale Genesis verrà inevitabilmente comparato, offre i 60 frame fissi su tutte le piattaforme. E non è finita qui, perché in alcuni casi, specialmente nei momenti più concitati dei primi livelli o quando giocherete in co-op (il gioco offre la cooperativa online e in locale per due giocatori, senza però impressionare particolarmente quando affrontato in compagnia, anzi risultando in certi casi persino più macchinoso), non sarà difficile vedere il motore grafico perdere qualche frame qua e là.

Darksiders Genesis

Darksiders Genesis inoltre presenta una risoluzione sicuro non fissata sui 4K, piuttosto – stando anche alle dichiarazioni del team di sviluppo – variabile a seconda delle situazioni, fattore che rende ancora più inspiegabili le mancanze nel frame-rate. E tutto ciò parlando tra l’altro della versione almeno sulla carta più performante.

Due mesi di attesa per?

Darksiders Genesis su console sembra in generale un pacchetto non troppo curato, anche se rilasciato qualche mese dopo la sua uscita su PC: non sono mancati nemmeno problemi nell’audio, per esempio durante le cut-scenes dove il doppiaggio – italiano tra l’altro – e i sottotitoli non lavorano in perfetta sincronia, e una numerosa schiera di bug, compenetrazioni e nessun miglioramento ai chiari problemi di telecamera dell’originale, i quali spesso nasconderanno i nemici dietro a elementi dell’ambientazione senza motivo.

Darksiders Genesis


Airship Games è al suo primo progetto di questa portata e per tante cose dobbiamo fargli assolutamente i complimenti per come se la sono cavata: Darksiders Genesis, sebbene non reinventi certo la ruota, riesce a divertire come passatempo senza troppe pretese e introduce la figura di Conflitto, l’ultimo dei cavalieri dell’apocalisse che ancora non era stato reso giocabile nella serie, regalandogli inoltre uno stile basato sugli attacchi a distanza che fa assomigliare un po’ il gioco a un twin stick shooter come Helldivers o Halo: Spartan Assault. A 40 € resta un acquisto quindi consigliato, per le ragioni principalmente esposte nella nostra prima recensione, semplicemente non aspettatevi nessun extra o un trattamento speciale come utenti console: la versione PC resta più che consigliata, se potete vi consigliamo di scaricare proprio quella.

7

Pro

  • Gameplay non complesso ma appagante
  • Nuova linfa per Darksiders
  • Longevo (circa 20h)

Contro

  • Bug e errori
  • Non ottimizzato al meglio per console
Vai alla scheda di Darksiders Genesis
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