Dead Space Ignition – Recensione Dead Space Ignition

Il mondo dei videogiochi, soprattutto se prendiamo come esempio le serie più blasonate e ricche di seguaci, è sempre più invaso da spin-off e prodotti correlati alla saga principale che ha reso famoso questo o quel brand. Che si tratti dell’ennesimo DLC, di un adattamento per console portatile o di un prodotto distribuito tramite Digital Delivery, non c’è oggi un titolo di successo che non abbia la sua nutrita lista di giochi minori che gli orbitano attorno. La stessa sorte è toccata a Dead Space, che dalla sua comparsa sul mercato ha presto saputo imporsi come valida alternativa ai survival horror più famosi e longevi della storia recente dei videogiochi: dopo il riuscito (sebbene non perfetto) Extraction, ecco apparire su PSN e Xbox Live Dead Space: Ignition, spin-off la cui trama promette di far luce sulle vicende antecedenti all’arrivo di Isaac Clarke sulla colonia spaziale Sprawl, tre anni dopo gli eventi narrati nel primo capitolo della saga.
 



Nel gioco impersoneremo un hacker e assisteremo ai fatti antecedenti l’arrivo di Isaac sulla base spaziale

Dead Space di nome, ma non di fatto

Raffreddiamo immediatamente gli animi di quelli che da Ignition si aspettano il gameplay da survival horror in terza persona tipico della serie principale: di Dead Space in questo spin-off ci sono solo il nome e la trama. I protagonisti del gioco sono Franco e Sarah, due hackers al lavoro sulla base spaziale Sprawl. Il loro compito è riparare i guasti e aggirare le barriere informatiche che a causa di malfunzionamenti (o sabotaggi, ma non aggiungiamo altro per non spoilerare la trama) impediscono l’apertura delle porte o il corretto funzionamento dei sistemi della stazione. Il tutto si traduce nella risoluzione di tre tipologie di minigiochi tutt’altro che interessanti: si va da una sottospecie di racing game alla Aero Racing a puzzle game più lenti e riflessivi, basati sulla risoluzione di semplici enigmi. Il grosso problema di questi giochi è l’essere fin troppo ripetitivi, tanto da risultare noiosi già dopo pochi minuti. Bisogna poi aggiungere come la risposta ai comandi sia molte volte lenta e legnosa, tanto da rendere l’esperienza di gioco frustrante non appena la curva di difficoltà inizia a salire. La sensazione, purtroppo, è quella di trovarsi di fronte a un prodotto sviluppato velocemente e con poca cura, semplicemente per godere dell’hype generato dall’imminente uscita di Dead Space 2, che ricordiamo essere programmata per Gennaio 2011.
 



I minigiochi contenuti in Ignition sono troppo ripetitivi e poco accattivanti dal punto di vista grafico

La moda del fumetto interattivo

Ultimamente sono parecchi i titoli distribuiti tramite Digital Delivery che utilizzano una grafica in stile cartoon, o comunque più vicina al fumetto che alla computer grafica. Anche Dead Space: Ignition non fa eccezione, presentandoci la trama sotto forma di intermezzi semi-animati nello stile del fumetto interattivo. Anche in questo caso, però, dobbiamo purtroppo segnalare la povertà di queste sequenze di intermezzo, realizzate con una scarsità di dettaglio che decisamente non ci aspettavamo: i pochi colori e la scarsa espressività dei personaggi danno il colpo di grazia a un titolo che intende porre l’accento proprio sulla trama e sui colpi di scena. Un vero peccato, anche perché Dead Space: Ignition ci offre una trama non lineare in grado di svilupparsi diversamente sulla base delle scelte operate dal giocatore. Anche il fan più accanito, però, faticherà non poco a proseguire tra i vari minigiochi per assistere al susseguirsi degli eventi che porteranno le orribili creature generate dal Marchio sulla base spaziale.
 



Qualche accorgimento per rendere le immagini meno plasticose avrebbe giovato non poco al gioco

Aspettando Dead Space 2

Tornando a parlare di hype, se non avessimo assistito alle varie recenti presentazioni di Dead Space 2 e non fossimo pressoché certi della bontà del titolo in questione, la comparsa sul mercato di un prodotto come Dead Space: Ignition rischierebbe di sortire l’effetto contrario rispetto a quanto voluto dagli sviluppatori, ovvero farci dubitare del brand. Detto questo, fatichiamo comunque a comprendere la scelta di Visceral Games: anche il fan più accanito, giocando a Ignition, faticherà a capacitarsi della mediocrità di un titolo che, con solo qualche accorgimento in più per quanto riguarda la resa grafica generale e la giocabilità, avrebbe potuto essere decisamente più interessante. Gli unici lati positivi di Dead Space: Ignition, perlomeno agli occhi dei fan, sembrano essere il prezzo contenuto (4,90 Euro sul PSN e 400 Ms points sul Live) e la possibilità di ottenere una tuta speciale per Isaac da utilizzare nell’imminente Dead Space 2. Questo a patto di completare il gioco, operazione che per vostra fortuna vi richiederà poco meno di due ore.
Insomma, noi ci abbiamo provato, ma davvero non siamo riusciti a trovare lati positivi in questo Dead Space: Ignition. Ai fan della serie consigliamo vivamente di evitarlo, per non rovinarsi la stima che provano verso l’universo di Dead Space. Segnaliamo comunque che è possibile scaricare e testare gratuitamente la demo prima di procedere al download del prodotto completo, operazione che vi invitiamo a fare per non rischiare di rimanere delusi dall’acquisto di un titolo che difficilmente incontrerà le vostre esigenze videoludiche.

 

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