Destiny 2: La Regina dei Sussurri – Recensione

Recensito su PC

La Regina dei Sussurri poteva essere, per come è stata descritta nei mesi precedenti da Bungie, l’espansione che avrebbe dovuto ricondurre Destiny a vette qualitative raramente toccate dal franchise. Chiariamolo subito, quindi: non siamo ai livelli de Il Re dei Corrotti o de I Rinnegati. I contenuti veicolati mediante The Witch Queen, sebbene non soverchianti nella quantità come quelli distribuiti da The Taken King o da Forsaken, rappresentano comunque quanto di meglio il brand abbia saputo offrire da tre anni a questa parte, lusingando il videogiocatore di vecchia data e accattivando coloro i quali volessero mettere piede, per la prima volta, all’interno del meraviglioso universo affrescato dalla casa che ha dato i natali ad Halo.

La Regina dei sussurri

Come da tradizione, anche questa nuova espansione focalizza la propria attenzione sul perenne contrasto tra Luce e Oscurità, mettendo in risalto il confronto fra i Guardiani e Savathûn, Hive god nonché sorella di Xivu Arath, dio della Guerra, e di Oryx, il Re Corrotto. La regina dell’Alveare è riuscita ad abbracciare, in qualche modo, la Luce, infondendola anche ai propri scagnozzi, donandogli una potenza di fuoco prima neanche lontanamente immaginabile. Ed è uno spettacolo duellare ad armi (quasi) pari con mini boss dotati di abilità simili alle proprie, meravigliandosi di fronte ad un Cavaliere che riesce a replicare super dapprima esclusive dei Guardiani per poi rovesciarla ai danni dell’inebetito player, conducendolo istantaneamente alla morte.

Molto è cambiato con l’uscita de La Regina dei Sussurri, tanto a livello di bilanciamento delle armi e delle varie classi disponibili quanto nell’ambito del sandbox vero e proprio, tuttavia è impossibile non sottolineare quelle che sono, a tutti gli effetti, le tre grosse novità in termini giocosi, ovvero il rework della classe Void, l’introduzione di un nuovo archetipo di arma, il Falcione, e l’introduzione della possibilità di sfruttare la Fucina per plasmare nuove, potentissimi strumenti di annichilimento della feccia nemica.

La Regina dei sussurri

La classe Void ha ricevuto un vero e proprio stravolgimento strutturale, divenendo altresì modellabile e customizzabile alla stregua di quanto è stato possibile fare con la Stasi. Una maggiore possibilità di personalizzare il proprio modo di giocare che ha contribuito a riportare tale classe a livelli di competitività precedentemente fuori da ogni possibile considerazione. Il Falcione rappresenta invece una splendida new entry nell’ecosistema bellico di Destiny 2, coniugando l’efficacia di attacchi mid range a letali e temibilissimi proiezioni offensive a corto raggio. La Fucina diventa invece il tabernacolo nell’ambito del quale poter realizzare inedite armi da utilizzarsi in ogni contesto del gioco.

La nuova area esplorabile, il Tronomondo di Savathûn, meraviglia e stupisce per la densità e la complessità che ne contraddistingue l’architettura. Putride paludi ristagnanti acqua non propriamente salubre si alternano a desolati panorami composti da formazioni montane, mentre ci si avvicina al cuore del mistero che avvolge la regina dell’Alveare. Ed ecco ergersi costruzioni sempre più elaborate e ricche di dettagli, capaci da sole di mozzare il fiato per la loro bellezza, con giochi di luce ed effetti grafici assortiti a incrementare l’avvolgente spettacolarità degli scenari proposti.

Gli artisti di Bungie confermano tutto il proprio talento anche con La Regina dei Sussurri, riuscendo a restituire un mondo perennemente sospeso tra sogno e realtà che ricorda, soventemente, la leggiadra poesia espressa dalle straordinarie viste offerte dalla Città Sognante.

Anche l’esperienza legata all’endgame è davvero interessante e coinvolgente, partendo dalle premesse narrative veicolate al termine della Campagna de La Regina dei Sussurri, una vera e propria finestra su quel che attende nelle prossime season e nelle future, già annunciate espansioni Lightfall and The Final Shape. Una nuova serie di possibilità si spalancheranno difatti al termine della Campagna, affrontabile anche in modalità Leggendaria per ottenere il doppio del loot e un boost in termini di punti potere non indifferente, venti punti sopra il soft cap (1500), che permetterà di ridurre il numero di ore spese a grindare. Il nuovo raid, Promessa del Discepolo, ribadisce l’abilità di Bungie di creare esperienze multigiocatore di un livello superiore, dotandolo peraltro di boss fight decisamente intriganti.

La Regina dei sussurri

Anche Azzardo ha subito alcune modifiche che però non convincono pienamente. Al netto di nessuna nuova mappa aggiunta, nel tentativo di bilanciare l’esperienza correlata agli invasori, che sostanzialmente sfruttavano in maniera massiccia le munizioni pesanti con Gjallarhorn per devastare la squadra avversaria, Bungie ha pensato di ampliare lo spettro di armi utilizzabili e di rendere letali, anche da one-tap kill, tanto le armi primarie quanto le speciali, rendendo ancor più frustranti e mortiferi gli scontri fra difensori e attaccante. Speriamo arrivi presto qualche modifica di buon senso che riporti la modalità a essere perlomeno godibile come in passato.

Passando al lato PvP, parlando quindi di Crogiolo, da segnalare come le due novità di maggior rilievo siano riconducibili nel ripescaggio, direttamente dal Destiny 2 Content Vault, di un paio di vecchie mappe multigiocatore competitivo, ovvero Eternity e Vostok. Troppo poco per un’espansione quale La Regina dei Sussurri, purtroppo, anche se Bungie promette nuovi contenuti PvP ad ogni stagione. Staremo a vedere.

La Regina dei sussurri


Destiny 2: La Regina dei Sussurri è, nel suo complesso, una buonissima espansione, la migliore degli ultimi anni, specialmente dal punto di vista della Campagna e della lore. Ottime introduzioni nell’intelaiatura giocosa non riescono tuttavia a nascondere il fatto che si potesse fare di più in alcuni elementi portanti del gioco quali Azzardo e Crogiolo, lasciati quasi in disparte rispetto ai contenuti PvE  più classici. The Witch Queen sa regalare molte soddisfazioni, questo è fuor di dubbio, ma niente di paragonabile, nella portata, a The Taken King o a Forsaken.

8

Pro

  • La storia di Savathûn
  • Gunplay maestoso
  • Tante cose da fare

Contro

  • Poca attenzione rivolta ad Azzardo e Crogiolo
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