DiRT 2 – Recensione Colin McRae: Dirt 2

I giochi di corse si stanno spingendo sempre più verso la simulazione assoluta, vedi i recenti Need for speed SHIFT e Forza Motorsport 3 e da un po’ di tempo non si vedeva un gioco come Colin McReae Dirt 2, capace di miscelare sapientemente elementi simulativi ad altri arcade. Uscito qualche mese fa su console HD, l’annunciato ultimo titolo con il prefisso Colin McRae, arriva in questi giorni anche su PC ed introduce novità nel comparto grafico, sfruttando le DirectX 11.

Fango, acqua, asfalto e … 

Iniziamo a parlare della novità introdotta da questo titolo: il supporto alle directX 11. Sono davvero poche le persone che possono usufruire del massimo dettaglio grafico e particellare derivato dalle sopracitate librerie, infatti c’è subito da fare una precisazione: queste directx sono supportate solo dalle ultime schede video della ATI, precisamente dalla serie 5700. Il gioco comunque supporta sia le directx 9 che le 10, pertanto anche chi non è possessore degli ultimi modelli del mercato potrà godere del prodotto.

 

Graficamente il lavoro svolto è encomiabile. I modelli poligonali delle auto sono solidissimi e lo stesso si può dire dei vari elementi che faranno da sfondo alle nostre gare; la vera differenza che però noterete rispetto alle versioni console saranno i riflessi di luce e le texture che ricoprono il tutto senza contare gli effetti particellari: quest’ultimi davvero incredibili se giocate il titolo con le directx 11.

Le auto sono riprodotte fedelmente e i tracciati, tutti molto ispirati, si presentano davvero curati e vasti, con una linea visiva eccellente. Il motore grafico utilizzato è l’ EGO engine, il tutto risulta piacevole anche al livello di dettaglio più basso e se si sacrifica un po’ la risoluzione il gioco mantiene i 30 frame per secondo costanti anche su macchine abbastanza vecchiotte. L’ HDR è utilizzato intelligentemente e risulta davvero di grandissima qualità con effetti di luce ottimi. Parlando delle Directx 11 a livello poligonale e di texture siamo sugli stessi livelli delle directx 10, ma se andiamo ad analizzare gli effetti particellari e quelli di luce ci troviamo di fronte ad un qualcosa che non si era mai visto, soprattutto nella loro massiccia dosa. Le riflessioni sulle livree delle auto sono esponenzialmente aumentate e lo stesso si può dire per la terra alzata durante le derapate, l’acqua invece è invariata. Per ora, visto il risultato ottenuto con dirt 2, non ce la sentiamo di consigliarvi l’acquisto di una nuova scheda grafica per usufruire delle directx 11 visto che gli effetti introdotti sono comunque pochi e se mettiamo a confronto le due versioni ci si accorge che la differenza è minima. L’unico appunto da fare è la pesantezza del gioco con le ultime librerie grafiche, visto che alla risoluzione di 1920 X 1080 al massimo dettaglio ci siamo trovati difronte a dei rallentamenti anche con la  ATI radeon HD 5870, e con una scheda video di tale costo e potenza,  dal gioco ci si aspetta davvero di più a livello di ottimizzazione.

Per concludere il commento tecnico parliamo ora del reparto sonoro del titolo, anch’esso di ottima fattura. Le musiche che ci accompagneranno prima di ogni corsa sono davvero azzeccate e di buona qualità con un rock non troppo marcato che si sposa bene con lo spirito dell’ultima fatica Codemasters. Quello che davvero sorprende è la qualità dei rombi delle auto e di tutti gli effetti sonori udibili durante le gare, davvero incredibile l’effetto che si sente quando le auto passano in un luogo chiuso, come gallerie o canyon. Il doppiaggio in italiano è buono: unica pecca il  riciclaggio delle voci, con diversi personaggi doppiati dalle stesse persone.  

 

Colin è tornato

La prima cosa che noterete appena avvierete il gioco sarà la totale assenza di menù testuali, l’interfaccia è originale ed immerge il giocatore nello spirito delle corse off road. Prima di ogni gara vi troverete all’interno del camper per selezionare la gara a cui volete partecipare o per dare un occhiata alle vostre statistiche; una volta fuori, nel paddock adiacente, potrete: selezionare l’auto più consona al tipo di corsa che vi appresterete ad effettuare, smanettare nelle opizioni del gioco o iniziare la gara. Il tutto è funzionale e si discosta dai classici menù a tendina, davvero una piacevole ed originale novità, che piacerà a tutti. Le corse in cui potrete gareggiare sono circa un centinaio, ambientate in posti davvero suggestivi che variano dalle strade sterrate della Croazia, alle foreste della Malesia per poi passare ai circuiti cittadini di Londra e di Los Angeles e finire con i tracciati dello Utah che attraverseranno gli affascinanti canyon; queste sono solo alcune dei luoghi toccati dal titolo, davvero molto vari.

La varietà però non si ferma solo alle location che ospiteranno le gare, infatti sono presenti una grande quantità di eventi e tipi diversi di corse. Le gare a cui potrete partecipare sono diverse, ma quelle rally, le classiche corse su sterrato con  al vostro fianco un copilota che vi comunicherà le curve, che hanno fatto la fortuna sia del gioco in passato che del compianto McRae, in questa occasione andranno a formare solo una piccola parte dell’offerta proposta dal titolo codemasters. Le altre gare presenti sono tantissime, tutte varianti delle corse rally che però sapranno coinvolgere anche il giocatore più hardcore e non stancheranno quello più casual.

Riavvolgere il tempo

Il gioco quindi è consigliato a qualsiasi giocatore, grazie anche ai diversi livelli di difficoltà che oltre a modificare appunto il livello di sfida andranno anche a diminuire o ad aumentare il numero di flashback disponibili. I flashback sono dei bonus che tramite un replay permettono di riavvolgere una sezione di gioco e riprendere in un punto antecedente al fatto accaduto, che può essere o una sbandata o uno scontro con un altra auto che vi ha messo fuori gioco. Non è una novità questa, visto che uno dei primi ad introdurre questi bonus è stato Grid, e può far avvicinare i neofiti ad un gioco di corse; i puristi invece storceranno il naso, però c’è da dire che questi flashback sono presenti in quantità limitata e ai livelli più alti di difficoltà sono completamente assenti. Il modello di guida delle auto è un misto di elementi simulativi e arcade, che nel complesso risulta bilanciato e godibile.

La fisica dell’auto è abbastanza realistica e le differenze di aderenza tra asfalto e ghiaia si sentono, l’auto si fa controllare non in maniera troppo simulativa ma comunque convincente; i danni alle vetture risultano però poco realistici, infatti vi ritroverete a dare botte madornali contro altre auto ritrovandovi una piccola ammaccatura sulla carrozzeria e altre volte in cui praticamente toccando il veicolo davanti a voi si schiaccerà tutta la parte anteriore del vostro bolide. Oltre a questo quando sbatterete contro le barriere protettive la vostra macchina rimbalzerà in maniera abbastanza vistosa. A qualcuno poi non piacerà la deriva confusionaria che hanno preso le corse, infatti quando gareggerete in una gara con più auto sembrerà di essere più in una battle machine che in una competizione off – road.

Curva destra facile lunga

Le auto presenti sono numerose e divise in diverse categorie: rally, class buggy, stock baja e via discorrendo, ognuna utilizzabile in uno specifico tipo di gara. E’ presente anche la possibilità di personalizzare le proprie vetture con oggetti sbloccabili con il progredire della carriera (denominata Tour dirt), che vanno dalle livree ad accessori da appendere allo specchietto retrovisore, la quantità, anche se non altissima, è comunque buona. O

ltre a poter personalizzare l’aspetto delle nostre auto potremo anche modificarne le prestazioni acquistando dei pacchetti che ne incrementeranno le diverse caratteristiche, questi potenziamenti saranno in alcuni casi obbligatori per poter progredire nel tour mondiale. E’ possibile anche modificare la messa a punto delle auto, ma in maniera abbastanza approssimativa e poco approfondita. Il vostro obbiettivo sarà quello di vincere il maggior numero di gare possibili e far salire di livello il vostro pilota di cui sceglierete nome, cognome e nazionalità. E’ fondamentale che il vostro alterego cresca, visto che solo così si potrà proseguire nella carriera.

 

 

 Il pacchetto offre anche una modalità online di tutto rispetto nella quale un massimo di 8 giocatori potranno sfidarsi in praticamente tutte le gare presenti nel sigle player. Il tutto scorre liscio senza lag e sfrutterà il vostro account games for windows.

Infine segnaliamo che oltre alla presenza delle classiche telecamere, se ne aggiunge una all’interno dell’abitacolo, davvero immersiva ma poco comoda, dal momento che non si ha una completa e chiara visione della pista.

Commento

L’ultimo gioco che porta il nome di Colin è arrivato, con un modello di guida davvero ottimo che accontenterà sia i neofiti che gli appassionati di corse off – road. Non ci sono difetti  gravi da citare se non una non perfetta implementazione dei danni, ed una telecamera interna che aumenta l’immedesimazione, ma che risulta abbastanza scomoda. Qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte ai flashback, ma a nostro avviso sono stati implementati nella maniera migliore. Le novità grafiche portate dalle directx 11 sono davvero esigue e si riducono a degli effetti particellari e di luce migliorati, non una rivoluzione quindi. Il maggior pregio di tutta la produzione è la grande varietà di gare ed ambientazioni che non vi stancheranno tanto facilmente. I

l titolo merita e saprà regalare molte soddisfazioni a chi gli dedicherà tempo, ma altrettante a chi ne usufruirà in maniera occasionale. Insomma Colin ha ricevuto un bell’omaggio anche se c’è un po’ di rammarico per la relativa povertà di corse puramente rally. Titolo consigliato a chiunque ami i giochi d’auto e non. 

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