DiRT Rally VR – Recensione

Nel Rally, forse più che in ogni altro motorsport, la corretta impostazione della traiettoria in curva risulta fondamentale: gestire con attenzione sottosterzo e sovrasterzo, cercare il massimo grip con il terreno, il tutto combattendo con il volante e contro la forza G è essenziale. E allora, riferendomi a questa recensione, decido di prenderla larga.

Torno al 2001. Usciva nei negozi IL titolo che mi ha fatto appassionare non solo ai racing game, ma a tutto il mondo motoristico. Gran Turismo 3 A-Spec, forse l’ultimo GT veramente precursore dei tempi, prima che la serie si arenasse in sé stessa.

Ho un ricordo che mi lega in modo particolare a questa opera di Yamauchi: l’abitudine, quasi il rituale, di sfidare mio padre in split-screen, nel rally delle alpi svizzere. La pista era sempre la stessa, per permettergli di impararla a memoria, per aiutarlo nello sfidare un giovanotto nato e cresciuto nel mondo videoludico, a pane e joystick.

Nonostante tutto, il bimbo che mai aveva guidato una vera macchina vinceva (quasi) sempre. C’era qualcosa che a me risultava intuitivo e naturale, ma che mancava a un adulto: la capacità di immedesimarsi in un mondo 3D rappresentato attraverso uno schermo bidimensionale, un’abilità quasi congenita nella nostra generazione, ma che agli occhi di un adulto rappresenta una barriera difficile da superare.

Sono serviti 16 anni perché quella barriera finalmente crollasse, grazie alla Realtà Virtuale. Ed è con una certa emozione che osservo mio padre, lo stesso – solo con qualche anno in più – che tempo prima faticava a interpretare le curve e le distanze, molto più a suo agio in una ricostruzione virtuale, stereoscopica, più reale che mai. Un esempio efficace dell’incredibile potenzialità della VR.

DiRT Rally VR


E’ DiRT Rally, all’ennesima potenza

Torniamo ora a DiRT Rally, l’ultimo capitolo della serie Codemasters, tornato alle origini con un episodio prettamente rallystico dal tasso di difficoltà quasi esasperante, realizzato per i veri appassionati di simulatori, e al suo DLC pensato per PlayStation VR. Quello che lo sviluppatore inglese offre con questo add-on da 12.99€ (e per chi non possiede l’originale, è presente una versione bundle da 49.99€, disponibile anche in versione retail) è la possibilità di giocare l’intero titolo uscito su console nel 2016 in modalità VR.

Tutte le piste, tutte le sfide, tutte le modalità e tutte le vetture sono state traslate nella nuova dimensione. Non sono quindi presenti contenuti aggiuntivi, quindi richiedere un pagamento per una patch VR non è proprio entusiasmante, specialmente dato che per altri titoli non solo tale supporto è gratuito, ma viene accompagnato a volte con contenuti appositamente realizzati.

DiRT Rally VR

Detto ciò, DiRT Rally in VR è un’esperienza assolutamente entusiasmante che, sacrificando inevitabilmente un po’ di dettaglio grafico (non che l’originale fosse straordinario, da questo punto di vista), regala un’immedesimazione assolutamente convincente, e la combo con un volante rende il tutto ancora più credibile e tangibile. L’opera di base, girando già a 60 FPS fissi su PS4, si presta bene al passaggio alla realtà virtuale. I sacrifici più evidenti, dal punto di vista grafico, si riflettono sulla risoluzione complessiva, sulla riduzione dell’anti-aliasing, sulla definizione degli interni e su di un curioso particolare: la metà posteriore delle vetture è assente: dietro al sedile del pilota non c’è il resto della macchina.

Il DLC è accompagnato dal pieno supporto a PS4 Pro, fattore che aiuta sicuramente a gestire al meglio le richieste tecniche della modalità VR. Ciononostante, a patto di non guardarsi mai indietro mentre si guida, le sensazioni sono assolutamente positive, andando a enfatizzare e arricchire il già ottimo sistema di guida messo in piedi nell’originale.

DiRT Rally VR


Nel Rally si guida in due

Una piccola novità, a dir la verità, è stata introdotta con questo add-on, e unisce in modo simpatico una peculiarità del Rally, ovvero la presenza del co-pilota, con una peculiarità di PlayStation VR, il social screen.

Nella modalità “Navigatore”, infatti, un giocatore può fare da co-pilota al compagno impegnato alla guida in VR, gestendo a mo’ di rhythm game le istruzioni sulla tappa, proiettate unicamente sullo schermo della TV. Alla fine della gara verrà anche assegnato un punteggio per la precisione del co-pilota.

DiRT Rally VR


Per quanto sia encomiabile, da parte di Codemasters, l’aggiunta del supporto totale a PlayStation VR per un titolo uscito su console già da un anno, specialmente a qualche mese dall’arrivo di DiRT 4 (che, per la cronaca, al momento non supporta la Realtà Virtuale), rimane spinosa la questione del prezzo di tale offerta. Nonostante l’assenza di veri e propri nuovi contenuti, DiRT Rally in VR saprà sicuramente esaltare i veri appassionati di motorsport, pubblico al quale l’originale ha da sempre fatto riferimento, rappresentando al contempo una delle migliori offerte per quanto riguarda l’offerta racing game/VR su PlayStation 4.

Almeno, fino all’arrivo del prossimo Gran Turismo.

7

Pro

  • La VR migliora ed incrementa le sensazioni dell’originale
  • La modalità Navigatore rappresenta un simpatico diversivo cooperativo
  • Tanti contenuti riprodotti in Realtà Virtuale…

Contro

  • …ma nulla in più dell’originale
  • Prezzo discutibile
  • Dov’è la metà posteriore delle vetture?
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