Disney Friends – Recensione Disney Friends

In anni in cui si afferma che il target dei videogames non è sempre e soltanto costituito da bambini in tenera età, forse ci si sta dimenticando quanto sia bello godersi le sensazioni innocenti dell’infanzia. Quale casa cinematografica ha, da ormai cento anni, fatto dell’intrattenimento dei più giovani il proprio credo? Naturalmente la Disney, che stavolta ci propone di tornare bambini e non solo di goderci il suo ultimo cartoon, ma anche di prenderci cura di simpatici, piccoli amici sugli schermi dei nostri Nintendo DS, con un gioco dedicato ai bambini di tutte le età che sprizza tenerezza e affettuosità da ogni bit.

Seconda stella a destra

Grazie alla polvere di fata di cui Trilly ci cosparge generosamente potremo volare con lei alla volta del più classico dei castelli incantati made in Walt Disney: qui avremo il nostro quartier generale di Guardiani. Siamo stati infatti scelti per essere le guide personali di una serie di adorabili marmocchietti che ricorderemo in molte produzioni disneyane, che dovremo aver cura di far divertire e svezzare. Pochi tocchi di pennino e, sbrigate le faccende amministrative, ci ritroveremo all’opera, con la speranza di fare presto carriera nel campo del fable-babysitting.

Come in TV

Disney Friends conta su un impatto grafico di buona fattura, che non mancherà alle volte di sorprenderci, altre di deluderci. I modelli poligonali dei nostri teneri amici sono quasi sempre ottimamente realizzati, al punto che potremmo non notare differenze eclatanti tra loro e la loro controparte animata che eravamo di certo abituati a vedere in tv. Alcuni personaggi sono graficamente più gradevoli e meglio riusciti di altri: sembra, a ragione, che il lavoro di programmazione discrimini quei characters meno famosi come l’alieno a tre occhi di Monsters & co. (che non ha nemmeno un nome!) o che vediamo su schermo solo saltuariamente, come nel caso di Trilly, che pure da diversi anni è la madrina di ogni avventura Disney. Se in qualche caso quindi la qualità dei personaggi con cui interagiremo sarà poco più che sufficiente e potremo notare più di qualche pixel fin troppo evidente, di solito non potremo davvero lamentarci della resa grafica dei teneri protagonisti di cui ci prendermo cura, vedi un ottimamente riprodotto Simba.
L’Atrio, ovvero la sala da cui entreremo nelle varie stanze ove alloggiano i nostri protagonisti, non presenta alcun dettaglio superfluo, apparendo piuttosto spartano nella sua resa grafica, che pure non può dirsi insufficiente; altrettanto vale per gli ambienti stessi in cui ci ritroveremo in compagnia delle bestiole da accudire e per gli oggetti tridimensionali con cui potremo interagire con loro, ad esempio freesbees o panini si mantengono su standards grafici più che sufficienti.
I menù ed icone di interazione sono gradevoli e ben pensati.

Parla con me

Il comparto sonoro è pregevole: tra le orecchiabili musichette che la cartuccia ci permette di ascoltare mentre ci occupiamo dei nostri cuccioli ci sarà data la possibilità di riconoscere almeno un tema che si avvicina a quanto udito nel relativo lungometraggio che vede protagonista l’amico di turno, oltre che simpatici jingles originali; ma è soprattutto la cura degli effetti sonori che stupisce, dalla risata argentina di Campanellino / Trilly al rumore di una biglia lanciata verso il nostro compagno di giochi. Gli effetti musicali delle brevi canzoncine che potremo comporre sul momento e suonare insieme ai nostri amici sono anch’essi ineccepibili, così come anche lo sono le molte battute parlate che proprio loro sfoderano in reazione ad una nostra azione. "Ti voglio bene!", "Ho fatto qualcosa di male?" e altre frasette dette con la esatta caratterizzazione che ricordavamo dal cinema alla TV per i vari Stitch o Winnie the Pooh rendono l’esperienza di gioco, per quanto costituisca non esattamente una sfida mentale, assolutamente gradevole.

Vieni a giocare con noi?

Quello che dovremo fare in questo gioco è fondamentalmente assolvere al nostro dovere di Guardiani: ovvero accudire e far divertire una serie di piccoli protagonisti direttamente dall’universo Disney, insegnare loro i giusti comportamenti dosando ricompense e punizioni, nutrendoli e giocando con loro quando ne avranno voglia o necessità. Come sa chi ha provato un qualsiasi titolo della serie Nintendogs oppure uno dei suoi numerosi cloni, per fare tutto ciò sfrutteremo a dovere tanto il touch screen che il microfono della nostra console. Soprattutto lo stylus è fondamentale sia per muoversi nei menù di gioco e per selezionare azioni o oggetti, sia per interagire direttamente coi nostri protetti, per attirare la loro attenzione, far loro una carezza o porgergli un giocattolo. Il microfono, attivato alla pressione del tasto X, è invece ampiamente utilizzato sul fronte dei comandi vocali; anche se più che di veri e propri comandi, si tratterà spesso di parole chiave che preludono a determinati stati emotivi, di gioia o di delusione a seconda del tono del nostro intervento; possiamo scegliere anche la parola da dire senza pronunciarla, scegliendola comodamente dall’apposito menù se non ci è possibile parlare ad alta voce. La croce direzionale ci permetterà di spostarci all’interno delle mappe tridimensionali avvicinando ed allontanando la telecamera.

Fare felici giorno per giorno i nostri cuccioli, accontentando le loro esigenze e completando le missioni speciali che ci proporranno, ci farà guadagnare punti Guardiano che potranno farci salire di rango così da sbloccare sempre nuove possibilità di interazione; allo stesso modo potremmo guadagnare dei pezzi d’oro da spendere nel negozio di Campanellino per acquistare cibo e giocattoli per diversificare la loro (ehm, la nostra) esperienza di gioco. Ancora altri bonus verranno sbloccati ad ogni obiettivo raggiunto, e gli obiettivi possono consistere nel passare di rango, nello scattare una fotografia particolare o nello svolgere un’attività divertente col nostro compagno di giochi; tra queste contiamo il suonare insieme uno strumento musicale e il realizzare un bel quadro a quattro mani, e tante altre.
Vi sono poi molte "missioni" che possono consistere nel raccogliere legna per un fuoco oppure acchiappare vermiciattoli toccandoli con lo stylus; se saremo bravi nel giocare e divertirci con tutti i nostri protetti otterremo da Trilly delle Spille al merito nonchè la possibilità di abbellire sempre più l’Atrio e la nostra Sala dei Trofei; ad impreziosire il tutto, una ottima modalità multiplayer che sfrutta la connessione wireless alla Nintendo WiFi Community.

Dritto fino al mattino

Disney friends potrebbe tenervi molto tempo impegnati nell’intento di sbloccare tutte le ricompense disponibili e tutti i suoi personaggi, che sono 5 e comprendono: l’Alieno (dal film Monsters & Co.), Stitch (Lilo & Stitch), Simba (Il Re leone), Winnie the Pooh e Dory (Alla ricerca di Nemo); sono presenti anche molti comprimari altrettanto famosi. Di per sè quindi la longevità di questo simulation-game non è affatto disprezzabile, ma soffre del più classico tallone d’Achille tipico di questo genere: diventerà noioso. E’ un dato di fatto, probabilmente non esiste giocatore che riesca davvero a dedicare ogni giorno del tempo a questo genere di videogames, come invece questo titolo, ma anche i vari Nintendogs, My Sims, Animal Crossing et similia richiederebbero. L’impegno e il grado di serietà che decideremo di riversare nella nostra partita a Disney friends dipende perciò dai gusti e dalla costanza di ognuno.

Tamagotchi del nuovo millennio

Insomma, forse Disney friends non sarà il videogame per cui tutti impazziranno, ma certamente può vantare una realizzazione tecnica più che buona e personaggi carismatici che possono piacere a grandi e piccini. Se amate i teneri protagonisti Disney e non rifuggite questo genere di videogame di simulazione sulla falsariga di Nintendogs, avete trovato quello che fa per voi!

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