Doom – Recensione Nintendo Switch

Recensito su Nintendo Switch

Erano i primi anni ’90 quando prendeva forma l’idea di un videogioco FPS a tre dimensioni in grado di girare sotto Dos e su Windows ’95, ma nessuno si sarebbe aspettato il boom di successo che da lì sarebbe seguito. Oggi, dopo essere diventato una saga con svariati spin-off e capitoli, un film e una fonte di ispirazione per decine di altri titoli, Doom approda finalmente su Nintendo Switch, e sinceramente noi non vedevamo l’ora.

Come si sarà comportato un First Person Shooter tra i più sanguinolenti di tutti i tempi sulla nuova arrivata di casa Nintendo?

Doom Nintendo Switch

Prima di andare assieme a scoprire cosa ci aspetta in Doom per Switch, è necessario fare alcune importanti premesse. Prima di tutto vi diciamo che non faremo paragoni con le versioni uscite uscite in precedenza per le altre console: è palese che l’hardware di Switch sia meno performante delle sue colleghe. Sulla neonata di casa Nintendo dovrete accontentarvi di 30 FPS in modalità portatile e 60 FPS sulla televisione di casa, una definizione delle texture peggiorata, un anti-aliasing a livelli appena sufficienti e qualche bug. Se cercate il miracolo visivo dovreste puntare su una Playstation 4 Pro, o una Xbox One X, anche se naturalmente dovreste rinunciare alla portabilità.

In secondo luogo bisogna tenere a mente una cosa importante: di fatto Doom per Nintendo Switch è il primo titolo FPS/Splatter/Horror Pegi 18 che sia approdato su questa console. Si tratta della scommessa di Bethesda che punta su Switch anche come console per adulti: un hardware in grado di divertire i più piccoli ma che non per questo deve essere limitata a soli titoli scanzonati (e ringrazio per questo, N.d.r.). Veder schizzare un po’ di sangue mentre ci facciamo strada maciullando non morti alieni a colpi di fucile a impulsi è qualcosa di cui si cominciava a sentire la mancanza.

Doom Nintendo Switch

Sebbene molti possano affermare che la trama non è nulla di originale ed è già stata utilizzata milioni di volte, bisogna tenere bene a mente che il primo ad utilizzare il cliché “ultimo uomo intrappolato vivo in territorio alieno ostile” è stato proprio Doom nel 1995. Quindi arrogarsi il diritto di riutilizzare per l’ennesima volta questa trita trama è ampiamente lecito: eccoci quindi di nuovo persi in un pianeta ostile e circondati da migliaia di alieni incazzati, che hanno come unico scopo di vita quello di farci fuori. Anche noi a dire il vero non siamo poi troppo socievoli, visto che fino dalle prime battute stermineremo qualunque cosa si parerà sul nostro cammino.

In fondo c’era da aspettarselo: trovarsi nudi su un tavolo operatorio, in una sala lercia di frattaglie e sangue e per di più incatenati non è una cosa piacevole. Al primo cenno di un movimento alieno l’impulso alla sopravvivenza si farà sentire e ci donerà la forza necessaria a liberarci e a frantumare qualche osso. Dopo questo breve interludio splatter andremo a imbracciare una tuta che ci permetterà di sopravvivere meglio nell’ambiente inospitale e un arma con cui sterminare – tra schizzi di sangue, ossa sbriciolate e crani spaccati – i nostri nemici.

Doom Nintendo Switch

Per quanto la trama sia semplice, il gameplay si adatta bene al contesto fissando a un livello decisamente alto sia l’adrenalina che il livello di attenzione, grazie anche alla difficoltà elevata che tiene sempre su di giri il giocatore. Già a livello normale è necessario dosare strategia e follia omicida in maniera magistrale, pena una dipartita prematura e veloce. I nemici si dividono in ondate estremamente aggressive e intelligenti, anche al livello più semplice. Se pensate di avere a che fare con ottusi ammassi di carne statici rimarrete stupiti nel vedere come vi inseguiranno, si muoveranno su più livelli, si appenderanno alle strutture e vi aggireranno per colpirvi alle spalle. Restare in movimento e avere una visione di insieme dell’ambiente saranno sempre imperativi per la vostra sopravvivenza.

Le arene di gioco sono davvero molto vaste: dovrete tenere conto anche della verticalità dello spazio di gioco dato che per raggiungere il vostro obiettivo sarà necessario andare avanti e indietro su più livelli. All’inizio questo utilizzo a 360 gradi dello spazio disorienta, complice una texture diversificata solo da schema a schema, ma presto ci si fa l’abitudine e muoversi rapidamente diventa più facile. Poteva essere gestito meglio l’ambiente, che spesso si rivela inoffensivo dove dovrebbe essere mortale – permettendoci di atterrare illesi da centinaia di metri – e mortale dove dovrebbe essere inoffensivo.

Doom Nintendo Switch

Forse per un voluto paragone nostalgico con le sue origini, Doom per Nintendo Switch ricorda i suoi predecessori in maniera eclatante: stanze segrete che contengono item improbabili, piattaforme raggiungibili con salti millimetrici, armi splatter, sangue e resti ovunque, arene vaste. Rispetto ai primi capitoli della serie troviamo una verticalità molto più marcata, che prende le sue radici dai capitoli di Doom dal terzo in poi. Esiste anche un opzione per avere la classica arma di Doom con impugnatura centrale come era nella prima release: una feature nostalgica only for fans senza utilità ai fini del gameplay.

I boss sono ben strutturati e allo stesso modo i nemici si dimostrano dotati di una buona varietà e armi, purtroppo però non troviamo niente che faccia gridare al miracolo anche se bisogna ammettere che il tutto funziona armoniosamente. Anche in multiplayer l’esperienza è piacevole e non è necessaria una connessione particolarmente potente per permettervi un esperienza divertente.

Doom Nintendo Switch

I comandi sono i classici della tipologia di gioco: stick per il movimento e la visuale, dorsali per l’attacco e tasti per abbassarsi e saltare. Il salto verso una sporgenza darà il via a un’arrampicata automatica qualora sia possibile, mentre accovacciarsi davanti a un tunnel vi farà strisciare al suo interno. Inoltre è stato previsto un attacco smash per finire i nemici oltre alla solita arma da contatto. Grazie alla pressione dell’analogico destro potrete dare il via a brevi sequenze splatter (diverse per ogni nemico), che porranno fine al vostro avversario: ogni volta che un avversario si illumina dopo una scarica di colpi è possibile usare questa mossa per finirlo in modo decisamente cruento, aumentando anche le ricompense ottenute.

Troviamo alcune pecche sotto l’aspetto dei comandi di gioco dovute, a nostro avviso, al fatto che Doom per Nintendo Switch sia comunque un porting. Il touch non è sfruttato in alcun modo cosi come l’accelerometro, e persino il rumble è utilizzato a livello base. Per la prima volta abbiamo veramente sentito la necessità di utilizzare il Controller Pro, che ha al tatto una valenza più familiare e adatta alle meccaniche dei First Person Shooter.

Abbiamo anche riscontrato un fastidioso bug che ha fatto sparire le nostre mani ed armi rendendole invisibili, di fatto funzionanti ma totalmente celate ai nostri occhi. Naturalmente parliamo di una versione digitale a cui non mancheranno patch prima della release ufficiale e quindi ci sentiamo di rassicurare i gamer interessati a Doom per Nintendo Switch.

La componente audio è marginale ma comunque adatta al contesto e alle varie sezioni di gioco. La localizzazione in italiano, sia nel comparto audio che in quello video, compresi i menù, è frutto di un lavoro fatto con cognizione di causa. Il lavoro svolto è insomma all’altezza delle aspettative, senza però mai brillare se non negli effetti sonori, che in alcuni casi fanno sobbalzare il giocatore sulla sedia.

Purtroppo ogni rosa ha le sue spine e Doom per Nintendo Switch non fa certo eccezione. Diversi bug affliggono la release 1.1 testata, compresi cali di framerate e crash dell’applicazione. Inoltre la versione da noi provata, che pesa la bellezza di 21,3 GB (di cui circa 9 solo per il comparto Multiplayer), drena la batteria della console in modalità portatile in maniera impressionante, tanto che arrivare alle 3 ore di gioco di fila è quasi impossibile. Va detto che operare un porting di un titolo già sviluppato può dare problemi e che siamo certi, vista la passione dimostrata da Bethesda per Switch, che le patch saranno numerose, celeri ed efficaci.


Si sentiva davvero la mancanza di un FPS/Splatter/Horror su Switch? Assolutamente si! Doom per Switch riesce a portare un’impennata di adrenalina in una console che molti pensano adatta a un pubblico più giovane, ma grazie ai numerosi indie e a sviluppatori di terze parti, anche i gamers più maturi potranno apprezzare la neonata di casa Nintendo. Qualche bug sul primo titolo porting del genere è lecito aspettarselo, ma per fortuna non è niente che pregiudichi l’esperienza di gioco. Promosso quindi, chiudendo qualche occhio, il primo massacro di sangue su Switch.

8

Pro

  • Finalmente un FPS splatter sue Switch
  • Adrenalinico e vivace
  • Ottimo livello di difficolta
  • Ottima IA nemica
  • Buona varietà di schemi
  • Buon comparto multiplayer

Contro

  • Alcuni bug presenti
  • Texture e Framerate migliorabili
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