Eternal Legacy – Recensione Eternal Legacy

La Gameloft è una casa che purtroppo, ormai, si è fatta una brutta reputazione. Questo perchè nonostante sviluppi giochi che in realtà non sono affatto male, questi siano tutte spudorate copie di brand già esistenti e ben avviati. E’ successo questo con giochi come Halo, come God of War o Modern Warfare. E naturalmente non potevano mancare i giochi di ruolo, quindi ora è il turno di Final Fantasy!
Vediamo se, nonostante tutti gli elementi in comune con la nota saga Square Enix, Eternal Legacy riesca a mantenersi in piedi da solo.

A caccia del cristallo

Ci troviamo nel meraviglioso e fantastico regno di Algoad. Si sta tenendo, dentro l’arena, la consueta battaglia tra i più forti guerrieri, ma qualcosa sembra non andare per il verso giusto. Due ragazzi ammantati s’infiltrano nel colosseo: Astrian, il protagonista della nostra storia, e Taric. Sono due ribelli, ognuno con il loro doloroso passato, che agiscono contro il magnate industriale Frey, il quale controlla l’Impero, e sono decisi a rubare il cristallo Varsh lì presente, la fonte del suo potere. Qualcosa però va storto: sul punto di impossessarsi del famoso cristallo, fa la sua comparsa un misterioso uomo mascherato, che la gente sembra riconoscere col nome di Reinhart. Costui ruba il cristallo prima dei nostri due eroi, e loro naturalmente partono alla caccia, finendo con l’incontrare anche la figlia del re che si unirà alle loro fila.

La storia è ben narrata, e non mancherà di stupire, nonostante alcuni clichè che potevano essere tranquillamente evitati.


Astrian prosegue nella sua avventura. Andrà a battersi contro i mostri alla sua destra, oppure opterà per il punto di salvataggio a sinistra?

Un qualcosa di già visto

C’è ben poco da dire, in realtà, sul gameplay. Tutto quello che vedremo, o quasi, è assolutamente ripreso dalla saga di Final Fantasy, un po’ qua e un po’ là. La battaglia ci vedrà impegnati nell’usare un party di 3 personaggi, dei quali potremo controllare le azioni di tutti, oppure solo quelle del protagonista lasciando gli altri alle mani della IA, decidendo il loro tipo di comportamento, di modo da essere sicuri di avere compagni che attacchino con tutte le loro forze o che si soffermino a curare le nostre ferite. Si riempiranno col passare dei secondi delle barre che decideranno quando i nostri personaggi potranno agire (il sistema ATB, quindi), e avremo modo di scegliere se sferrare un attacco semplice, un attacco speciale (al costo di MP), o utilizzare un oggetto dal nostro inventario. Man mano che infliggeremo o subiremo danni, oltretutto, si riempirà anche una seconda barra, individuale per ogni personaggio, che riempita ci consentirà di sferrare un attacco speciale particolarmente potente (e anche particolarmente costoso). Avremo modo di mettere in attesa sino a 3 azioni per personaggio, con l’unico lato negativo che una volta scelte, non sarà più possibile cancellarle.

Il sistema di battaglia è quindi piuttosto classico, e anche mentre ci muoveremo nel mondo le cose saranno estremamente intuitive: un semplice pad di movimento sulla sinistra, e un bottone sulla destra per interagire con gli oggetti o parlare con i png. Ma se per completare l’opera di similitudine con Final Fantasy non bastavano sistema di gioco e cristalli, ecco arrivare i Piyagi, dei giganteschi iguana che cavalcheremo per spostarci, similmente a come accade con i Chocobo, e con i quali potremo fare gare di corsa così come accadeva in Final Fantasy VII.


In questo caso, Astrian lo comanderemo direttamente, Lysty è l’addetta alla cura, mentre Shira non si risparmierà con gli incantesimi di attacco, come possiamo vedere dalle icone accanto ai loro nomi.


Copia di ottima qualità

Nonostante tutte varie similitudini nel gameplay (ma anche nello stile, basti vedere il character design dei personaggi, dai capelli a punta e con spade enormi) con Final Fantasy, nella sua scheda tecnica il gioco bisogna dire che non è affatto male, tutt’altro. Graficamente riesce  senza dubbio a stupire, con ottimi modelli e animazioni, e texture buone anche se si sarebbe potuto fare di meglio per quanto riguarda le armi. Il supporto al retina display e all’HD dà un effetto grandioso, ed è presente addirittura il labiale durante i discorsi dei personaggi, completamente doppiati. Le musiche e gli effetti sonori sono gradevoli, e la longevità si attesta intorno alle 10 ore. Anche la storia è ben studiata, non mancheranno colpi di scena, e fortunatamente il titolo diverte per tutta la sua durata, senza cadere nel noioso.


Quali saranno le intenzioni di questo simpaticone?

In conclusione

Eternal Legacy ci porta di fronte agli occhi un mucchio di cose già viste, è vero, a partire dal design dei personaggi e degli ambienti, per arrivare al gameplay o a certi dettagli della trama. Ma nonostante questo, ci regala una grafica eccezionale, un sistema solido e una storia che non annoia per tutta la sua durata. Gameloft ha messo in questo gioco una grande cura per i dettagli, e si vede. Quindi, nonostante tutto, è probabilmente il miglior GDR presente su Appstore, assieme a Chaos Rings, e se siete dei possessori di Iphone, Ipad, o Ipod Touch, non possiamo fare altro che consigliarne l’acquisto.

Dategli una possibilità, e se siete disposti a passare sopra a certi elementi un po’ troppo in comune con Final Fantasy, non ne rimarrete delusi.

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