Fated: The Silent Oath – Recensione

Fated: The Silent Oath, prima di essere un videogioco, è un’esperienza che merita di esser vissuta. Sebbene scostante dal punto di vista della narrazione e non propriamente deliziosa da un punto di vista squisitamente tecnico, la produzione di Frima Studio rientra a pieno diritto nel ristrettissimo novero di titoli che ogni possessore di PlayStation VR dovrebbe provare almeno una volta.

Fated: The Silent Oath

Nel corso dell’opera tutta, esauribile nell’arco di un’oretta circa, vestirete i panni di un padre di famiglia, ritornato alla vita grazie all’intervento di una statuaria valchiria. Un’azione non priva di conseguenze: affinché potesse essere resuscitato, il guerriero rinunciò alla propria voce, promettendo contestualmente di proteggere la propria progenie, moglie compresa, costi quel che costi. Parte così una storia fatta di coraggio e sacrificio, che porterà la gente di un nutrito villaggio vichingo a fuggire da una tremenda minaccia di cui, in questa recensione (quasi) spoiler-free, preferiamo non rivelarvi nulla.

La potenza di Fated: The Silent Oath va rintracciata nella perfetta integrazione dell’esperienza tutta con PlayStation VR, costituendo ennesima dimostrazione di come la-non-proprio-mainstream periferica made by Sony possa votarsi ad esperienze brevi ma emotivamente dense di colore. Diciamolo chiaramente, Fated: The Silent Oath è un’avventura (molto poco) interattiva che propone solamente una manciata di puzzle, a volte piuttosto lenta. Una volta scorsi i titoli di coda, tuttavia, qualcosa rimane all’interno del cuore del videogiocatore, ed è questo, in fin dei conti, quel che conta.

Fated: The Silent Oath

Certo, si potrebbe lungamente discutere sulla irrisoria numerosità delle occasioni nell’ambito delle quali viene richiesto obbligatoriamente il feedback del fruitore, così come sull’assenza dei sottotitoli, ostacolo che potrebbe far storcere il naso a tutti coloro i quali mastichino poco l’inglese o il francese, eppure il lascito emotivo della digitale creatura targata Frima Studio è qualcosa da non sottovalutare.

Una sessantina di minuti spesi in primissima persona per assistere, attivamente, alle (dis)avventure di questo valoroso papà valgono i dieci euro scarsi richiesti per acquisire Fated: The Silent Oath (il titolo viene proposto a 9.99€ su PS Store). Le potenzialità del medium videogioco, in questo caso congiunte allo sfruttamento coatto della realtà virtuale, sono infinite: speriamo davvero che i discreti risultati raggiunti dalla produzione di Frima Studio possano rappresentare un incentivo per tutti gli sviluppatori desiderosi di progettare opere binarie caratterizzate da un coefficiente di complessità più elevato del “semplice” action game in realtà virtuale.

Fated: The Silent Oath


Sebbene non raggiunga, né rasenti la perfezione, questo esperimento in realtà virtuale è emotivamente più intenso della stragrande maggioranza dei titoli in commercio. Perdervi Fated: The Silent Oath è un errore che non potete permettervi.

7.3

Pro

  • Realizzazione tecnica gradevole
  • Buona integrazione con il PS VR
  • Un'esperienza emozionante...

Contro

  • ... anche se molto breve
  • Poca interazione
  • Non tradotto in italiano
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