FIFA 23 – Recensione

Recensito su Xbox Series X

Il 2022 è stato un anno a dir poco controverso e per certi versi agrodolce per il panorama dei calcistici videoludici. Tra il ritorno in buona forma di eFootball 2023, l’arrivo sempre più vicino di Goal e UFC e soprattutto il nuovo corso intrapreso da FIFA e EA Sports, separatesi dopo quasi un trentennio di gloriosi successi, il futuro del calcio virtuale è al contempo interessante, ma anche incerto. Per tal motivo, abbiamo strizzato subito l’occhio a quel FIFA 23, chiamato a fare da passerella finale per suggellare un rapporto d’amore finito in tragedia. A dispetto di quanto si potesse immaginare, i ragazzi di Electronic Arts hanno voluto concludere al meglio il gargantuesco sodalizio con un ultimo FIFA ricco come non mai di contenuti, tanto per quanto concerne le attività di gioco quanto da un punto di vista del gameplay.

Vogliamo però precisarlo per evitare ogni tipo di dubbio: FIFA 23 non è un prodotto rivoluzionario, ma compie i giusti passi nelle giuste direzioni, e nel complesso risulta un ottimo capitolo, capace come sempre di tenere incollati allo schermo i giocatori per tutta la stagione, in attesa di un 2023 che si preannuncia a dir poco rivoluzionario.

FIFA 23

Hypermotion 2: dimmi che sei diverso senza dirmi che sei diverso

L’aspetto più importante di questo FIFA 23 è senza dubbio legato all’introduzione dell’HyperMotion 2, versione evoluta e migliorata del nuovo motore di gioco che spinge la produzione, almeno nella sua versione next-gen. Le oltre 6000 nuove animazioni apportate all’intelaiatura già complessa del gioco hanno ampliato a dismisura le movenze dei giocatori sul rettangolo verde virtuale, con pesanti conseguenze anche per quel che riguarda il gameplay in generale. Le nuove animazioni e soprattutto la nuova fisicità dei giocatori, unite a una fisica della palla molto più “dura” e meno leggera che in passato, rendono l’esperienza di gioco decisamente diversa rispetto alle scorse edizioni.

FIFA 23 è, pad alla mano, molto più lento, sia nei ritmi sia proprio in generale nelle movenze dei giocatori che, a dispetto di un ritmo sempre e comunque più frenetico rispetto alla concorrenza, sono ora caratterizzati da una resa in campo più “pesante”. Durante le già tante partite fatte, sia contro l’IA sia contro avversari “umani”, abbiamo potuto appurare inequivocabilmente la presenza di ritmi di gioco fortemente più bassi, in cui anche i giocatori più agili e sguscianti, tipo Neymar, Vinicius, Mbappè e via dicendo, non hanno quell’esplosività che gli permette di volare via palla al piede e che di conseguenza non permette ai giocatori di abusare di un sistema di gioco fin troppo orientato al “run and gun” piuttosto che all’azione ragionata.

FIFA 23

Di conseguenza, quest’anno come non mai, la fase d’attacco è incentrata fortemente sul possesso palla, sul “tiki-taka” in stile Guardiola per intenderci, cosa che rende le dinamiche di gioco profondamente diverse anche all’interno di Ultimate Team, in cui i giocatori più forti tecnicamente ma magari meno veloci sono comunque assolutamente utilizzabili e, anzi, aiutano non poco nel costruire una manovra che, mai come in questa edizione del calcistico più amato al mondo, vuole partire da uno stilema di gioco più vicino alla controparte reale. La fase offensiva è stata poi impreziosita con il “power shot”. Tale meccanica, un po’ come avviene con il tiro sensazionale di eFootball, permette al giocatore di sferrare un super colpo quasi impossibile da parare, a patto di indovinare sia i tempi sia l’angolazione giusta.

Il mix di spettacolarità e “credibilità” rende il nuovo FIFA 23 un prodotto appagante per tutti giocatori, che siamo convinti troveranno in questa nuova struttura di gioco un piacevole porto sicuro per tutta la stagione.

FIFA 23

La difesa che ci piace

Parlando di gameplay e di novità, introdotte grazie al nuovo HyperMotion 2, è impossibile anche non menzionare la difesa e in generale le fasi di “non possesso”. I giocatori si muovono in maniera più consapevole in mezzo al campo e sembrano avere molta più “voglia” di coprire le zone scoperte anche senza l’intervento del giocatore. Questa dinamica è fondamentale nell’economia della difesa, anche perché il sistema di controllo dei giocatori è diventato meno “generoso” e gli atleti virtuali sono più complicati da manovrare quando si tratta di intervenire sugli attaccanti avversari per rubare il pallone. Per intenderci, è diventato tutto più “manuale”, e anche i contrasti vanno fatti con una maggiore precisione, proprio che perché il team di sviluppo ha deciso di rendere la manovra difensiva allo stesso tempo più “proprietaria” del giocatore ma anche anche più consapevole in modo autonomo, in un sistema generale che, complessivamente, almeno fino a questo momento, ci ha suscitato sensazioni molto positive, per quanto non nascondiamo che siamo andati fin troppo “a vuoto” in qualche occasione di troppo che ci è costata cara ai fini del risultato finale di diverse partite.

Rimanendo in tema di difesa, ci sono piaciuti molto il nuovo sistema di scivolate e i nuovi contrasti arei, che sottolineano ancora una volta la voglia di dare più fisicità a tutti i giocatori, un aspetto che chiaramente si avverte di più utilizzando proprio i difensori, o comunque quei giocatori più prestanti fisicamente, che riescono a restituire in maniera più concreta questo nuovo feeling. In generale, comunque, abbiamo apprezzato la voglia di rendere il tutto un po’ più complesso, seppur con alcune incertezze relative soprattutto ad alcune dinamiche legate ai rimpalli e alle animazioni non sempre a fuoco del pallone.

FIFA 23

I calci piazzati

Chiudendo il discorso sul gameplay, dobbiamo spendere due paroline sui nuovi calci piazzati. Per FIFA 23, Electronic Arts ha pensato bene di modificare pesantemente la struttura sia dei rigori sia delle punizioni sia dei calci d’angolo, diventati nelle ultime edizioni un terno a lotto complicato da valutare. Con il nuovo sistema, EA ha introdotto un sistema di controllo più specifico, con i giocatori che, grazie a una grafica molto curata, possono stabilire anzitempo la traiettoria e il punto di impatto sulla palla, per dar vita così a colpi balistici dal sapore sempre diverso. Abbiamo apprezzato parecchio in particolare i calci d’angolo, che hanno in qualche modo “rotto” l’abuso fatto negli scorsi anni con i vari bug “scovati” dai giocatori, mentre abbiamo qualche riserva in più sui calci di punizione e sui rigori, che ci sono sembrati forse eccessivamente complessi e che richiedono sicuramente più tempo per una piena padronanza, ragion per cui, magari, torneremo a parlarne nel corso delle prossime settimane.

FIFA 23

Calcio e spettacolo dall’Old Trafford

Rimanendo in tema di animazioni e di movenze, vogliamo subito affrontare il discorso dell’aspetto tecnico e grafico del gioco, storicamente molto caro alla maggioranza degli appassionati. Da questo punto di vista, FIFA 23 si conferma un prodotto molto conservativo, con un quadro complessivo molto in continuità con quello che è stato il capitolo precedente, ma con diverse aggiunte “marginali” sicuramente molto interessanti e relativamente importanti. Se la resa degli atleti in campo in termini di modellazione poligonale e densità di pixel rimane pressoché invariata rispetto a dodici mesi fa, sono i dettagli a fare la differenza in questo nuovo capitolo.

I riflessi sui capelli, l’angolazione delle luci, finanche le gocce d’acqua sul terreno bagnato rasentano sempre di più la maniacale voglia di rendere gli elementi di contorno un punto centrale di tutta la produzione, un aspetto da sempre molto caro all’azienda canadese e che anche quest’anno sembra voler fare la differenza. A ciò si aggiungono una quantità spropositata di nuove animazioni, che riescono nel difficile compito di migliorare un quadro generale già di per sé a dir poco invidiabile. Durante le partite abbiamo assistito a strattonate di maglia, a tentativi maldestri di asciugarsi il sudore o più semplicemente a una gestualità molto marcata, che ha aumentato non poco il fattore immersività, che con FIFA 23 raggiunge nuove vette qualitative. Sul piano più “pratico” però le nuove animazioni si traducono anche in un feeling migliore a livello di gameplay, con scivolate, contrasti e in generale tutto il movimento del corpo degli atleti virtuali che risulta sempre più credibile e visivamente appagante.

FIFA 23

In termini “numerici” FIFA 23 è un prodotto che funziona molto bene visivamente e offre una stabilità generale, tanto nei server quanto e soprattutto in termini di qualità grafica, come al solito invidiabile. Abbiamo testato il gioco su Xbox Series X grazie a un codice che ci ha fornito il publisher in anteprima, macchina su cui il titolo di Electronic Arts ha sfoggiato un ottimo comparto audiovisivo sulla nostra TV 4K HDR di generose dimensioni, senza perdite di qualità o incertezze varie. Certo, non mancano alcuni bug e piccoli singhiozzi occasionali, ma nel complesso il lavoro svolto dal team quest’anno, per quanto al risparmio, ha sicuramente funzionato a dovere. Molto valido, come al solito, è anche il comparto sonoro.

I suoni “ambientali” del gioco rendono i match virtuali sempre più appaganti, quest’anno grazie anche a una telecronaca che finalmente funziona bene e non “stona”, è il caso di dirlo, col resto dell’offerta. Il duo Pardo-Adani quest’anno sembra in grande spolvero, con tante nuove frasi aggiunte e soprattutto una maggiore precisione negli interventi, grazie ai quali si avverte con forza la voglia del team di sviluppo di offrire una telecronaca più realistica e meno “occasionale”. Molto buona, infine, la colonna sonora: EA l’ha presentata, come al solito, un po’ prima dell’arrivo del gioco, e dobbiamo ammettere che passare tempo tra i menù di gioco è come al solito un piacere, grazie proprio alla qualità delle tracce scelte dal team per quest’ultimo viaggio, almeno per come abbiamo imparato a conoscere FIFA durante questi anni.

FIFA 23

Modalità di gioco: più Carriera per tutti, ma non per tutti

Arriviamo, di conseguenza, all’aspetto come al solito più importante e generoso dell’offerta contenutistica targata Electronic Arts che, anche su FIFA 23 e anzi soprattutto con questo capitolo, risulta a dir poco esorbitante. Sul piano delle modalità di gioco disponibili, infatti, FIFA 23 è senza dubbio il più ambizioso della serie a nostra memoria, e lo si capisce già subito dopo i primi contatti avuti con il gioco. L’ultimo titolo sotto la nomenclatura FIFA offre infatti un quantitativo impressionante di modalità, che non si discostano chiaramente dal passato, e sono pensate per venire incontro alle esigenze di tutti i giocatori, sia quelli “competitivi” sia i lupi solitari. Proprio parlando di questi ultimi, dobbiamo subito levarci il dente relativo alla Carriera che, come al solito, si divide in Allenatore e Giocatore. Quest’anno, le due modalità regine dell’offerta single player di FIFA 23 si presentano ai nastri di partenza con poche novità rispetto alla passata edizione, conseguenza della natura “di transizione” del capitolo, seppur comunque alcune dinamiche inserite risultino decisamente intriganti.

FIFA 23

Nella carriera Giocatore, ad esempio, sono stati inseriti dei dialoghi prima di ogni partita o comunque una sorta di “eventi” in cui il giocatore controllato può decidere come interagire col prossimo, con conseguenze dirette sulla sua personalità, che cambia in qualche modo in base proprio alle risposte date via via che passano le settimane. Inoltre, da quest’anno il giocatore può scegliere come passare il tempo al di là del calcio giocato, con investimenti, attività extra e via dicendo, che impattano ancora una volta sulla sua personalità, seppur comunque questo aspetto non vada a incidere più di tanto con la cosa più importante, ossia il campo. Una volta scesi sul rettangolo verde, di novità vere e proprie non ne abbiamo trovate, con un sistema di valutazione molto simile agli scorsi anni che si basa sulla riuscita dei vari obiettivi assegnati a inizio gara.

FIFA 23

Discorso molto simile per la Carriera Allenatore, che arriva sul mercato con un parco novità molto limitato e soprattutto di natura “estetica”. Abbiamo potuto apprezzare la presenza di menù più scattanti e più immediati o dei diagrammi più semplici con cui monitorare il Vivaio o gli obiettivi di mercato, nel tentativo (riuscito) di rendere l’esperienza di gioco più concisa e immediata possibile, cercando di limitare quei tediosi passaggi infiniti da fare per accedere a una o un’altra sezione di gestione del team. A livello pratico, però, le novità sono ben poche. La carriera prosegue in maniera tutto sommato molto classica, e non abbiamo notato grandi stravolgimenti in termini di avanzamento degli anni di gioco, dello sviluppo dei giovani e del mercato, che rimangono fondamentalmente ancorati alle ultime iterazioni del gioco.

A dire il vero, abbiamo avvertito una maggiore “facilità” in alcune operazioni di mercato e un tentativo se vogliamo riuscito in parte di dare un po’ più di credibilità alle operazioni anche tra squadre mosse dall’IA, ma siamo comunque ancora lontani da una formula credibile e appagante al cento per cento. Abbiamo apprezzato però la dinamiche della valutazione delle trattative, la quale dà un tocco di “dinamicità” a tutta l’offerta grazie a un sistema che va a influenzare anche il morale di alcuni giocatori che intervengono in alcuni casi, dando il loro giudizio sulle operazioni e indicando una sorta di obiettivi dinamici da poter seguire durante le sessioni di mercato. Proprio in termini di IA abbiamo notato anche una buona gestione della difficoltà di gioco, per quanto però persiste il solito problema nel bilanciamento dei team, che sembrano un po’ tutti uguali sul campo a dispetto del loro livello globale o del loro stile di gioco. In definitiva, la Carriera di FIFA 23 è un po’ da considerarsi rimandata al prossimo anno, seppur non vediamo l’ora di riportare il Parma nel calcio dei grandi, magari con il grande ritorno in Serie A di Hernan Crespo, stavolta però sulla panchina e non sul campo, a difendere i colori gialloblu come un tempo.

FIFA 23

Tutti pazzi per il FUT

La parte finale della recensione la vogliamo dedicare a quello che è il cuore pulsante di FIFA 23: il FUT. La modalità Ultimate Team, su cui torneremo in maniera più approfondita in altra sede, è diventata ormai da anni l’epicentro di tutto il mondo FIFA e anche quest’anno, per salutare il ventennale sodalizio giunto al termine, si conferma la modalità su cui EA ha investito la maggior parte del suo tempo e delle sue energie. Sia chiaro, le modalità di gioco principali sono rimaste invariate, ma sono state ampliate con l’arrivo dei Momenti, una modalità di gioco pensata maggiormente per i giocatori che hanno meno tempo per star dietro alle tante sfide da portare al termine. In “Momenti”, le cui sfide verranno aggiornate in maniera settimanale, è possibile prendere parte a sfide dalla difficoltà via via sempre maggiore, che danno accesso a una nuova valuta, contraddistinta con una stella viola.

Queste “stelle” possono poi essere utilizzare per comprare pacchetti giocatori e consumabili di vario tipo, andando così ad aiutare non poco i giocatori che non spendono soldi sul gioco e che si affidano al “semplice” farming per andare avanti. Le sfide in questione variano da tipologia in tipologia, e permettono di rivivere momenti speciali di alcuni giocatori (Mbappè ecc) e anche degli allenatori migliori (Klopp è il primo), ma spaziano anche in tipologie differenti e più generiche, in cui magari vi viene chiesto semplicemente di vincere una partita, fare degli assist, e via dicendo. Per quanto potesse sembrare all’apparenza un’aggiunta relativamente trascurabile, i Momenti si sono invece rivelati un contenuto di grande livello, capace di ampliare non poco l’offerta ludica all’interno del FUT.

FIFA 23

L’altra grande novità in seno all’Ultimate Team di FIFA 23 è sicuramente quella dell’Intesa, pesantemente cambiata nella sua identità per come ormai avevamo imparato a conoscerla e a “farla nostra” negli ultimi anni. Da quest’anno infatti, il vecchio sistema con linee colorate e la scala numerica su 100 viene rimpiazzata da un nuovo format a “rombi” con cui i sopracitati simboli indicano il livello di ogni giocatore, che va da un minimo da zero a, appunto, tre rombi, per un massimo di 33 punti totali di intesa.

La grande variazione è quella che però prevede i giocatori che non necessitano più di un collegamento diretto per dare o ricevere intesa, ma basta semplicemente metterli in campo per ottenere una maggiore affinità. Inoltre, da quest’anno, non sono previsti malus in caso di giocatori schierati senza intesa, ma questi ultimi, semplicemente, non prendono bonus e rimangono con le loro statistiche di base. Un’altra importante aggiunta riguarda il Cross-Play, che sarà attivo dal day one per alcune dinamiche di gioco del FUT, tra cui le Amichevoli, diventate negli ultimi anni un po’ l’epicentro di tutto il sistema di gioco, soprattutto considerando gli svariati obiettivi sbloccabili proprio in tal modo.

fifa 23

Questa dinamica andrà certamente approfondita con il passare del tempo, ma siamo convinti che possa fare sicuramente la felicità di molti giocatori, non come il mercato unificato, che invece non sembra essere molto apprezzato dai fan, per quanto però fino a questo momento non ci è sembrato un problema, anzi. Il “nuovo-vecchio” FUT, insomma, funziona alla grande e siamo convinti che se questa è la nuova base di partenza, i prossimi anni potranno regalare grandi soddisfazioni e tanto divertimento a tutti i giocatori appassionati.


FIFA 23 è un titolo che funziona nonostante il suo voler giocare al risparmio, con tante piccole novità che rendono l’esperienza di gioco decisamente più completa, soprattutto “online” e con il FUT. Sotto questo punto di vista, le modalità competitive diventano sempre più appaganti, e per tal motivo ci spiace dover sottolineare quanto si poteva e doveva fare di più con quelle offline, ancora una volta troppo “snobbate” dal colosso di EA. Di tempo per migliorare ce n’è, e l’anno prossimo sarà uno spartiacque importante per il futuro della Serie. Intanto, però, godiamoci il gioco di calcio più ricco di sempre.

8.5

Pro

  • Tantissime modalità
  • Il nuovo gameplay funziona molto bene
  • Il sistema di intesa e dei "Momenti" è un'interessante aggiunta

Contro

  • Poche novità sostanziali
  • Carriera offline sottotono
  • La IA è uguale per tutte le squadre, sembra di giocare sempre con la stessa
Vai alla scheda di FIFA 23
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento